INARRESTABILE di Mary Calmes (Dreamspinner Press) -> Recensione



INNARRESTABILE
Autrice: Mary Calmes
Titolo originale: Steamroller
Traduttrice: Claudia Milani
Genere: Contemporaneo - MM
Ambientazione: Lubbock - Texas (USA)
Pubbl.Originale: Dreampinner Press settembre 2012
Pubbl.Italiana: Dreamspinner Press, marzo 2016, pp. 124
Livello di sensualità: MEDIO-ALTO
E-book: solo in ebook, € 4,53

TRAMA: L’ultimissima cosa che Vincent Wade si aspetta è che Carson Cress gli chieda di uscire. Vince è uno studente di biologia scrupoloso e solitario; Carson Cress, al contrario, è una superstar del football, una specie di mito che vive costantemente sotto ai riflettori. È impossibile che tra loro possa funzionare. Ma Vince sta imparando che spesso le persone piombano nella tua vita come una forza inarrestabile e che tutto quello che ti resta da fare è aggrapparti, oppure ritrovarti con il cuore spezzato. Se la loro storia riuscirà a sopravvivere al disastroso incidente che costringe Carson a ripensare tutto il proprio futuro, allora forse Vince potrà finalmente trovare qualcosa in cui credere.


Questa è la Mary Calmes che adoro, quella di Ranocchio e Tempo al Tempo, quella che, messi da parte i guardiani, le pantere e gli improbabili eroi, parla di gente comune.
Inarrestabile di per sé è una storia molto semplice, un cliché se vogliamo: Vince, lo studente gay un po’ nerd e Carson, la superstar della scuola, il quarterback, l’idolo con un brillantissimo futuro già delineato dalla
famiglia, dagli eventi, dal fatto che appartiene alla classe agiata e da lui ci si aspetta il meglio.
Quello che però la rende particolare è l’evoluzione.
Vince, uno studente di biologia che ha grandi sogni per il suo futuro come genista, lavora fino a sfinirsi per mantenersi, visto che Matt, il suo migliore amico che doveva dividere con lui l’affitto, lo ha mollato su due piedi per andare a vivere con la fidanzata. Vince ha un passato inizialmente burrascoso, fatto di un patrigno e una madre che, una volta saputo del suo orientamento sessuale, gli hanno voltato le spalle e il ragazzo si è trovato a crescere nella famiglia di Matt, dove ha trovato calore e una madre e un padre che gli hanno dato ciò che i genitori gli hanno rifiutato. Si potrebbe dire che Vince ha avuto un’adolescenza non così disastrosa, la Calmes non lo ha dipinto come un soggetto abusato e represso, un ragazzino mollato al mondo in balia di se stesso, bensì gli ha dato i mezzi per crescere e diventare un giovane uomo gay, senza troppe turbe. Questo è un bene, la sfiga ogni tanto si prende una pausa dalla vita delle persone e lascia che crescano in maniera adeguata. Certo che il rifiuto dei genitori ha pesato nella formazione di Vince, ma l’amore della famiglia che lo ha accolto ha tappato quei buchi emotivi che avrebbe potuto trascinarsi dietro.
Mentre Vince ha un ottimo e approfondito background, di Carson invece sappiamo poco, fino a quasi la fine del libro, dove vengono alla luce delle situazioni per cui diventa comprensibile il suo comportamento, ma nonostante ciò, quello che ci viene detto di lui durante lo svolgersi della storia è sufficiente per delineare il personaggio e capire le sue azioni. Questo dipende anche dal fatto che il libro è in prima persona con punto di vista di Vince ed è normale che, essendo lui a raccontare, le cose si vengano a sapere quando Vince stesso le scopre. Devo dire però che non si arriva alla fine con qualcosa di irrisolto, la completezza della storia c’è e non è neppure scontata.
L’incontro tra i due è strano, non abbiamo l’idolo agognato dal nerd, bensì il contrario. Carson da tempo è attratto da Vince, ma la sua posizione, le aspettative che la gente ha su di lui, la famiglia da cui proviene sono dei deterrenti fortissimi perché si decida di avvicinarlo. Complice una stampante inceppata e un camerino, Carson fa la sua mossa. Non si capisce bene se il quarterback abbia avuto altre esperienze sessuali con ragazzi, sembrerebbe di no, solo ragazze, anche se, al momento dei fatti ha una sicurezza totale di quello che vuole e di quello che fa. Gli incontri sono bollenti, il sesso è caldo e coinvolgente, ma mentre da parte di Carson è amore, Vince si costringe a ridurre il tutto a una semplice scopata, l’incontro di una notte, il desiderio del gran figo della scuola a scoprire il sesso gay, anche se dentro di sé sa che non è così. Deve pur proteggersi in qualche modo, no?
Un grave incidente sul campo di gioco ribalta definitivamente le cose e Carson si dichiara alla famiglia e al mondo. Ho apprezzato la titubanza che la Calmes ha dato a Vince. L’amore non è un gioco o l’incontro di una notte, l’amore è una cosa seria anche a vent’anni, perché anche a vent’anni si rimane feriti, il cuore sanguina quando si investe tanto in un sentimento e in rapporto, e poi tutto finisce. Vince ha delle forti riserve a lasciarsi andare, fino all’ultimo tace i suoi sentimenti e li tiene per sé, anche di fronte alle insistenze di Carson e non perché non creda alla sincerità del ragazzo, ma perché dirgli di sì vuol dire mettergli il cuore in mano e dargli la possibilità di stritolarlo, se capita. Ecco che qui viene fuori un retaggio di insicurezza da parte di Vince, dovuto probabilmente al rifiuto dei suoi genitori quando era adolescente. Ha bisogno di rassicurazioni, di sapere che è vero, ha bisogno di promesse, di verità, di certezze.
«Dopo questa singola volta non faremo mai più una stronzata del genere. Non passerò il resto della mia vita ad accarezzare il tuo ego, hai capito?»Riuscii solo a guardarlo. Il resto della sua vita… Lo aveva detto veramente.«Ogni volta che ti vedevo sentivo un dolore al petto.»Annuii, volevo che continuasse.«E continuavo a pensare che dovevo parlarti per capire di cosa si trattava,» spiegò, deglutendo a fatica. «Invece ho scoperto che quando ti bacio o ti tengo la mano… smette. Mi sento talmente bene, come se tutto lo schifo fosse scomparso e ogni cosa fosse nuova.»Feci di no con la testa. «Passerà. È solo…»«Forse,» concordò. «O forse no. Ma comunque vada, tu sei perfetto per me. Capisco che siamo entrambi giovani e che alcune persone diranno che si tratta solo di una fase o di chissà cos’altro, ma io so che non è così. Tu sei quello giusto.»La sua voce mostrava una convinzione assoluta. Aveva bisogno di me, mi voleva, era indispensabile che mi avesse per realizzare la sua vita come la immaginava adesso.«Saremo immensamente felici.» Mi sorrise.Sì, eravamo giusti.«I titoli di testa saranno da panico,» gli dissi dopo un minuto.«Davvero?» Inspirò. «E cosa diranno?»«Che il tuo ragazzo ti seguirà nel Maine.»Annuì. «E mi ama, questo ragazzo?»I nostri occhi si incontrarono e si incatenarono.Ingoiai il groppo che mi sentivo in gola. «Sì.»
Questa Mary Calmes, amiche, è quella che mi fa sognare, che mi cattura, che mi fa desiderare che il libro non finisca mai. È quella delle storie vere, dei sentimenti profondi, dei personaggi reali. E davvero c’è una cosa che non capisco. C’è una notevole diversità, anche di stile, tra questo libro e quelli che ho citato all’inizio e altri suoi lavori. Non lo so se dipenda dalla sua maturazione come scrittrice, da un’evoluzione nello stile che affina con il tempo, fatto sta che io mi trovo ad apprezzare tantissimo alcuni suoi libri e a non essere capace di portare a termine la lettura di altri (la serie A Matter of Time io non sono riuscita a finirla, non ne potevo più). Di tutto quello che ho letto di suo, sono gli stand alone quelli che giudico bellissimi, mentre nei seriali ha la tendenza a diventare ripetitiva e ridondante. Probabilmente è un’autrice da one shot story. La prosa stessa negli stand alone è diversa, è accattivante e fluida, ti invita a proseguire perché dosa perfettamente dialoghi e parti narrate e non credo neppure che la differenza stia nella traduzione del testo, perché finora quello che ho letto di suo (mi manca solo Mio, ma provvederò al più presto) l’ho sempre trovato ben tradotto, serie comprese, anche se appunto le serie hanno uno stile diverso, sono prolisse, a volte pesanti e molto difficili per me da portare avanti.
Credo che i suoi  lavori migliori che ho letto finora siano questo libro, Inarrestabile, e Ranocchio. In questi libri l'autrice ha dato il meglio di sé in ogni senso, sia come veridicità della storia, sia come modo di raccontarla e sono assolutamente da leggere. Questo qui poi è un vero gioiellino. Non molto lungo, ma con tutto ciò che serve per renderlo una lettura coinvolgente e soddisfacente.










L'AUTRICE
Mary Calmes vive a Lexington nel Kentucky con il marito e i loro due figli.Ama tutte le stagioni eccetto l'estate. Si è laureata in Letteratura Inglese presso la University of the Pacific a Stockton (California) e visto che si tratta di letteratura inglese e non di grammatica, non chiedetele di indicarvi una proposizione, perchè non lo farà. Adora scrivere, immergersi nel processo e venire completamente coinvolta dalla storia che sta scrivendo, fino ad arrivare a poter dire persino che odore hanno i suoi personaggi. Mary ama acquistare libri e partecipare alle convention per incontare le sue fan.
VISITA IL SUO SITO : http://www.marycalmesauthor.com/


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