IL ROMANZO MISTERIOSO - UNDICESIMA PARTE


TORNA L'APPUNTAMENTO CON IL ROMANZO MISTERIOSO CHE STA APPASSIONANDO TANTE DI VOI. RIUSCIRANNO ANNIE ED ERIC A SUPERARE LE DIFFERENZE E A VIVERE LA LORO STORIA ANCHE NELLA VITA REALE?... BUONA LETTURA!

Se per caso non avete ancora iniziato a leggere questo romanzo, sappiate che cliccando QUI andrete alla pagina che contiene tutte le parti finora pubblicate. 
*Il contenuto di questo libro è adatto ad un pubblico adulto.*
*****
CAP. 10
Presi la decisione due giorni più tardi. Dopo molta riflessione e niente alcol. Dopo aver soppesato i pro e i contro e non aver trovato nessuna risposta, solo più domande. E fu una domanda che gli scrissi sotto forma di email:
Ti piacerebbe  uscire sabato sera? Come quei due  del negoziodi ciambelle? C’è un bar chiamato Lola’s  in Benson Street.Facciamo alle sette?Anne
Mi fermai. Schiacciai il tasto freccia indietro. Aggiunsi la i.
Annie
 
Avrei potuto telefonargli. Ma scrivergli… non era quello l’unico modo, in fondo?
La sua risposta si fece attendere altri due giorni, spedita attorno a mezzogiorno mentre ero impegnata a Cousins. Impegnata a preoccuparmi che non avesse ricevuto il mio messaggio o che avesse deciso di ignorarlo. Mi si fermò il cuore quando vidi il suo nome tra la posta in arrivo.
Ci sarò. E ti riporto la sciarpa.Eric
Quando arrivò la sera dell’appuntamento, ero in anticipo. Ma lui lo era più di me.
Notai la sua schiena e i suoi capelli scompigliati attraverso i vetri dell’ingresso del bar. Mentre aprivo la porta, mi sentii come se mi si stesse aprendo la gabbia toracica e il mio cuore viscido e martellante fosse esposto in bella vista al mondo intero. Lui non mi vide finché non arrivai al tavolo che aveva occupato. Quando i nostri occhi si incontrarono apparve sorpreso.
« ‘Sera,» dissi, sfilandomi il cappotto. Lo avevo messo per pura formalità, non ero ancora pronta a fargli sapere che vivevo lì. E mi ero vestita esattamente come mi sentivo, un fagotto di cautela sotto cui si nascondeva la speranza di un po’ di trasgressione.  I jeans e il  maglione attillato non dicevano niente di speciale… ma sotto c’erano raso e pizzo verde mela.
« ‘Sera.» Mentre mi sedevo, mi studiò con un’espressione indecifrabile. Sul tavolo, vicino al suo gomito, c’era  la mia sciarpa ben piegata che fece scivolare sul legno lucido.
« Grazie per questa.»
« Non c’è di che. Tutto bene?»
« Sì bene. Solo pensavo che ti saresti fatta aspettare. Almeno fino alle sette.»
Alzai le spalle. « Avevo voglia di un drink.» E di vederti. Chiunque tu sia.
Il bar era caldo e lui indossava una t-shirt a mezze maniche, il resto dei suoi strati invernali era stato ammucchiato al suo fianco. Cercai di non notare le sue braccia.
Si guardò in torno. «Questo non è il genere di posto che il mio agente per la libertà vigilata approverebbe.»
« Stiamo violando le tue condizioni?»
Scosse la testa. « No. Ma sicuramente non pensavo fossi il tipo di ragazza che avrebbe scelto un bar come questo.»
Alzai di nuovo le spalle. « E’ vicino a dove abito, e poi non è che ci siano zone eleganti a Darren. Ti posso offrire qualcosa?»
« Stai seduta. Vado io a prendere tutto quello che vuoi.»
Il mio sguardo corse al bancone, lieta che Kyle non fosse in servizio. L’ultima cosa di cui avevo bisogno era che ci fosse lui a lanciarmi occhiate inquisitorie. E’ quello il tipo dai cui ti abbiamo messo in guardia?
« Tè freddo al limone con una spruzzata di bourbon.»
Eric sembrò sconcertato dalla mia richiesta, ma annuì.
« Va bene.»
Tornò dopo poco con il mio tè e una bottiglia di birra. Bevemmo in un silenzio pesante per mezzo minuto, poi lui mi chiese: « Perché hai deciso di rivedermi?»
Ho letto le tue lettere lunedì notte. Una per una. Ho fissato nella mente ogni parola e poi per tutta la settimana non ho fatto che pensare  a noi che mettevamo in pratica  quello che ci eravamo detti.« Non lo so esattamente.»
Lo vidi accigliarsi.
« Non sto giocando con te,» gli dissi. « Se sapessi cos’è che sto cercando, te lo direi. Forse sto solo provando a dare un senso a te e a noi. Come eravamo e come siamo adesso.»
« Siamo qualsiasi cosa tu decida.»
« Vorresti essere solo un amico per me?» gli domandai , incuriosita.
« Forse. Fino a quando non dovessi iniziare ad uscire con qualcuno.»
« E cosa succederebbe se iniziassi ad uscire con qualcuno?»
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