ELIAS di Erin E. Keller ( Triskell Edizioni) -> Recensione

Autrice: Erin E. Keller
Genere: M/M contemporaneo
Ambientazione: Irlanda
Pubblic. Originale: Triskell Edizioni ,maggio 2016, Collana Rainbow, pp.128
Parte di una serie: Landmeadow series
Livello sensualità: MEDIO
Disponibile in ebook: Sì formato pfd, epub, mobi o in cartaceo con Print on demand.

TRAMA: Thomas Doyle, dopo la morte del compagno, vive una vita a compartimenti stagni fatta di lavoro e di incontri notturni con corpi senza nome. È una vita di solitudine che gli lascia fin troppo tempo per pensare e per rimpiangere. Eppure, nonostante tutto, la custodisce gelosamente.
Ecco perché quando Elias Byrne, che sembra spuntare dal nulla e provenire dalle sue zone d’ombra, irrompe con prepotenza nella sua quotidianità, Thomas si ritrova a fare i conti con una serie di sentimenti ambivalenti, sentendo la necessità di respingere quel ragazzo tormentato, ma al tempo stesso nutrendo lo strano desiderio, difficile da accettare, di unire le loro solitudini. 


«Non ho ancora capito cosa ho fatto per catturare così tanto la tua attenzione. So di non essere brutto, ma sono parecchio più grande di te, e tu sei così bello e giovane e sexy che potresti avere chiunque. Non penso di essere uno che si nota.»
«Io ti ho notato. Perché tu brilli, anche se non lo sai.»
È la luce che cerca Elias, quella luce che per tutta la vita gli è stata negata, quel fascio di colori che potrebbe dare alla sua miserevole esistenza una parvenza di normalità, che lo faccia stare bene. È per questo che si impunta e vuole Thomas, perché nota che gli uomini che lasciano il locale con lui hanno un’aria serena, sembrano stare bene e quello stato d’animo sembra essere opera di Thomas. Ed Elias vuole sapere cosa si prova a stare bene.
Erin E Keller ha dato un’impronta particolare ai suoi personaggi, pur essendo anime sofferenti non le ha avvolte nel pietismo e nella banalità dell’ “oddio, capitano tutte a me”. Ha dato vita a due uomini che, anche nelle loro fragilità, riescono a sopravvivere con dignità e, perché no, con forza.
Elias è un giovane ragazzo bistrattato dalla vita, costretto dal fratello a commettere atti che umiliano la sua persona, ma ha una quieta accettazione di sé e di quella che è la sua esistenza. Non conosce altro se non quello che ha vissuto finora e, consapevole della bassezza di ciò che è costretto a fare, si mette nell’ordine di idee che la sua vita è così. Non ha grandi aspettative su di sé e non crede di essere una persona meritevole di altro. Tutto questo però non fa di lui un debole, una persona che si adagia, semplicemente sa che è così e soprattutto sa che non ha modo di cambiare le cose, anche se lo desidera fortemente.
Thomas è un uomo che sta pagando in termini di salute la scomparsa del compagno. È un poliziotto che, pur nella sofferenza, non si stacca dalla vita e cerca di trovare il modo per non lasciarsi andare del tutto. Sa che dovrebbe cercare di riprendere in mano la sua esistenza, ma non riesce ancora a staccarsi emotivamente dal compagno deceduto, ecco perché tutte le sue relazioni sono meri incontri sessuali che hanno come scopo la ricerca di un attimo di calore da condividere, seppur con un estraneo. Finché non arriva Elias.
Elias travolge letteralmente la vita ordinata e settoriale di Thomas ma, nel contempo, sconvolge anche la sua di vita, perché è assolutamente impreparato alla ripercussione che il suo desiderio di normalità porterà con sé.
Quelli che escono dalla penna di Erin sono uomini che, in qualche modo, hanno il cuore graffiato, hanno dei retaggi di sofferenze che segnano le loro esistenze ma non sono dei deboli, questo mai. Sia Elias che Thomas hanno una caratterizzazione in cui la debolezza non trova posto se non nei confronti l’uno dell’altro. È una debolezza sana però, dovuta alla forza dei sentimenti che irrompono senza controllo. Il senso di protezione di Thomas si evolve in un sentimento più profondo man mano che Elias si spinge nella sua vita. Sì, il termine esatto è spingere. Non entra in punta dei piedi ma scardina letteralmente a mo’ di ariete il muro di mattoni che Thomas ha pazientemente costruito attorno a sé, provocando un buco enorme dal quale sgorgano fuori tutta l’amarezza e la solitudine del bel poliziotto. È un attimo per Elias riempire quel vuoto e dare di nuovo un senso alla vita di Thomas. L’evoluzione dei sentimenti di Elias invece è qualcosa di meraviglioso, è un susseguirsi di “ohh” interiori man mano che la storia si sviluppa. In fin dei conti, Elias non vuole altro che sapere cosa si prova a “stare bene” ma non è sua intenzione avere una relazione stabile, e non perché non la voglia, semplicemente perché non sa cosa sia una relazione stabile. La fiducia, la stabilità, l’amore, il rispetto
non fanno parte della sua vita, non sono cose che ha mai conosciuto; tutto quello che vuole è solo sapere cosa si prova ad averle, ma non crede di essere la persona adatta a meritarle. Finché non si rende conto che, forse, anche lui può avere tutto quello.
Il personaggio di Elias è straordinario, il fatto che dia il titolo al libro non è un caso. È descritto come un ragazzo determinato a volere il suo momento di felicità, anche se la deve inseguire caparbio, in quanto Thomas non è esattamente uno che si lascia avvicinare. Il rifiuto iniziale da parte del poliziotto potrebbe essere visto come una ferita per Elias, invece no, lui non la vive così in quanto è abituato al rifiuto, è una parte di sé e quello che ha se lo è sempre conquistato con tenacia e costanza. Ed è proprio questa caratterizzazione che rende speciale Elias. È un po’ come un bambino che non conosce il significato della parola no. Erin spesso lo fa camminare sotto la pioggia, quando scappa da Thomas, quando lo cerca, quando lo incontra la prima volta. Ecco, Elias è così, un pulcino bagnato alla ricerca di posto asciutto dove riposare. La pioggia, questa metafora persistente, è tutto ciò che di doloroso investe la sua esistenza. È esposto alle intemperie Elias, e le accetta come parte della vita. A lui è toccato così.
Lo stile è quello caratteristico di Erin, fresco e scorrevole, e devo dire che ho notato una forte maturazione nell’esposizione. La prosa e i dialoghi hanno un bilanciamento perfetto, le metafore sono adeguate e hanno la funzione di dare maggiore spessore ai personaggi. Un notevole cambiamento anche nella scelta della storia stessa. In Eri Come Sei c’era l’accenno di un accadimento doloroso e, anche se ha avuto incidenza nella storia, non era una situazione drammatica in quanto il dramma era tutto vissuto nella mente di Alex. In The Scar – completo lo sfregio di Ryan è quello che dà la caratterizzazione al personaggio rendendolo spinoso e scostante. In Elias, Erin ha fatto una scelta particolare, più forte, includendo la violenza sia fisica che psicologica come background integrante del personaggio e attorno a quella situazione gli ha costruito il
carattere. È difficile mantenere “sano” e positivo un personaggio a cui si danno certe caratteristiche perché si rischia di cadere nella banalità dei luoghi comuni: abusato uguale bisognoso. Ebbene, Elias è bisognoso ma basta anche a se stesso. La riuscita del personaggio sta proprio nella bravura dell’autrice. Il dramma è utile per rafforzare una storia ma non deve essere per forza il cardine della trama.
Questo libro fa parte di una serie e io spero davvero che Erin ci dia modo di leggere presto il prossimo capitolo. A questo proposito devo fare una menzione speciale per uno dei personaggi di contorno. È stato una cometa, un lampo di luce all’interno di una trama che non aveva posto per lui, ma proprio per questo ha lasciato una scia. Sto parlando di David, il rosso che, in punta di piedi, è apparso e scomparso alla velocità della luce, senza influire minimamente nella storia ma facendo sapere che c’è. Aspettiamo di leggere la sua storia.
Perché leggere Elias? Perché è un libro che cattura, è il libro delle seconde opportunità. Tutti nella vita meritano una seconda chance, Thomas, che dopo aver amato e perso, merita nuova linfa alle sue giornate, Elias, che dopo aver sentito il calore del sole sulla pelle, crede di non meritarlo più (dovete leggere per sapere il perché) e invece i raggi caldi tornano a lambire la sua anima.
Valuto questo libro 5 cuori, ma solo perché non ne posso dare 6.
 







LA SERIE LANDMEADOW

1. Elias - Triskell edizioni - maggio 2016
2. Una crepe per due -  Triskell edizioni - maggio 2016
James Barrett è un bravo ragazzo. Peccato che non stia passando il miglior momento della sua vita e a volte parli a sproposito. 
Edward Egan è un bravo ragazzo. Peccato che la sua rigida esteriorità non aiuti James a tenere a freno la sua linguaccia. 
Quando però i due sono costretti a volare a Parigi e James deve improvvisarsi assistente del rampollo della famiglia Egan, le animosità sfumano e le motivazioni dietro i loro comportamenti vengono in superficie, svelando anche un tenero e inaspettato sentimento.Ma i due rischiano di restare solo con il ricordo di una crêpe a Parigi…  Ti interessa questo libro? Lo puoi trovare QUI

*****
L'AUTRICE

Erin E. Keller vive con il marito e tanti gatti in una casa vicino a un grande campo di grano. Irlandese nel cuore e nell’anima spera di riuscire un giorno a trasferirsi sull’isola di smeraldo. Infatti il suo pseudonimo nasce proprio dal profondo amore che la lega all’Irlanda, oltre che da altri piccoli particolari che parlano di lei.
Scrive da cinque anni. Ama lasciar vagare la mente in mondi reali che in mondi fantastici, quindi le sue storie spaziano dal contemporaneo allo storico, al noir e poliziesco, piuttosto che parlare di boschi fatati o creature morfologicamente inumane. Di sicuro le piace scrivere d’amore.
VISITA IL SUO SITO: 


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1 commento:

  1. Finalmente ho l'occasione di commentare il post. Purtroppo ero al mare e dal tablet non riuscivo ad autenticarmi
    Volevo ringraziare anche qui Alessandra per la magnifica recensione, perché è talmente emozionante che mi ha fatto commuovere. Grazie di cuore!
    E grazie anche a voi del blog per lo spazio dedicatomi.

    RispondiElimina

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