LA DISTANZA TRA TE E ME di Lucrezia Scali (Newton Compton) - Recensione

La distanza tra te e me
Autrice: Lucrezia Scali
Genere: Contemporaneo
Ambientazione: Roma/Torino
Pubblic. Italiana: 
Newton Compton Editori, 30 agosto 2016, pp.288
Livello sensualità: basso
Disponibile in ebook: € 2,99

TRAMA: Isabel abita a Roma: poco socievole, precisa, abitudinaria, programma la sua vita nel dettaglio. Non sopporta le sorprese, non le piace cambiare i suoi piani all’ultimo momento e considera l’imprevisto un vero nemico. Andreas vive in un piccolo bilocale a Torino, dove gestisce l’officina del padre. Ama la compagnia degli altri, il rischio e l’avventura. Due mondi incompatibili, uniti solo da una comune passione: i cani. Entrambi ne hanno uno, a cui sono legatissimi. Ed è proprio quando li accompagnano a una gara, che Isabel e Andreas s’incontrano. O per meglio dire, si scontrano, perché l’impatto non è dei migliori. Quasi per gioco, i due prendono a scriversi su Facebook. Brevi messaggi conditi da ironia e frecciatine. Sarebbe tutto perfetto, se Isabel non fosse sposata e Andreas fidanzato...



La distanza tra te e me” è un romance che nella sua storia riassume tutto il significato di contemporaneo e veritiero. Finalmente nessun milionario, nessun colpo di fulmine e alleluia: nessun maschio Alfa da gestire. Qui abbiamo due personaggi che rispecchiano la nostra quotidianità: Isabel è una bella donna, sposata ad un uomo in carriera e Andreas gestore di un’autofficina che convive con la sua ragazza, in un piccolo appartamento. I due si incontrano e attraverso i social network approfondiscono una conoscenza che ben presto andrà al di là di Like e post. Raramente leggiamo romance dove il tradimento diventa il conflitto da superare per cui, tanto di cappello all’autrice che ha scelto un argomento spinoso per niente facile da gestire in un romance.  La storia, nella sua difficoltà rappresentativa, è molto semplice e il rapporto che nasce tra i rispettivi personaggi è di un realismo disarmante.
Purtroppo i lati positivi finiscono con i buoni propositi e terminano durante la lettura del primo capitolo. L’uso di punti di vista alternati (lui e lei), scritti in prima persona risultano didascalici e poco coinvolgenti e bloccano sul nascere quel tentativo di regalare una caratterizzazione e una complessità umana ai personaggi. I due si urtano ad una gara di agilità per cani e qui crolla tutto: lei rimane folgorata ma da brava snob qual è lo redarguisce e ovviamente lui risponde stizzito. Da questo punto in poi la storia si affossa ancora di più quando entrambi approfondiscono la conoscenza tramite facebook. Interi messaggi dove ognuno racconta la propria vita all’altro; pagine e pagine di frasi fine a se stesse dov’è chiaro fin da subito di essere attratti l’uno dall’altra ma nessuno osa fare il primo passo per paura delle conseguenze. Non c’è phatos, non c’è suspense, le descrizioni languono mentre entrambi raccontano le loro paure, i loro “posso e non posso” i dubbi amletici della vita. Noia e apatia allo stato puro; per non parlare dei personaggi secondari come ad esempio il fratello di lei: un tombeur de femmes che occupa pagine e non racconta niente se non una superficialità priva di fascino. E che dire del marito di Isabel? Quello che dovrebbe essere un personaggio chiave sembra un mero fantasma che non viene descritto, né mostrato ma solo raccontato nella sua pochezza, non parla, non agisce e risulta una figura di sfondo poco chiara. Il povero consorte appare in pochi capitoli solo per farci sapere che lui c’è: non crea tensione emotiva né tanto meno suscita un qualche sentimento di simpatia. 
Insomma non c’è spessore e l’uso della prima persona enfatizza ancora di più la totale mancanza di descrizioni e approfondimenti psicologici. La complessità dei personaggi, il tormento provato o il semplice senso di colpa vengono diluiti da frasi su frasi che alla fine non raccontano niente. Se c’è un tradimento vorrei vedere cosa succede, non basta dire “mi sento in colpa”; capisco che non sia facile affrontare un tema complesso, come quello del tradimento ma un minimo di supense dovrebbe esserci e invece tutto termina in un finale con sorpresa annunciata ma banale e frettoloso. I due amanti si incontrano di nuovo, lasciando intendere che la storia continua. Sinceramente non mi ha lasciato nessuna curiosità né tanto meno l’intenzione di continuare la lettura in un altro, possibile, volume due. 
Non sto dicendo che sia scritto male, ma se la casa editrice pubblicizza un’opera con la dicitura “Numero 1 in Italia. Il caso editoriale dell’anno”, deve come minimo pubblicare un libro bello e coinvolgente.  Purtroppo simili pubblicità alzano il livello d’attesa e rendono la delusione ancora più cocente. Libro consigliato a chi vuole leggere una storia fuori dai canoni tradizionali del romance, ma senza grandi aspettative.








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Mia ha trent’anni, un passato che preferisce non ricordare e una famiglia da cui cerca di tenersi alla larga. Meglio stare lontano dalle frecciatine della sorella e da una madre invadente che le organizza appuntamenti al buio… Di notte sogna il principe azzurro, ma la mattina si sveglia accanto a Bubu, un meticcio con le orecchie cadenti e il pelo morbido. La sua passione sono gli animali e infatti, oltre a gestire una delle cliniche veterinarie più conosciute di Torino, Mia sta per realizzare un progetto a cui tiene moltissimo: restituire il sorriso ai bambini in ospedale attraverso la pet therapy. Il grande amore romantico, però, non sembra proprio voler arrivare nella sua vita. O almeno, così pensa Mia, prima di conoscere Alberto, un medico affascinante, e Diego, un ragazzo sfuggente che si è appena trasferito a Torino dalla Puglia. Cupido sta finalmente per scagliare la sua freccia: riuscirà a colpire la persona giusta per il cuore di Mia? LEGGI QUI la ns recensione.   Ti interessa questo libro? Lo puoi trovare qui.

Fiamma ha trent’anni, è determinata e ama molto il suo lavoro. Insieme a Mia gestisce una tra le più importanti cliniche veterinarie di Torino. A differenza di Mia, Fiamma è estroversa, non trascura la vita sociale ed è nota per le sue relazioni mordi e fuggi. Nella sua vita non c’è spazio per il vero amore, anzi, sembra proprio poco interessata all'argomento. Nella clinica però c'è un nuovo collega, Antonio. Bello, intelligente, sfacciato e presuntuoso. Nonostante Fiamma ne sia attratta, non intende lasciarsi coinvolgere. Eppure, quando i genitori di Antonio decidono di rinnovare la promessa di matrimonio alle Bahamas e invitano il figlio, sperando di vederlo in compagnia, Antonio chiede a Fiamma di prestarsi a fargli da fidanzata per l'occasione. E Fiamma accetta. Ma una volta lì le cose si complicano non poco… Ti interessa questo libro? Lo puoi trovare qui.

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L'AUTRICE
Lucreazia Scala è  nata a Moncalieri nel 1986 e qualche anno più tardi si è trasferita a Torino. Il suo amore per gli animali l’ha guidata fino alla facoltà di Medicina Veterinaria di Grugliasco, dove studia ancora. Dal 2012 gestisce un blog, Il libro che pulsaTe lo dico sottovoce, suo romanzo d’esordio inizialmente autopubblicato, è stato nella classifica dei libri digitali per oltre tre mesi, finché non è stato scoperto dalla Newton Compton.

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2 commenti:

  1. un contemporaneo con personaggi "grandi" solitamente non mi scappa, ma, recensione a parte, non amo proprio il tema del tradimento, qui poi è doppio sia da una parte che dall'altra. concepisco il tradimento solo quando si tratta di rapporti nati male dall'inzio dove sicuramente non c'è amore alla base. per cui sicuramente non metto in elenco.

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  2. Lo eviterò, non perchè parla di tradimento, ma perchè sembra molto freddo, quasi decontestualizzato. Sono d'accordo nel dire che un libro, indipendentemente dall'argomento, deve trasmettere phatos e a quanto sembra questo nè è privo... ah, i giorni dei bei libri è finito! Anna M83

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