TAGLI, RITAGLI E FRATTAGLIE... E' QUESTA LA REALTA' DELLE TRADUZIONI ROMANCE IN ITALIA?


NON SO SE CI AVETE FATTO CASO, MA SU QUESTO BLOG, NELLE SCHEDE DEI ROMANZI CHE INSERIAMO PRIMA DELLE RECENSIONI, SE I LIBRI SONO TRADUZIONI, METTIAMO SEMPRE ANCHE IL RIFERIMENTO ALL'EDIZIONE ORIGINALE, CON EDITORE, DATA DI PUBBLICAZIONE E NUMERO DI PAGINE. DA UN PO' DI TEMPO, SOTTOLINEIAMO IL NUMERO DELLE PAGINE DELL'ORIGINALE E DELLA TRADUZIONE ITALIANA, SE CI PARE CI SIA MOLTO DIVARIO, PER FARVI NOTARE LA DIFFERENZA DI FOGLIAZIONE. E' POSSIBILE CHE ULTIMAMENTE CI PROPININO QUASI SEMPRE TRADUZIONI CHE SONO 60/80/100 E PIU' PAGINE IN MENO DELL'ORIGINALE E CHE NOI PAGHIAMO PER ORIGINALI?

Okay, non è una novità, chi legge romance sa che i tagli  le CE li fanno da una vita, ma cento pagine di un libro ne distorcono la trama, come facciamo poi a giudicarlo e prima di tutto a gustarlo? Non tanto tempo fa vi avevo detto di quel libro della Kylie Scott (Lead) edito da Newton che non solo aveva un numero spropositato di tagli, ma anche parti addirittura inventate da chissà chi ed aggiunte al libro come se fosse farina del sacco dell'autrice invece che (probabilmente) di un editor senza vergogna (vedi qui). A causa delle proteste delle lettrici, la casa editrice ha rivisto la traduzione e rimediato al misfatto. Siamo contente, almeno questa volta hanno vinto i lettori, ma... non è sempre così. Ultimamente ci capita sempre più spesso, infatti, di leggere libri (soprattutto edizioni da edicola) che hanno un numero spropositato, a nostro avviso, di numeri di pagine in meno rispetto
all'originale. Una volta, si lavorava esclusivamente con edizioni cartacee e quindi poteva avere un qualche senso ridurre il numero di pagine degli originali, se i libri delle collane da grande distribuzione, avevano (per ridurre i costi della carta) un numero di pagine ben preciso. Ma ai tempi dell'editoria digitale, come sono quelli che stiamo vivendo, scelte del genere non mi sembra abbiano senso. Si potrebbe decidere di operare ancora tagli per le versioni cartacee, se c'è questo benedetto problema della carta che costa, ma il digitale non è cartaceo e tutt'al più costa la traduzione...ma, visti i magri guadagni dei traduttori, non mi pare sia questa la ragione. Al contrario, trovo seccante che ci siano editor italiani che decidano quando tagliare e cosa tagliare, di un libro il cui editing è quasi sempre già stato curato nella sua versione originale. E speriamo che certi tagli non siano fatti allo scopo di proporre al mercato letture più brevi e 'semplificate. Sapete che ci sono CE che IMPONGONO ai traduttori di usare il presente al posto del congiuntivo, in certi casi, e di semplificare il linguaggio? Sì, esatto, quando trovate certi errori di consecutio verbale nelle traduzioni, non è 'colpa' del traduttore, ma una direttiva della casa editrice! Ma cosa sono diventate le lettrici? Un branco di ignoranti poco avvezze alla loro lingua? Ma la lettura non dovrebbe essere proprio un modo per arricchire il proprio vocabolario, non importa se si tratta di un romance,di un giallo o di un classico?

E' di pochi mesi fa, d'altra parte, l'invenzione della casa editrice Centauria (del gruppo RCS) dei 'Distillati' : "libri che andrebbero "al cuore del romanzo", "best seller da leggere nel
tempo di un film". Come sapete si tratta di edizioni da edicola di romanzi di successo a cui si è pensato di sottrarre un terzo più o meno del testo originale. Ad esempio,"Uomini che odiano le donne" di Stieg Larsonn , un bel tomo da 688 pagine, nella versione 'distillata' conta 240 pagine! Sinceramente non so se questa iniziativa abbia avuto successo. Di certo a giudicare dai tanti siti di libri online non verrebbe da pensare che in Italia i lettori di libri siano così pochi. Questa iniziativa è stata probabilmente pensata per avvicinare i "non lettori" o i lettori poco abituati alla lettura, a libri famosi, ma chi è che decide cos'è importante o no in un libro? Non dovrebbe essere l'autore, o, se vogliamo seguire la filosofia di Pennac, il lettore stesso? A tutte sarà capitato di saltare le pagine in un libro, nella nostra "carriera di lettrici", ma chi ha detto che quelle che salto io siano le stesse che saltereste voi? Perchè ci deve essere qualcuno a monte che scegli per noi?

Qualche tempo fa sul blog delle collane I Romanzi Mondadori è nata una piccola polemica con alcune lettrici che commentavano le cento e più pagine del libro PURO INCANTO di Mary Balogh che nella versione originale cartacea per grande distribuzione ha 387 pagine (secondo Amazon) e nella versione dichiarata sempre su Amazon da Mondadori 210. Se la matematica non è un'opinione mancherebbero all'appello 177 pagine! La redazione dei Romanzi giura e spergiura che la versione è quella integrale, se mai " Può darsi che nella traduzione italiana del testo alcune scelte puntino alla concentrazione, ma nel complesso la versione restituita è quella integrale." Ma che risposta è? Se "Nel complesso la versione è quella integrale" significa che non lo è del tutto, perciò meglio non dire alcuni commenti più sotto:  "Care Lettrici, non volevamo creare altri dubbi. Detto in termini espliciti la traduzione fornita è integrale. Nessuna parte di “Puro incanto” è stata tagliata o riassunta."  Come fa una lettrice a non pensare che la state prendendo per i fondelli? E poi cosa significa che in alcune parti del testo alcune scelte puntino alla 'concentrazione'? Come si fa a 'concentrare' senza, per dirla con la collana di pseudo bignamini qui sopra, 'distillare' il testo originale. O è l'una o è l'altra cosa. Punto. In più chi conosce la lingua inglese sa che l'inglese è una lingua molto più sintetica rispetto all'italiano, perciò se all'appello mancano in un formato simile 177 pagine in inglese in italiano ne mancano almeno una decina in più, e sto tirando al ribasso. Volete una prova? Ok, andiamo su Amazon. Prendiamo i due campioni di lettura di Puro Incanto, versione italiana e inglese. Il formato è lo stesso, quello digitale proposto da Amazon.it.
Come potete vedere da due semplici campioni qui sotto, presi dallo stesso  primo capitolo di Only Enchanting e Puro Incanto, mostrano una spaziatura diversa, quella della versione inglese è più larga e spaziata, ma la differenza dei due estratti a vista non è enorme,  e tuttavia per tradurre questo estratto originale di 25 righe in italiano ce ne sono volute (pur con spaziatura piu' fitta) 28. Cosa significa? Quello che dicevamo prima, che rispetto all'italiano l'inglese è una lingua molto più sintetica e se da un originale (parliamo di ebook) di 394 pagine - 1968kb-  ( come da nota Amazon) se ne pubblica uno in italiano, lingua molto meno sintetica, di  210 pagine  - pari a 885kb - più fitte nel layout rispetto all'originale significa che ...mentono sapendo di mentire, perchè le 184 pagine ( e 1083kb) che mancano all'appello non possono essere semplicemente frutto di abile 'concentrazione linguistica' da parte della traduttrice. 


****

Questo è solo un piccolo esempio di una situazione abbastanza dilagante, che nell'era del digitale trovo francamente assurda. Purtroppo non si possono controllare  tutti i romance tradotti che escono ogni mese in Italia, ma sicuramente per quelli che trattiamo noi evidenzieremo sempre in giallo il numero diverso di pagine, fra originale  e traduzione, perchè è un malcostume che vogliamo segnalare alle lettrici. E ci piacerebbe che ci fosse qualcuno che lavora nell'editoria che ci spiegasse le ragioni di ridurre le pagine di un libro digitale!
Questo argomento mi fa venire in mente un  vecchio personaggio di Daniele Luttazzi a Mai dire Gol, il conduttore che apriva il TG dicendo: "Questa edizione del telegiornale andrà in onda in forma ridotta per venire incontro alle vostre capacità mentali". Siamo davvero così alla frutta?

*****

COSA PENSATE DEI TAGLI E DEGLI EVENTUALI RIMANEGGIAMENTI DEI LIBRI DA PARTE DELLE CASE EDITRICI? SONO NECESSARI? 
AVETE LETTO RECENTEMENTE LIBRI CHE  SONO STATI PENALIZZATI DALLA PRATICA DEI TAGLI AGLI ORIGINALI? 
CI INTERESSA LA VOSTRA OPINIONE SU QUESTO ARGOMENTO. PARTECIPATE ALLA DISCUSSIONE.
Grazie a chi condividerà il link di questo post sulle sue pagine social.


23 commenti:

  1. Teresa Siciliano24/09/16, 08:17

    Mi piacerebbe molto che qualcuno facesse un confronto fra l'edizione italiana e quella originale per individuare i tagli sospettati. Altrimenti fino a prova contraria io devo fidarmi della parola della redazione Mondadori.
    In passato gli editor giustificavano la differenza di foliazione con una questione di griglie, di numero di righe e di grandezza dei caratteri. Mi piacerebbe andare a fondo.

    RispondiElimina
  2. Già da tempo ricorre questo argomento nel blog, con mio grande piacere per il fatto che si voglia far notare la cosa e mio grande rammarico il solo fatto che accada questo 'taglia e cuci' indiscriminato.
    La realtà è che ormai non c'è più un solo settore, almeno nella realtà italiana, in cui si lavori per passione, per servizio comune, per piacere, per soddisfazione personale...il risultato deve essere solo un enorme guadagno economico e di potere. Quindi non possiamo meravigliarci che un romanzo in lingua originale costi meno che la sua traduzione riassunta, diciamo così...
    È triste, ingiusto e assolutamente meschino. Ma come riuscire ad opporsi al sistema se siamo costretti a subirlo?
    Mi sembra di cadere nel pessimismo, cosa che rifiuto con tutte le mie forze, ma fin quando non ci saranno alternative valide, devo rassegnarmi a considerate la cosa realistica, purtroppo con amarezza.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si cara Alessandra l'argomento ci sta molto a cuore e ci piace trattarlo spesso perché ultimamente ci sembra che il problema sia esattamente quello che sottolinei tu, che lo scopo principale di molte CE sia solo il guadagno, mentre chi pubblica libri dovrebbe anche a mio parere avere orizzonti più ampi.

      Elimina
  3. Francamente lo trovo disgustoso. Non è che i libri cartacei che mettono in vendita costino così poco! Potrebbero benissimo fare un lavoro come si deve senza fare gli affaristi che mirano solo al guadagno. Meriterebbero di fallire e chiudere! Se proprio hanno bisogno di più soldi aumentino i prezzi e ci diano versione integrali e tradotte bene. Finora ho parlato del cartaceo. Per il digitale è ancora più assurdo.
    Sarò stata troppo dura, ma ci tengo molto ai libri che leggo.

    RispondiElimina
  4. Ciao a tutte, io evito le edizioni da edicola per questo motivo ma avendo comprato gli altri della serie che si supponevano integrali perché pubblicati nella collana Emozioni ho chiesto informazioni a Mondadori, questo è il mio commento sul loro blog:
    Scusate ma “Può darsi che nella traduzione italiana del testo alcune scelte puntino alla concentrazione” che cosa vuol dire?
    e nel “complesso” la versione restituita è quella integrale” ?
    O è integrale oppure no.
    Non è per fare polemiche inutili ma solo per capire.
    Le risposte della redazione mi sembra dicano chiaramente che il succo c’è e non è stato tagliato niente ma che a tratti è un riassunto. Poi possiamo far finta di essere in tribunale e giocare con il significato delle parole ma direi che sappiamo tutti cosa intendiamo quando chiediamo se il testo tradotto è integrale e la risposta è si o no, non nel complesso. Avete il diritto di fare quello che volete con i vostri prodotti ma avete il dovere di fornire informazioni precise ai consumatori. Grazie
    La risposta è stata quella da voi riportata "Care lettrici non...."
    Al che ho lasciato perdere perché va bene tutto ma essere trattata da minorata mentale anche no.
    Mariateresa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo, Mariateresa. Chi gestisce il blog purtroppo mi sembra abbia un po' le man legate sulla 'libertà di risposta, alla fine alla tua più che legittima domanda la risposta è stata piuttosto evasiva..
      Ci aspettiamo altri atteggiamenti da CE della portata di Mondadori...riassumere parti nn è uguale a tradurre integralmente.

      Elimina
  5. Il ragionamento della lettrice del primo commento assomiglia tanto a quello della massaia che al pescivendolo chiede se il pesce sia fresco. E cosa volete che risponda? No signora è dell'altro ieri!
    Dai per cortesia!

    RispondiElimina
  6. Solo chi ha letto entrambe le versioni di "puro incanto" può toglierci ogni dubbio. Io ho letto la versione italiana e mi pare una Balogh in crisi, con scene troppo veloci e un ritmo quanto meno strano. Quindi, il dubbio di pasticci, c'è tutto.

    L'editoria italiana cola a picco: non finiscono le serie, traducono male, alzano i prezzi, sbagliano la grammatica.
    C'è da augurarsi che le autrici straniere trovino un bravo traduttore e si diano al self nel nostro paese?

    RispondiElimina
  7. Quando una CE non ha nessun rispetto né amore per i libri né nessun rispetto di chi li acquista merita di fallire
    Daniela

    RispondiElimina
  8. Trovo assurdo non permettere a chi compra un libro di poterlo leggere in edizione integrale...voi avete fatto l'esempio di Puro
    incanto (che ho comprato) e io sono stata tra quelle che avevano chiesto spiegazioni sul blog Mondadori a proposito di possibili tagli. Adoro scrittrici come la Balogh, la Kleypas e la Hoyt (pubblicate dalla Mondadori) e mi dispiace immensamente sapere che quello che leggo non è quello che loro hanno realmente scritto, che ci sono scene tagliate che non potrò mai gustarmi per colpa di decisioni discutibili ed arbitrarie...tra l'altro proprio la Mondadori qualche mese fa ha aumentato i prezzi di eBook (1 €in più) e cartacei, costringendomi a ridurre
    i miei acquisti.
    Ci sono ad esempio CE come la Triskell che differenziano i prezzi a seconda delle pagine dell'ebook...cosa che la Mondadori si guarda bene dal fare.
    Io sarei disposta ad acquistare edizioni integrali anche pagandole qualcosa in più e so di non essere l'unica, perché sul blog Mondadori il problema dei tagli è stato affrontato molte volte senza successo purtroppo e tante lettrici si sono dette
    d'accordo sull'ipotesi di pagare in più edizioni integrali.
    Ultima cosa a proposito della uniform edition in digitale di Mary Balogh della quale avete parlato qualche giorno fa: i furbetti della Mondadori hanno " uniformato" anche il prezzo...4.99€ per eBook (alcuni) che contano 150 pagine sinceramente mi sembra un prezzo eccessivo...purtroppo non avendo mai letto alcuni di quei romanzi sarò costretta a comprarli, ma oltre ad acquistare ad un prezzo maggiorato avrò comunque un prodotto che ha sicuramente subito tagli e questo non mi sta bene....Loro ci danno libri tagliati ma non tagliano i prezzi...anzi li aumentano...Vorrei tanto che le cose cambiassero e che noi lettrici fossimo più rispettate..abbiamo il diritto di pretendere di leggere i libri come sono stati pensati dalle autrici senza perdere nemmeno una sillaba, problemi di traduzione a parte naturalmente...

    Sono molto felice che il problema dei tagli vi stia a cuore, perché so che siamo tutte scontente della situazione e vi ringrazio per avere nuovamente "messo il dito nella piaga"...

    RispondiElimina
  9. Trovo questo articolo molto interessante, in special modo la parte in cui si evidenzia che l'errore di consecutio sia imposta dagli editori. Avete prove su questo? Testimonianze? Si tratta di una cosa gravissima che dovrebbe essere approfondita e perseguita. Per qualsiasi informazione vi prego di contattarmi a dinicas@gmail.com. Grazie mille.

    RispondiElimina
  10. Per quanto riguarda i "Distillati" ricordo con orrore i libri condensati di Selezione di tanti anni fa. Un tomo comprendeva in media 3 romanzi ridotti all'osso. Li "odiavo" e non li volevo anche se Selezione, avendo il mio indirizzo di casa (ancora non esistevano le mail), insisteva per inviarmene uno di prova gratuito. Leggere libri condensati era allora una scelta, ora invece, da ciò che scrivete, deduco che sia un "obbligo" imposto dalle case editrici. Che tristezza e che presa per i fondelli! Cosa possiamo fare per protestare "costruttivamente"? Grazie di tutto.

    RispondiElimina
  11. Condivido in pieno tutto quello che avete scritto bene tornare il più possibile anche su questo argomento che a mio parere va peggiorando ma cosa possiamo fare? davvero ci vorrebbe una protesta come è stato detto da una lettrice costruttiva che serva a farci sentire dalle Ce che fanno come vogliono sempre su tutto noi che acquistiamo e leggeamo non siamo mai considerate devo dire che anch'io sarei disposta per quello che riguarda il cartaceo a spendere un un po' di più pur di avere romanzi integrali e ben tradotti per quello che riguarda le autrici straniere che volendo oppure no credo che anche loro debbano adeguarsi alle Ce comprese anche quelle italiane naturalmente tutto questo lascia l'amaro in bocca e molto arrabbiati insieme a tutto il resto più o meno importante che ci circonda ogni giorno sempre più difficile essere ottimisti!!!😡

    RispondiElimina
  12. Sono assolutamente d'accordo con quanto è stato lamentato finora. Non ne posso più di essere presa in giro da CE senza rispetto né del lettore, né tanto meno dell'autore. Cosa si potrebbe fare? Che protesta significativa potremmo mettere in atto? Sarebbe realizzabile una sorta di raccolta firme tra i vari blog (almeno i più importanti e frequentati) che si occupano dei nostri amati libri? Grazie ancora a LMBR per la sensibilità e l'onestà intellettuale che dimostra.

    RispondiElimina
  13. Francamente io credo che capiscano solo i fatti; non serve a niente protestare né fare raccolta firme se poi continuiamo ad acquistare questi libri: smettiamo ci acquistarli e loro smettono di guadagnare; questi sono i fatti
    Daniela

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La tua sembra una soluzione drastica Daniele, ma sarebbe efficace se poi le CE interpretassero le mancate vendite come 'sciopeto' e non come problema di mercato da risolvere con prezzi più bassi e servizi (leggi traduzioni e editing) ancora più scadenti.

      Elimina
  14. Come sempre il blog è sul pezzo e mi sento di confermare, da un punto di vista tecnico, quanto detto. A parte il fatto che, volendo farei i mercenari, i traduttori pagati a cartella e non a forfait hanno tutto l'interesse a produrre lavori il più possibile lunghi, è indiscutibile che la lingua italiana utilizza costruzioni più complesse e articolate. Io e i miei colleghi abbiamo spesso rilevato che a fronte di un testo qualsiasi inglese, la traduzione in italiano conta circa il 20% di pagine in più. Questione proprio di differenze linguistiche.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Edy per averci portato la tua testimonianza di professionista che non fa che confermare il nostro punto di vista.

      Elimina
  15. Si è vero, smettendo di acquistare libri le CE potrebbero pensare ad un problema di mercato (mancanza di soldi, riduzione drastica dei consumi voluttuari ecc) ma non sarebbe così se noi glielo facessimo capire chiaramente: non acquisto il tuo libro non perché non ho i soldi ma perché tradotto male, non in versione integrale e con un editing scadente e inesistente. Li si può informare sui loro siti o nei blog. Le ns lamentele devono essere seguite dai fatti secondo me altrimenti servirà a poco

    RispondiElimina
  16. A me sembra una gravissima mancanza di rispetto verso lo scrittore che dopo mesi di duro lavoro vede la sua opera tagliata o addirittura riscritta come piace alla casa editrice. Maledetta me che non ho studiato di più l'inglese!

    RispondiElimina
  17. forse il mio commento è fuori luogo ma riguarda comunque la qualità della lettura! ho appena finito di leggere, a fatica, il libro di LA Casey. ho avuto delle grosse difficoltà a terminare la lettura a causa delle quantità di volgarità e assurdità dette dai protagonisti della storia. la mia domanda è sarà scritto veramente così o hanno deliberatamente scritto oscenità(non sono una perbenista. ho letto più di un romanzo erotico)e volgarità per aumentare il numero delle pagine? ogni mese case editrici pubblicano libri senza pensare che il lettore di romanzi rosa sia una donna intelligente e acculturata? non sono contraria alle autrici emergenti o che si auto pubblicano ma la qualità della lettura dov'è? non dovrebbe essere collegata alla qualità della scrittura? scusate lo sfogo ma sono proprio stufa di vedere libri dischiarati sensazionali e imperdibili per poi avere davanti agli occhi schifezze! rivoglio un po' di classica normalità! È così sbagliato? forse sono così dispiaciuta perché amo i libri e leggere e di autrici valide come la Roberts, la Brockmann o la Garwood, solo per fare una piccola citazione non vengono più pubblicate in favore di.....non so. grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Vale sono con te al cento per cento quanti inediti di grandi scrittrici di Romance ci sono da tradurre... sigh!

      Elimina

I VOSTRI COMMENTI ARRICCHISCONO IL BLOG! GRAZIE. (Se li lasciate ricordatevi di firmarli, ci piace sapere chi siete!)
I commenti contenenti offese o un linguaggio scurrile verranno cancellati.


I RACCONTI RS SELEZIONATI DAL BLOG ORA IN EBOOK!

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.

I contenuti e le immagini sono stati utilizzati senza scopo di lucro ai soli fini divulgativi ed appartengono ai loro proprietari. Pertanto la loro pubblicazione totale o parziale non intende violare alcun copyright e non avviene a scopo di lucro. Qualora i rispettivi Autori si sentano lesi nei propri diritti, sono pregati di contattarmi e in seguito provvederò a rimuovere il materiale in questione.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

VENITECI A TROVARE SU FACEBOOK

VENITECI A TROVARE SU FACEBOOK
Clicca sull'immagine e vai alla nostra pagina FB

NOI CON VOI...GUARDA IL VIDEO!