SCRIVERE ROMANCE: LE PRIME PAGINE SONO FONDAMENTALI

IN UNA REALTA' EDITORIALE IN GRANDE TRASFORMAZIONE COME QUELLA DI OGGI, IN CUI COLOSSI COME AMAZON & C DANNO LA POSSIBILITA' A CHIUNQUE DI PUBBLICARE E AI LETTORI DI POTER LEGGERE UN BEL 'CAMPIONE' DEL LIBRO CHE VORREBBERO ACQUISTARE, E'
DIVENTATO FONDAMENTALE PER CHI SCRIVE RIUSCIRE A COLPIRE IL POTENZIALE ACQUIRENTE NELLE PRIME PAGINE.
LA NOSTRA ESPERIENZA, PERO', CI PORTA A PENSARE CHE NON TUTTI GLI AUTORI PENSINO A QUESTO ASPETTO. CI E' CAPITATO, INFATTI, DI LEGGERE PRIME PAGINE/PRIMI CAPITOLI POCO INTRIGANTI, IN CUI LA STORIA FATICAVA A DECOLLARE O IN CUI ADDIRITTURA L'EDITING ERA COSI' POCO CURATO DA SCORAGGIARE OGNI ULTERIORE INCURSIONE IN QUEL LIBRO.

SUL SITO ROMANCE UNIVERSITY E' DA POCO APPARSO UN ARTICOLO INTERESSANTE A QUESTO PROPOSITO CHE VI TRADUCIAMO, SPERANDO DI DARE UNA MANO A CHI ASPIRA A PUBBLICARE E A VENDERE I PROPRI LIBRI A UN NUTRITO NUMERO DI LETTORI, NON SOLO PERCHE' HANNO UN PREZZO DI COPERTINA IRRISORIO, MA PERCHE' SONO STORIE MERITEVOLI DI ESSERE LETTE.

 SCRITTRICI & LETTRICI PARTECIPATE POI ALLA DISCUSSIONE!

L'articolo è stato scritto da Cynthia Tennant, autrice esordiente di romance contemporanei. 
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Il mio Kindle è cosparso di 'cadaveri' di estratti di libri. Ci deve essere stato qualche momento nel passato in cui ho cliccato sul tasto "Invia estratto ora" nella speranza di stare per leggere il mio prossimo romanzo preferito, ma troppo spesso mi sono trovata a non riuscire ad andare avanti. La maggior parte dei libri nel mio 'cimitero di estratti' avevano super copertine e sinossi intriganti. Alcuni avevano persino buonissime recensioni. E allora dove sta il problema? Il problema sta nel fatto che dopo aver letto le prime 15 pagine mi sono...annoiata. Scrivere un romanzo oggi è molto più complesso di quanto si possa pensare. I lettori vogliono essere coinvolti fin dal primo capitolo ed appassionarsi a tutto il resto. Prospettiva sufficiente a far venire un attacco di nervi a qualsiasi scrittore. Di recente ho preso in prestito il mio motto personale da un saggio moschettiere, per aiutarmi ad affilare le  armi per affrontare quei famosi primi capitoli.
Ho pensato a un comodo acronimo:" S.T.A.N.D and Deliver ( a.l.z.a.t.i  e racconta)

S sta per SUPER STARTING SENTENCE - UNA SUPER FRASE INIZIALE
Potrà non sembrare importante. Infondo ci sono molte altre frasi che seguono, ma la prima
Incipi di Anna Karenina
frase è il vostro segnale stradale, la prova che sapete dove state andando.
Ho molte frasi iniziali preferite, ma una che adoro è da Something Wicked This Way Comes : " First of all it was October, a rare month for boys / Prima di tutto era ottobre, mese raro per i ragazzi." E' semplice ma molto evocativa. da lettrice mi chiedo: perchè è un mese raro? E' una storia di ragazzi? Ottobre è un mese autunnale, l'estate che sbiadisce a poco a poco nell'inverno. C'è Halloween. Roba da paura. E infatti è proprio questo l'argomento del libro: ragazzi coinvolti in un mistero a  tinte fosche e un padre alle prese con l'inverno della sua vita. Io non sono Ray Bradbury ( autore del romanzo sopraccitato) ma un mio romanzo, A Wedding in Truhart (Matrimonio a Truhart) inizia così: "Eravamo in ritardo al ricevimento e io sedevo schiacciata fra la mia prozia e mia madre sul sedile posteriore di un taxi sgangherato imbottigliato sulla corsia a scorrimento lento." Avete letto fra le righe? La vita della mia eroina non sta andando avanti e probabilmente la causa è la sua famiglia. Ecco!

T sta per TROUBLE / Problema
Qualcosa sta cambiando e creado un conflitto per il vostro personaggio e i vostri lettori vogliono saperlo subito se no...sono sbadigli! Io amo la felicità, ma non voglio leggere un libro di gente felice. Voglio il patema. Voglio la rabbia.Voglio le lacrime. Ma non le voglio da voi, se la gente non compra i vostri libri. Li voglio nelle vostre storie. Datemi l'idea che il romanzo riguarderà un conflitto personale 
e fatemelo sapere subito nel primo capitolo, così saprò di non aver speso tempo e 3 dollari e 50 su personaggi felici che mi annoiano.
 In A Wedding to Truhart, faccio presagire il conflitto imminente. Annie, sua madre e sua zia sono appena scese da un volo lowcost dal Michigan e si stanno cambiando d'abito sul sedile posteriore di un umido taxi, Annie riflette fra sè e sè: "A volte penso che la mia famiglia eviti la fortuna come se fosse una parolaccia. Mentre di amore ne abbiamo in abbondanza. Vorrei solo che l'amore fosse accompagnato da aria condizionata e bagni in cui potersi cambiare." E poi scendono dal taxi soffocante e fanno il loro ingresso alla festa di fidanzamento super chic (e con aria condizionata) della sorella minore di Annie. Il contrasto fra i due scenari dà il la al resto della storia. 

Incipit di Orgoglio e pregiudizio
A sta per APPEALING Hero and Heroine / Eroe ed eroina affascinanti 
I lettori vogliono una ragione per affezionarsi ai protagonisti. Se state per far vivere loro tutto quel patema e conflitti, qualcosa di loro deve attirare il lettore all'inizio della storia. James Scott Bell lo descrive come  'colpo del cane coccolato'. E' il soldato che salva il cane sul campo di battaglia, il ladro che condivide il pane con l'orfanello. I protagonisti  devono avere una caratteristica che li riscatti e che ce li faccia piacere. In A Wedding to Truhart, Annie, la mia protagonista, è una linguaccia e una promessa sul campo da golf, ma accantona i suoi sogni per aiutare la famiglia in una pensione che ha visto tempi migliori. Cerco di descrivere personaggi che sono forse non perfetti ma per i quali valga la pena fare il tifo fino alla fine.

N sta per Now/ ADESSO( il presente)
Niente antefatto per favore! Questo è il mio pallino numero uno. E mi dichiaro colpevole di averlo seguito quando iniziai a scrivere. La mia regola primaria è non lasciare mai che gli antefatti prendano più di due paragrafi nel primo capitolo. Sia che si tratti di un ricordo o della spiegazione di perchè un personaggio sia finito nei guai, la piccola quantità di antefatto che scrivo deve essere di chiarezza cristallina e avere uno scopo per quanto riguarda i problemi del protagonista. Aspetta un attimo! -- Mi direte -- il lettore deve sapere... Calma! Non si deve sapere tutto subitoAvete guardato il telegiornale delle 11 di sera perchè il giornalista vi ha raccontato tutta la storia durante la pubblicità? No. Vi hanno stuzzicato con l'anteprima e vi hanno incuriosito. Ecco quello che dovete fare come scrittori. Lanciare l'anteprima. Incuriosire. Poi continuare e andare avanti a descrivere cosa sta avvenendo nel primo capitolo, NEL PRESENTE.

D sta per DENY / Negare 
Incipit di Guerra e Pace
Probabilmente state pensando che questo me lo sia inventato, perchè mi piace l'acronimo. In realtà, NEGARE è importante. E' un accenno al tema che verrà. Come Michael Hauge sostiene nei seminari " Dall'identità all'essenza", pur di raggiungere lo scopo il vostro protagonista alla fine  farà una cosa che mai avrebbero immaginato di fare. Rossella O'Hara chiarisce che lei amerà Ashley per sempre, Harry Potter pensa che abbiano preso il ragazzo sbagliato. Ai protagonisti piace da pazzi NEGARE il loro destino, negano nei primi capitoli quello che faranno alla fine.  Nel primo capitolo del mio romanzo, Annie fa questa dichiarazione: " E ora avevo un altro scopo. Mi sarei assicurata che questo matrimonio fosse tutto quello che mia sorella avesse mai sognato." Oddio, adesso che l'ha detto nel primo capitolo, ci potete giurare che non andrà assolutamente a finire così.

E per finire...DELIVER/ RACCONTA
Questa parte è facile. Adesso che avete seguito S.T.A.N.D potete raccontare. Con una grande frase iniziale, un conflitto, protagonisti affascinanti, una storia che inizia nel presente e un tema che si basa sulla negazione di uno  dei protagonisti, siete pronte a mantenere le promesse nel racconto che seguirà. Già è tutto pianificato. Come un moschettiere armato di spada, alzarsi e dichiarare di avere una grande storia da raccontare è il modo perfetto per iniziare. Fa venire voglia al lettore di COMPRARE!
 ****
SIETE LETTRICI? CONDIVIDETE CON NOI E CON CYNTHIA TENNANT L'OPINIONE CHE I PRIMI CAPITOLI DI UN ROMANZO SIANO FONDAMENTALI PER FAR APPASSIONARE IL LETTORE ? LEGGETE L'ANTEPRIMA PRIMA DI COMPRARE UN LIBRO DA UNO STORE ONLINE?


SIETE SCRITTRICI? COSA PENSATE DI QUESTI CONSIGLI DI CYNTHIA TENNANT? VI PIACE ENTRARE SUBITO NEL CUORE DELLA STORIA O SENTITE LA NECESSITA' DI DEDICARE PARTI DELL'INZIO DEL ROMANZO AGLI ANTEFATTI?


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UNA DOMANDA A TUTTE: QUALI INCIPIT  DI ROMACE  VI SONO RIMASTI PIU' IMPRESSI? CITATELI!




19 commenti:

  1. Come non essere d'accordo? Anche il mio kindle è pieno di estratti di libri che alla fine non ho mai comprato!

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  2. Assolutamente d'accordo! James Hadley Chase diceva che il lettore va catturato nelle prime 8 righe...

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  3. Iniziare un romanzo con un colpo di teatro è indubbiamente una chiave per il successo (dove per successo io intendo semplicemente un lettore che compra, si intenda). Tuttavia, il dilemma sta nel comprendere cosa il lettore intenda per colpo di teatro: un omicidio o una scena di sesso? Un dramma o una situazione divertente? Non esiste una soluzione unica, l'autore deve individuare il proprio 'target' (parola tanto di moda ultimamente) e lavorare su quello, incantare chi sa poterlo apprezzare e aspettarsi, certo, qualcun altro che invece non trova eccezionale quello stesso incipit. Non è facile essere autori, esserli davvero... ma lo sforzo poi vale la fatica. Questo sì.

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  4. D'accordo sia come lettrice che come scrittrice. Come Samantha anche il mio kindle e, purtroppo, i miei scaffali sono pieni di romanzi abbandonati dopo le prime 10 righe/capitolo. Quello che mi colpisce è soprattutto lo stile, come è scritto, come la scrittrice ti "spara" l'inizio della sua storia.
    Come scrittrice sono suggerimenti assolutamente condivisibili anche se si vuole pensare che in un processo creativo le regole non esistano. Scrivere, per me, è suscitare emozioni e, avendo solo la mia esperienza, cerco di scrivere cose che mi emozionerebbero come lettore.

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  5. l'inzio è senz'altro importante, ma non fondamentale a mio avviso o quanto meno per il mio modo di leggere. forse perchè porto a termine SEMPRE qualsiasi libro che inzio, per questo dico che va bene un buon inzio, ma se il proseguo non è altrettanto buono il libro comunque non sarà un ottimo libro. quanti romanzi ho iniziato sentendoli pesanti e lenti, ma nel proseguo mi sono ricreduta e alla fine l'ho davvero apprezzato? ma vera anche al situazione inversa, ci sono romanzi che inziano bene e sono frizzanti e divertenti per poi finire con una noia mortale. l'attenzione del lettore va mantenuta alta dall'inzio alla fine. per me ad esempio è più importante un finale esplosivo, lungo e con epilogo, che faccia sognare, piuttosto che un inzio intrigante.

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    1. Sono d'accordo con te, Isabella. Un romanzo deve essere curato in ogni sua parte, dall'inizio alla fine. Cosa accadrebbe se il lettore fosse intrigato dalle prime due pagine, acquistasse il libro e poi si rendesse conto che disattende tutte le sue aspettative? Non comprerebbe più altro di quell'autore.

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    2. molti commenti indicano la sinossi come principale scelta di un romanzo, però siamo forse andati fuori tema rispetto al titolo del post.
      comunque per me, se vogliamo parlare della prima cosa che guardo prima di acquistare un romanzo, la cosa importante è la lunghezza. scarto a priori, ancora prima di leggere la sinossi, romanzi più corti di 180 pagine o giù di lì, meglio se intorno alle 300 pagine. mi piace immedesimarmi nella storia e con brevi racconti non mi riesce e termino la lettura sempre con un senso di incompletezza. sono consapevole che sia una fortissima limitazione e che certamente mi perdo grandi storie, ma è proprio più forte di me. subito dopo, certo la sinossi è elemento fondamentale....

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  6. importantissime. devono incuriosirmi e farmi capire cosa sto per affrontare.
    stesso discorso vale per la sinossi che, a mio avviso, è fondamentale. *Raff, lettrice sempre più esigente*

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  7. Personalmente, come lettrice, non mi è mai capitato di scegliere un libro basandomi sulle sue prime pagine, dato che ad attirarmi è sempre stata solo la sinossi. Allo stesso modo, dopo l'acquisto, non ho mai abbandonato un libro dopo le prime pagine per semplice principio: detesto lasciare un romanzo a metà. Da quando scrivo, però, ho scoperto che l'incipit influisce parecchio sulle scelte di numerose lettrici, motivo per cui ho molto apprezzato i consigli riportati nell'articolo. Grazie mille!

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  8. Come lettrice devo dire che se le prime pagine non mi catturano, proseguire la lettura diventa meno interessante. Non ho una preferenza standard per capire se il romanzo mi piacerà o meno, ma ci deve essere qualcosa che attira la mia attenzione. Sono anche dell'opinione che se il 1° capitolo mi piace, non vuol dire che tutta la vicenda mi appassionerà. Può capitare addirittura che ci sia un decrescendo e allora la delusione è ancora più grande. Non credo che debba esistere, come un cliché, un inizio particolare, ma ogni autore/ice presenta la storia o i personaggi cercando di allettare l'interesse di chi legge. Ho letto raramente gli estratti, perché ritengo che non siano quelle righe presentate a farmi decidere l'acquisto, poiché mi sono ritrovata a rimanere delusa alla fine di tutta la storia oppure il contrario. Guardo la trama, quello sì. In fin dei conti, secondo me, è una presentazione importante, sempre che sia scritta rispettando l'intera storia, perché a volte la sinossi sembra cosa un po' diversa da tutto il contesto.
    Penso di aver detto tutto e il contrario di tutto, e mi rendo conto che sia difficile, per chi scrive, andare incontro alle esigenze del lettore.

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  9. piera nascimbene19/10/15, 10:47

    Io sono una lettrice abbastanza vorace: a volte scarico gli estratti, a volte leggo la trama, a volte leggo i commenti. Se le prime pagine sono un po' deludenti, mi affido al mio intuito. Credo che l'autore , pur non facendo sapere tutto dall'inizio,debba fare un accenno allo sviluppo del suo romanzo anche solo con un pensiero che sia però "invitante".Se inizio un libro, lo porto a termine.....non ne ho finiti solo due, anni fa, ed erano due tomi da non scherzare.

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  10. Io penso che il problema sia che al giorno d'oggi molti si improvvisano scrittori senza averne le basi. Mi spiego meglio: esistono tecniche di scrittura che aiutano l'autore ad avvincere il lettore, a risultare più fluido e via dicendo. Solo che la maggior parte delle persone che pubblicano qualcosa non si sono mai posti il problema di approfondire questo punto. Pensano che quello che hanno imparato durante le ore di italiano a scuola sia sufficiente. Purtroppo non basta. Puoi scrivere anche in maniera corretta, ma se non conosci le tattiche giuste per catturare l'attenzione di chi ti legge, e non solo nelle prime pagine, ma fino alla fine, allora la tua storia potrà anche essere bellissima, ma non verrà apprezzata appieno.

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  11. maria masella19/10/15, 11:53

    ho un problema! non conosco i romanzi citati dall'autrice e quindi faccio riferimento alla mia esperienza di lettrice e autrice.
    Lettrice: per l'acquisto di un libro raramente esamino la sinossi, tanto meno la cover. Leggo le prime pagine: se la scrittura mi piace e la storia mi incuriosisce compro. Quindi non soltanto la storia acchiappante ma la buona scrittura. Capita che, avanzando, la storia mostri delle carenze ma è difficile che una buona scrittura iniziale non mantenga le premesse. Nella valutazione di un romanzo, anzi di un testo, un 50% è sulla scrittura!
    Da scrittrice: so che senza un buon incipit il romanzo non verrà acquistato, ma so che il romanzo verrà considerato buono se anche la parte centrale (difficilissima) e la conclusione saranno ben equilibrate. Da scrittrice ho imparato che spesso quando metà romanzo è stato scritto è necessario tornare indietro e modificare l'incipit, iniziando non dove avevo previsto. A proposito di parte centrale, alcune forti lettrici lamentano spesso che un romanzo scada nella parte centrale o che la conclusione sia frettolosa. Personalmente non sopporto le conclusioni "siediti che ora ti spiego tutto per filo e per segno".
    Vi ho promesso due risposte, una da lettrice e una da scrittrice. Ne ho una terza, da matematico: un buon inizio è condizione necessaria ma non sufficiente. Un chiarimento per chi non avesse dimestichezza con un linguaggio "scientifico". Se l'inizio è brutto niente 5 stelle! Ma il buon inizio non garantisce le 5 stelle!

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  12. Fernanda Romani19/10/15, 15:54

    Da lettrice: guardo più alla sinossi che all'incipit, ma con gli ebook e gli estratti gratuiti sto imparando a farmi un'idea esaminando la narrazione e lo stile, e mi è servito per rinunciare ad alcuni libri.
    Da autrice: cerco sempre di curare molto l'incipit. Mi è stato insegnato che, sia gli editori che i lettori, giudicano il testo dalla qualità delle prime righe. Uno dei miei scopi, quando scrivo, è trovare il modo di interessare subito chi dovrà leggere il mio testo

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  13. La prima cosa che guardo di un libro è la sinossi, se mi attira allora le prime pagine diventano molto importanti e a volte, per me, fanno la differenza tra leggere un libro o no. Non è certo solo questo che contribuisce a farmi decidere se acquistarlo o no, ma se un inizio mi intriga e mi prende è certo che quel libro sarà mio. Non ho mai rinunciato a un libro il cui inizio mi intrigasse, e a volte è capitato anche che, alla fine, si rivelasse invece essere l'unica parte bella del libro. La capacità di conquistarmi sin dalle prime battute ha un peso notevole per me, soprattutto se non ho mai letto nulla prima dell'autore.

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  14. Antonella----lettrice
    Mai scaricato un estratto,ciò che mi colpisce di un libro è la sinossi e ora sto attenta anche alle opinioni pur non essendo fondamentali nella scelta.
    Ho letto libri con un inizio pesante ma poi proseguire in un crescendo stupendo e altri con un inizio da brivido e poi finire in una delusione totale..pochi sono stati chiusi senza arrivare alla fine,do sempre la possibilità di una ripresa certo che se si dimostra deludente fino alla fine con me 'quell'autore' ha chiuso.

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    Risposte
    1. Hai ragione anche tu Antonella, ci sono libri lenti a decollare che poi volano lontano, però...se l'autrice non la conosci e devi decidere se spendere i tuoi soldi o no su un nuovo libro, probabilmente se l'estratto non ti convince, non lo compri. Io uso gli estratti per le autrici sconosciute/autopubblicate perchè per me lo stile è molo importante. Un libro deve intrattenermi con una bella storia ma anche per come è scritto. Se è scritto come la lista della spesa o giù di lì, passo molto volentieri, purtroppo, come tutte, tempo libero da perdere in libri che non mi convincono non ne ho.

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  15. Ci sono alcuni incipit che mi sono rimasti nel cuore, fra questi quello che mi ha fatto scoprire Sherry Thomas. La sua prosa in originale è splendida, un vero piacere leggerla. Tradotta, naturalmente perde un po', ma sempre degna di nota è. Se volete scoprire a cosa mi riferisco potete trovare l'incipit di PRIVATE ARRAGEMENTS, tradotto come INTIME PROMESSE ( Leggereditore) QUI: http://www.amazon.it/Intime-promesse-Leggereditore-Narrativa-Sherry-ebook/dp/B00C3HI4Y2/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1445287072&sr=1-1&keywords=intime+promesse

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  16. Interessantissimo l'argomento di questo post, come anche i commenti lasciati finora e coi quali mi trovo sostanzialmente in accordo.
    Da lettrice seleziono un libro inizialmente per la sinossi, che resta il fattore decisivo nella scelta di acquistarlo o meno. Ma soprattutto quando si tratta di autori che non conosco, anche l'estratto diventa decisivo. Come osserva Francy, il tempo e' poco e non voglio sprecarlo per leggere un romanzo deludente.
    Come scrittrice ho cercato di creare un prologo intrigante e stuzzicante, perche' credo che i primi capitoli (dovendo introdurre personaggi e ambientazione) per forza di cose difficilmente riescano ad attrarre in modo davvero significativo i lettori. Ci sono ovviamente eccezioni memorabili, ma io non sono certo la Austin ne' Tolstoj ....

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