LO STIVALE D'ORO DI ISTAMBUL di Elsa Zambonini Durul -> Recensione



Autrice: Elsa Zambonini Durul
Genere: Contemporaneo
Ambientazione: Italia/ Turchia
Editore: Elsa Zambonini Durul, luglio 2014, pp.189 
Disponibile in E-book? Solo in ebook   2,99

TRAMA: Sullo sfondo di una città esotica e accattivante, Lo stivale d’oro di Istanbul mette in scena un intreccio di colpi di scena, amore e avventura, ma soprattutto il percorso di crescita di una donna che deve imparare a fare i conti con il passato, tragico, della sua famiglia. Il genere tende al giallo, anche se non risponde tanto alla domanda: ”Chi è il colpevole?”, quanto piuttosto: ”Qual è veramente l’entità della sua colpa ?”.
È il retaggio famigliare a spingere Lisa ad accettare un posto come insegnante di lettere nel prestigioso liceo italiano di Istanbul, sfidando l’opposizione del padre che ha sempre cercato di tenerla lontana da quella città. Lì arrivata, diventa amica di Melisa, la psicologa della scuola, e di Giulia, una vicina di mezz’età. Entrambe sembrano avere qualcosa in comune con sua madre, sulle cui tracce Lisa ha deciso di andare a Istanbul. Il padre non le ha mai parlato di lei e Lisa ha finito per idealizzarla. Dalle informazioni che raccoglie, Lisa scopre una madre molto più fragile di quella che ha immaginato per tanti anni, così fragile da aver bisogno di un supporto psicologico. Suzan, la mamma di Melisa, psicanalista, oppone alla sua richiesta di informazioni e di aiuto una fredda ostilità. Con uno stratagemma Lisa riesce comunque a recuperare la documentazione sulla madre. Facendosi aiutare da Giulia decifra la cartella clinica, e così si delinea davanti a lei l`immagine di una madre succube di un marito geloso e violento che, per anni, l’ha costretta a rinunciare alla sua personalità (e al pianoforte, la sua vera passione).  Quando viene a scoprire la verità sulla vicenda del padre - Lisa ne parla con lui per telefono. Lui non le dà spiegazioni e sparisce. Lisa lo intravvederà, per caso e senza potergli parlare, nella vecchia casa dei nonni materni in restauro. Dei lavori si occupa Emre, il fratello architetto di Melisa, che da qui in poi accompagnerà Lisa nelle sue indagini. 
Il bandolo del mistero sembra essere un prezioso manufatto chiamato Lo stivale del sultano, nel cui nome sono riassunti simboli italiani e turchi. 


Lo stivale d'oro di Istambul non è un romanzo d'amore tra un uomo e una donna anche se c'è qualcosa tra la protagonista, Lisa ed Emre,  ma questo sentimento tra i due è una vicenda, posso dire, marginale perchè non è il fulcro della storia. La vicenda inizia a Treviso, ma dopo poche pagine si sposta a Istanbul. Lisa si trasferisce in Turchia perchè insegnerà in una scuola italiana del posto. La decisione di andare in quella bellissima città è dovuta alla sua curiosità e al desiderio di contattare le persone che hanno conosciuto sua madre. Lisa è nata a Istanbul, è rimasta orfana quando era piccolissima e subito dopo il padre l'ha portata con sè in Italia e questi non ha mai voluto dare alcuna spiegazione sulla madre nè parlare di lei. Addirittura non esiste neanche una foto. Quindi Lisa non sa niente e nonostante abbia chiesto negli anni informazioni sulla mamma è rimasta ignara di tutto. Ha come seppellito dentro di sè tutta la curiosità visto che l'argomento in casa era tabù. Ma dal momento in cui decide di partire per la Turchia e dopo aver avuto una discussione con il padre arriva nella sua città natia determinata a scoprire il più possibile sulla donna che l'ha messa al mondo. E qui iniziano varie vicende che scombussolano il suo cuore e ciò in cui credeva.
C'è suspense, ma non da batticuore, c'è un risvolto psicologico che mi è piaciuto molto e tutte le tessere di questo rompicapo fanno pensare che non sia possibile arrivare ad una soluzione. Invece c'è. Tutto va al suo posto. L'autrice è stata, secondo me, molto brava a rispondere ai miei perchè, ai miei dubbi. Mancavano una ventina di pagine alla fine del libro e cominciavo a innervosirmi un po' in quanto non vedevo il risultato positivo dei vari problemi incontrati. Temevo che tutte le domande che mi ero posta non avessero risposte adeguate. Ho trovato, però, che la Zambonini è riuscita a spiegare molto bene tutte le vicende lasciandomi soddisfatta. Un appunto c'è da fare. L'ultima frase del libro mi ha lasciata interdetta. E' come se dovesse esserci un seguito, ma non riguarda la parte "gialla" del racconto, ma il lato della storia di Lisa ed Emre. Quella frase ha suscitato in me alcune domande: come sarà Emre, che tipo è, Lisa sarà felice con lui? A quanto pare queste risposte verranno date nel libro di prossima pubblicazione
Un buon libro nel suo genere. 


COME INIZIA IL ROMANZO...




L'AUTRICE
ELSA ZAMBONINI DURUL nasce a Belluno dove lavora per qualche anno in un istituto previdenziale e poi, laureatasi, insegna lingua inglese nella scuola statale della provincia. Dopo il matrimonio con cittadino turco si trasferisce a Istanbul dove prosegue la sua attività didattica per qualche anno al Liceo Italiano, esperienza che ha alimentato il romanzo Lo stivale d’oro di Istanbul. La protagonista infatti è Lisa, un’insegnante di origine italiana che si trova a esercitare nella più antica scuola italiana all’estero, dove le esperienze sono infarcite non solo dalle due culture: italiana e turca, ma anche da quella levantina: una terza entità a se stante. La Zambonini ha vissuto la profonda rivoluzione culturale, sociale, politica ed economica della Turchia di questi trent’anni, che consegna oggi un paese profondamente diverso da quello da lei trovato al suo arrivo. Esperta di astrologia (scuola Morpurgo) e amante dei viaggi culturali ed esotici, è profonda conoscitrice della cultura turco-levantina e della realtà di Istanbul, dove risiede tuttora.
La storia di Lisa prosegue nel romanzo di prossima pubblicazione: Istanbul: il viaggio interrotto.
LA TROVI SU TWITTER: https://twitter.com/elsazambonini

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