LA VIE EN ROSE 2015 - Cronaca di un meeting in rosa


ANCHE QUEST'ANNO ALCUNE NOSTRE BIBLIOTECARIE HANNO PARTECIPATO ALLA VIE EN ROSE 2015, L'ORMAI TRADIZIONALE MANIFESTAZIONE CHE OGNI ANNO FA INCONTRARE AUTRICI, LETTRICI E CASE EDITRICI DEL GENERE ROMANCE. MEETING POINT DI QUEST'ANNO L'HOTEL BOSCOLO DI FIRENZE. QUALI SARANNO STATI GLI ARGOMENTI PIU' INTERESSANTI AFFRONTATI DURANTE L'INCONTRO? QUALI LE NOVITA' IN ARRIVO ANNUNCIATE? COSA LEGGEREMO NEI PROSSIMI MESI? LA PAROLA ALLE NOSTRE INVIATE...

CRONACA DI SUSANNA E CRISTINA

L’edizione della Vie en Rose 2015 ritorna alla bellissima cornice del Boscolo nel centro di Firenze. L'appuntamento, oltre che a rappresentare un incontro interessante tra il pubblico ,  composto  da donne legate dalla passione per la lettura del Romance, e le case editrici, è anche un' occasione per ritrovare le  amiche con cui quotidianamente siamo in contatto attraverso i social network e conoscerne di nuove.
Per prima cosa , dobbiamo fare i complimenti alle organizzatrici Silvia Basile, Caterina Caracciolo e June Ross, per l’impegno e la professionalità con cui ogni anno realizzano questo evento.
Uno degli aspetti che ci è sempre piaciuto de LVER è l'interazione tra il pubblico e le CE, anche se purtroppo per mancanza di tempo quest'anno queste interazioni si sono ridotte a brevi momenti in cui si sono riuscite a fare solo pochissime domande. La personale percezione delle CE che avevamo di fronte era quella di una significativa “ ingessatura” degli argomenti trattati e l’assenza dell’argomento MM , di cui invece molte partecipanti avrebbero voluto sentir parlare, anche solo come argomento di novità, dal momento che il genere sta conquistando sempre piu spazio. Avremmo voluto sentire anche altri voci, purtroppo assenti, come Leggereditore, Harlequin, Triskell e Dreamspinner.
Nell’edizione di quest’anno lo spazio dedicato alle CE e’ stato molto contenuto; solo sul finale si è arrivati a capire che le novità sono poche. Importanti ma poche. Se aspettate pubblicazioni dall’estero rassegnatevi. Se però volevate novità tutte made in Italy sarete accontentate.
Mondadori , rappresentata da Paola Violetti, continuerà nella pubblicazione dei grandi successi del passato con autrici come la Garwood, la Judith McNaught, a cui potrebbero aggiungersi anche le pubblicazioni in digitale dei titoli delle autrici italiane, come la Masella, e Camocardi fatta eccezione per la Newton che ha annunciato l’uscita di un Young Adult a giugno, genere che sta cercando di riempire lo spazio lasciato dal crollo del paranormale.
Paola Romeo di Emma Books e Francesca Campanozzi di Mondolibri annunciano  la loro collaborazione. Tra gli ebook usciti verrà scelto dalle blogger (non sappiamo chi) un titolo che verrà pubblicato in cartaceo.
June Ross, Caterina Caracciolo, Silvia Basile 
Chiara Bossi per Rizzoli You Feel e Valentina Rossi per Sperling Privè concordavano sul fatto che le 50 sfumature di grigio hanno, in qualche modo sdoganato il genere erotico, aprendo questo genere anche al mercato delle autrici italiane.
Tra la presentazione degli autori, con i libri scelti dall’organizzazione , ci sono piaciuti gli interventi di Monica Lombardi, Angela D’Angelo, Emiliana de Vico e Mara Roberti. Ognuna di loro ha presentato il proprio lavoro e quelle che sono state le loro ispirazioni per il genere che hanno deciso di seguire e che più le rappresenta.
Alla fine, ma non per questo meno importante, la vincitrice del premio Vien er rose 2015 è stata Maria Masella. Un’autrice versatile, capace di passare dal romance al noir con estrema facilità. A lei tutti nostri complimenti e migliori auguri di pubblicazioni sempre più folte.
Ci auguriamo che le case editrici continuino a su questa strada regalandoci le novità italiane migliori e non quelle a basso costo di diritti d’autore, ma soprattutto, ci auguriamo la possibilità di leggere anche autrici d’oltre oceano richieste da anni. La parola d’ordine è arricchimento, varietà e possibilità di scelta.
In bocca al lupo a tutti.
****
CRONACA DI EVA PALUMBO

INCONTRO CON LINDA KENT
Una delle principali autrici italiane di romance storici, e una perfetta e squisita signora che non
Incontro con Linda Kent
sfigurerebbe in un romanzo di Jane Austen. Intervistata da Silvia Basile, Linda ha parlato delle origini del romance storico, e ha chiacchierato del suo modo di lavorare, mettendo l'accento sulle approfondite ricerche storiche e geografiche che precedono la sua stesura. Prendendo spunto dal suo ultimo romanzo pubblicato per la Mondadori, "Vento di Cornovaglia", ci ha raccontato del suo viaggio in questa terra e, più in generale, delle sue frequenti visite in  Gran Bretagna, dove ambienta tutti i suoi romanzi. Ha parlato dei suoi protagonisti, che sono quasi sempre adulti e con un passato sofferto, a cui la vita dà una seconda possibilità, e di come proprio la scrittura sia stata la sua seconda possibilità. Linda ha annunciato il suo prossimo libro, sempre per la Mondadori, in uscita a maggio: sarà il seguito di "Vento di Cornovaglia", e come quest'ultimo sarà preceduto da un breve prequel.

PREMIO "CHE FISICO!"
Maria Paola Romeo di Emma Books e Francesca Campanozzi, rappresentante della Mondolibri (in sostituzione di Marcella Meciani) hanno annunciato un'iniziativa comune Emma/Mondolibri, appunto: si è deciso di offrire la pubblicazione cartacea (e distribuzione con Mondolibri) di uno dei romanzi "digitali" in catalogo Emma. E' stata selezionata una lista di testi,
che verrà valutata da una giuria di "blogger" (non meglio specificata) per sceglierne appunto uno da pubblicare anche in cartaceo.
La lista che vi riporto è purtroppo incompleta perché nella confusione generale - è stata annunciata molto di fretta - me ne son persa la metà:
"L'amore africano" - O. Crosio
"Alta marea a Cape Love" - V. Giorgi
"Verso sud" - E. Marasco
"L'ombra della luna" - L. Randazzo
Il libro vincitore verrà pubblicato a settembre e presentato ufficialmente nella prossima edizione del WFF a Matera

INCONTRI CON L'AUTORE
- Valeria Arcione, "La dittatura dell'inverno"
- Cosimo Calamini, "Il mare lontano da noi"
- Carmen Pellegrino, "Cade la terra"
Sono state tre lunghe (a volte troppo...) presentazioni di romanzi, usciti di recente, con chiacchierate ed interviste all'autrice (in un caso, all'autore ). Devo dire che questa è stata la pare dell'incontro che mi ha lasciata più perplessa. Non mi aspettavo assolutamente che ci sarebbero state queste presentazioni di stampo classico, ciascuna delle quali, da sola, avrebbe occupato un pomeriggio in libreria in uno di quei tipici incontri di promozione organizzati dalle case editrici. Tre presentazioni, di questo tipo, in un solo pomeriggio, sono state davvero troppe!
Inoltre, e questo mi dispiace dirlo, nessuno dei tre libri presentati (che io non ho letto) ha i connotati di un romance, in nessuna delle possibili declinazioni di questa parola, e, tranne forse l'ultimo di Carmen Pellegrino (ma per i motivi personali di cui accenno dopo), nessuno ha acceso il mio interesse e la mia curiosità.
Cosimo Calamini
Il libro di Valeria Arcione mi ha dato una sensazione di claustrofobia anche solo a sentir parlare della trama. So benissimo che certe realtà (l'abitudine logorante che si insinua nella vita di coppia, il tradimento, le angosce esistenziali) esistono, ma è una mia precisa esigenza quella di trovare altro nei libri che leggo, in questo momento, e quindi non sono affatto attratta da questo tipo di letture. 
Il giovane autore de "Il mare lontano da noi" è stato simpatico e interessante da ascoltare, ma non mi ha convinta l'argomento del suo libro: i tormenti e le tribolazioni interiori di una giovane madre di famiglia che si divide tra vita in una grande città come Roma e la sua esistenza in provincia, e che non sa se accettare o no un lavoro in America, non mi hanno fatto pensare, neanche in questo caso, ad un romance e quindi ad un libro adatto al contesto della manifestazione.
Nel libro di Carmen Pellegrino, invece, l'unica cosa che mi ha affascinato è stata l'ambientazione: un piccolo borgo abbandonato nel cuore montano del Cilento, una regione che frequento per amore (mio marito ha lì le sue origini familiari) e per passione sportiva (le montagne dell'Appennino meridionale sono bellissime, pochissimo conosciute e selvagge da esplorare camminando). Per il resto, anche in questo testo la storia d'amore mi è sembrata troppo sfumata, diluita in un contesto storico troppo "ingombrante". La stessa autrice lo ha confermato, ammettendo che l'amore tra i due protagonisti rimane inespresso, anche a loro stessi, fino alla fine del libro, e anche in questo caso la conclusione è lasciata in sospeso, appena sfumata per simboleggiare la "difficoltà a comunicare e a parlarsi".
Insomma, in conclusione tre romanzi nessuno dei quali io definirei "romanzo d'amore", in una manifestazione che dovrebbe invece celebrare proprio questi ultimi... come ho detto all'inizio, sono rimasta un po' perplessa. E in fondo anche un po' delusa.

PANEL CON LE AUTRICI
Moderata da June Ross, c'è stata l'occasione di chiacchierare con (o meglio, di sentir chiacchierare, perché le interazioni con il pubblico sono state molto limitate) quattro autrici di generi diversi e diverso livello di popolarità:
Angela D'Angelo, Emiliana De Vico, Monica Lombardi ,Mara Roberti .
Più che un dibattito, è stato un "interrogatorio" a domande standard, a cui le intervistate hanno risposto, in modo abbastanza inquadrato, ognuna per sé e relativamente al proprio lavoro. 
Monica Lombardi e Mara Roberti
Ad esempio, alla domanda  "Di che cosa scrivete e perché amate scrivere proprio di quell'argomento?", le varie autrici hanno risposto così:
Angela D'Angelo: ha recentemente pubblicato uno "sport romance" ("A letto con il nemico", Ed. Rizzoli Youfeel). E secondo lei, lo sport è un mezzo per trasmettere valori positivi, nell'ambito di un gioco corretto anche nell'amore, in rapporti privi totalmente di sopraffazione. Le sue ambientazioni preferite sono italiane.
Emiliana De Vico: il suo è un erotico "spinto", che definisce "sociale", perché prende lo spunto da situazioni reali anche pesanti, derivate dal suo lavoro di assistente sociale che ha quotidianamente a che fare con realtà difficili e dolorose.
Monica Lombardi: la sua connotazione è romantic suspense, ma in realtà, e questa è una cosa che mi è piaciuto molto sentire, Monica non ha inseguito l'etichetta, bensì ci è incappata per strada. Lei nasce come scrittrice di romanzi gialli, polizieschi e noir, perché a sua volta appassionata lettrice del genere, e quando ha cominciato a scrivere (con la serie di Mike Summers) ha naturalmente cominciato a raccontare storie che avrebbe amato leggere, inserendovi però elementi di una storia d'amore. E' stata una sua amica
americana a "informarla" che oltreoceano il romantic suspense è uno dei generi più di successo, e per fortuna (dico io) si sta affermando sempre di più anche in Italia, e con autrici italiane. Nota personale: il massimo per me, che mi sono appena affacciata al genere RS e sto cominciando a divorare le grandi scrittrici del genere, a partire dalla monumentale Nora Roberts, sarebbe che, addirittura, questo genere di romanzi si ampliasse sempre di più ad ambientazioni e protagonisti italiani.
Mara Roberti: scrive commedie romantiche, anche se nel suo ultimo lavoro ("Le regole degli amori imperfetti", Emma Books) si innestano altri temi più profondi, più sul genere "women's fiction".
La discussione più interessante c'è stata quando si è iniziato a parlare della "novità" della pubblicazione in digitale (che poi novità non è più, secondo me, visto che ormai stiamo parlando di una inesorabile crescita del settore). Sono emersi interessanti spunti di riflessione, soprattutto quando le quattro autrici si sono trovate d'accordo nel definire pregi e difetti di una tale pubblicazione rispetto a quella cartacea. Io mi sono trovata perfettamente d'accordo con le loro conclusioni: anch'io penso che l'affezione al cartaceo sia quantomeno "nostalgica" al giorno d'oggi. Certo, la pubblicazione in digitale ha problematiche ben chiare, ma sono assolutamente in comune con quelle relative alla pubblicazione in
Monica Lombardi
cartaceo: la cura del dettaglio e dell'editing, la scelta di un buon distributore, la necessità di una potente promozione prima e dopo la pubblicazione. Ma i vantaggi che la pubblicazione digitale offre rispetto
a quella cartacea sono molteplici. Alcuni, su tutti, che sono stati ampiamente citati anche nella discussione:
- la possibilità di una lunga "resa" del libro. Nel cartaceo, il libro ha 30, 40 giorni a disposizione per sfondare. Dopodiché la sua vita è virtualmente finita, andrà nei resi e molto probabilmente sarà impossibile dargli nuova linfa. Nel digitale, questa limitazione è praticamente inesistente: ogni libro può avere fluttuazioni di vendite e interesse anche su tempi scala lunghi, anche di anni, e l'autrice (e la casa
editrice) possono sfruttarne il successo molto più a lungo.
- la possibilità di "osare" da parte delle case editrici. Con costi decisamente più contenuti per l'editing e la pubblicazione, un libro pubblicato in digitale può "anticipare" i desideri e le "mode", senza limitarsi a seguirle pedissequamente. Un editore può sperimentare, osare, per conquistare le lettrici, magari con generi considerati (in Italia, ci tengo a sottolineare) "di nicchia", com'è stato ed è in questo momento per il genere M/M.
- la possibilità, per le lettrici, di andare a cercare il "passato", una volta scoperto un'autrice o un genere che fino a quel momento non si erano mai esplorati.
- la possibilità, per le CE (e di riflesso per le lettrici) di rivalutare il catalogo passato, "rinverdendo" fasti di autrici soprattutto italiane.

PREMIO "LVER 205"
A Maria Masella il premio "LVER 2015"
Il premio annuale de La vie en Rose quest'anno è stato assegnato a Maria Masella, con un fuori programma: a sorpresa, un attore ha omaggiato la scrittrice, recitando un monologo ispirato ad uno dei suoi personaggi più amati: il commissario Antonio Mariani. Emozionata per il riconoscimento, Maria ha comunicato alla platea che, come al solito, inizierà il nuovo romanzo sulle indagini di Antonio (e la sua travagliata storia con Francesca) ai primi di aprile.

PANEL CON LE CASE EDITRICI
Ecco, questo che era l'argomento che a me, neofita e principiante assoluta, interessava di più, e sul quale avevo le maggiori aspettative, si è rivelata la parte più deludente di tutto l'incontro.
Erano presenti rappresentanti delle seguenti CE:
Emma Books, Sperling Privé, Rizzoli You Feel, Mondolibri, Newton Compton,  Mondadori
La discussione si è prolungata in maniera logorante (per me) sull'influenza dell'erotico nel romance moderno. Non ci sono stati spunti particolarmente originali o entusiasmanti: è risultato abbastanza chiaro che ormai elementi più o meno erotici, hot, spinti o comunque si vogliano chiamare, sono presenti più o meno in quasi tutti i generi, a vari livelli, e che spesso
 P.Violetti ( Mondadori) e  
F.Campanozzi(Mondolibri)
risulta anche difficile classificare i romanzi, come ha giustamente riportato Chiara Bossi per la You Feel, per cui un romanzo potrebbe indifferentemente essere classificato nel mood ironico o in quello erotico. Il fatto è che ormai è il gusto delle lettrici che si è evoluto, e quasi tutte desiderano tocchi erotici ovunque. Quasi tutte le rappresentanti delle CE sono concordi nell'affermare che l'erotico "puro" resterà "relegato" al digitale, mentre si dividono sull'affermazione che sia un po' in declino: alcune (ad esempio Maria Paola Romeo di Emma Books) sostengono che è cominciato un "reflusso" per cui le lettrici si stanno ri-appassionando all'amore nel senso più puro, slegato dalle "acrobazie in camera da letto" (mi piace questa definizione) (la stessa Maria Paola Romeo cita il caso del film del momento, "50 sfumature di grigio", in cui la componente erotica è risultata molto annacquata dalla sottostante storia d'amore che è quella che ha colpito di più l'immaginario emotivo femminile delle spettatrici). Altre sostengono invece che l'erotico puro non è assolutamente un filone in declino, soprattutto oltreoceano.
Poche o nulle le novità annunciate dalle varie CE:
- la Newton Compton punta ancora su autrici NA/YA, con alcuni libri in cui (anche qui...) la componente erotica si fa più spinta. Annuncia inoltre la prossima pubblicazione della nuova serie della Chase, e l'edizione cartacea del famoso (famigerato?), discusso e chiacchierato "Anthony", originariamente autopublicato in digitale.
- La Sperling Privé annuncia la pubblicazione di una nuova tranche di romanzi in estate, e preannuncia un nuovo concorso aperto alle aspiranti autrici esordienti.
M.P. Romeo ( Emma Books) e A. Penna ( Newton)
- La Mondadori annuncia un restyling del blog, nonché un incremento delle pubblicazioni delle storie passate negli "Introvabili", con ad esempio quelle di Julie Garwood.
- La Emma Books annuncia la volontà di insistere sul Romantic Suspense.
Una chicca che viene annunciata è la prossima pubblicazione di una "guida" al mondo del GD Team di Monica Lombardi, con indicazioni e curiosità su personaggi, ambientazioni, canzoni e film citati nei libri e così via.
Il "dibattito" con le blogger purtroppo non era minimamente "aperto", bensì preorganizzato con una serie di domande inviate ai blog, e i commenti delle blogger (sulla necessità di diversificare le pubblicazioni, di non saturare il mercato con libri tutti uguali, di riscoprire anche generi classici e non contaminati ad ogni
costo, oppure al contrario di spingere su contaminazioni specifiche come rosa-giallo o giallo-NA) mi mi è sembrato fossero  passivamente ascoltati e/o praticamente ignorati dalle rappresentanti delle CE.

****

VOI SIETE STATE ALLA VIE EN ROSE? COSE VI E'PIACIUTO QUEST'ANNO DELLA MANIFESTAZIONE? COSA AVRESTE PREFERITO FOSSE STATO FATTO DIVERSAMENTE? 
PENSANDO A UN MEETING ROMANCE IDEALE, COSA VI ASPETTERESTE DI TROVARE? COSA NON DOVREBBE ASSOLUTAMENTE MANCARE?



6 commenti:

  1. Io sono d'accordo con Eva Palumbo riguardo al fatto che gli incontri con gli autori, nella prima parte della VER, sono stati troppi e, a parte l'interessantissima intervista a Linda Kent, poco avevano a che fare col romance. Tra il pubblico si è creato un certo malcontento, vedevo persone annoiate che scalpitavano nella speranza che finissero presto le domande e io stessa mi sono ritrovata nella situazione di tirare un sospiro di sollievo quando è stata annunciata la pausa caffé. Avrei preferito che si lasciasse più spazio alle autrici romance e al dialogo con le case editrici. Spero che le organizzatrici ne tengano conto il prossimo anno.

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  2. Ottimo resoconto, grazie. Concordo appieno sul digitale, non è più una novità, anche se forse non ha ancora trovato una sua identità ben definita (anche perché i prezzi sono ancora troppo alti). Era la mia prima volta alla Ver e mi ha fatto un gran piacere dare finalmente un volto alle amicizie su fb. Quando scrivete che in alcuni momenti il dibattito è stato un po' "ingessato" e con poca interazione avete ragione, il motivo secondo me era la mancanza di tempo (personalmente, sentivo di non poter sforare e sapevo che molti rischiavano di perdere il panel degli editor per via del treno). Una bellissima esperienza, da cui ho imparato molto.

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  3. Due bei resoconti complementari, brave! Era la mia quarta VER e quest'anno sono stata anche ospite, un'emozione. Ed è sempre bello riabbracciare tante amiche con cui, durante l'anno, si hanno solo contatti virtuali.
    Per il resto lo avete già detto. La seconda parte dopo il break, quella dedicata al romance (a parte l'interessante ouverture con Linda Kent), è stata sacrificata per mancanza di tempo. E l'aver sforato ha fatto sì che molte, per non perdere il treno, si siano perse il panel degli editor/editori, che da sempre rende la Vie en Rose unica del suo genere. Un vero peccato.

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  4. mi piacerebbe sapere se voi bibliotecarie romantiche avete un canale preferenziale per far pubblicare qualche autrice straniera dimenticata e se queste manifestazioni sono momenti di vero incontro con il pubblico o sono autocelebrativi. Vi faccio una proposta, come ogni biblioteca che si rispetti, perchè non inaugurate un angolo delle richieste, non di testi da prendere in prestito o acquistare, ma di romanzi o autori che chiediamo agli editori di pubblicare? Un modo come un altro per farci sentire e non vedere pubblicate solo schifezze che a parere degli editori (ma le leggono ste cose?) fanno tendenza! Pensateci, grazie Clara

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    Risposte
    1. Sì, Clara, con qualche editore è capitato, ma loro più che altro vanno 'per tentativi' e seguono l'onda dei trend del momento. Ci sono pochi soldi da investire e vogliono andare sul sicuro. Un po' l'ebook aiuta perchè lì l'investimento è proprio minimo. In ogni caso la tua idea dell'angolo delle richieste è interessante e la prenderemo in considerazione. A te ad esempio chi piacerebbe veder pubblicato?

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    2. Ad esempio m i piacerebbe veder tradotto e pubblicato The Outsider di Penelope Williamson, anni fa vidi il film tratto dal romanzo, l'ho cercato ed ho scoperto che è un'autrice che ha pubblicato molto, ma di tradotto in italiano c'è un solo suo libro! Grazie per l'attenzione, Clara

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