FINALMENTE IN ITALIA, SU LA EFFE.
ALLA DOMENICA, ORE 21
ALLA DOMENICA, ORE 21
Chi ama gli splendidi costume dramas britannici, forse lo conosce già, io che pure li amo, l'ho scoperto però solo da poco e me ne sono innamorata. Qualcuno l'ha definito la risposta della BBC al grande successo di Downton Abbey della concorrente ITV, soprattutto per la sua coralità, il focus che coinvolge nella vicenda narrata varie classi sociali. Ho visto le otto puntate di THE PARADISE, andato in onda su BBC One fra settembre e novembre 2012, in due giorni e non posso non consigliare, chi ancora non lo conoscesse, di cercare le puntate con sottotitoli in italiano su Youtube o di acquistare il DVD( solo con sottotitoli in inglese), perchè è una serie coinvolgente, diversa dal solito, in cui c'è la storia d'amore ma è solo una parte di ciò che vi interesserà.
Mr Moray e Katherine Glendening |
Pauline, Denise e Clara |
Miss Audrey |
Costume drama insolito ed interessante, girato con ritmo vivace e con un cast di attori di prim'ordine, in patria The Paradise ha avuto un buon successo di pubblico (oltre 5 milioni di spettatori a puntata), tanto che si sta già preparando la seconda serie (trasmessa probabilmente il prossimo autunno), che vedrà, a fianco del cast originale, anche delle new entries.
La serie è stata creata da Bill Gallagher che si è ispirato al romanzo di Emile Zola, Al paradiso delle signore (Au bonheur des dames,1883). Il libro di Zola ha uno sguardo probabilmente più cinico nei confronti di una certa categoria di 'nouveaux riches' rappresentata da Octave Mouret ( che nella versione inglese diventa John Moray) che non ha scrupoli a servirsi delle persone e a schiacciare la concorrenza pur di appagare la propria brama di successo e ricchezza. In The Paradise la critica sociale invece si stempera e l'azione ci si focalizza maggiormente sulla commedia di costume, anche se non mancano alcuni riferimenti a problematiche più serie.
La serie è stata creata da Bill Gallagher che si è ispirato al romanzo di Emile Zola, Al paradiso delle signore (Au bonheur des dames,1883). Il libro di Zola ha uno sguardo probabilmente più cinico nei confronti di una certa categoria di 'nouveaux riches' rappresentata da Octave Mouret ( che nella versione inglese diventa John Moray) che non ha scrupoli a servirsi delle persone e a schiacciare la concorrenza pur di appagare la propria brama di successo e ricchezza. In The Paradise la critica sociale invece si stempera e l'azione ci si focalizza maggiormente sulla commedia di costume, anche se non mancano alcuni riferimenti a problematiche più serie.
Se ancora non l'avete visto, vi consiglio caldamente di entrare anche voi nello splendido mondo del Paradise e di lasciarvi coinvolgere dalle sue storie!
Guarda il trailer originale della serie
E quello della versione italiana
PER VEDERE LA PRIMA PUNTATA DI THE PARADISE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO VAI QUI, (troverai poi tutte le altre 7). ENJOY!
TI INTERESSA QUESTA SERIE? PUOI TROVARE IL DVD ORIGINALE QUI (solo sottotitoli in inglese)
SE INVECE TI INTERESSA IL LIBRO CHE HA ISPIRATO LA SERIE, ECCOLO!
HAI VISTO THE PARADISE? COSA NE PENSI? SEI UNA FAN DELLE SERIE IN COSTUME? PERCHE' SECONDO TE PIACCIONO TANTO?
E vorrei aggiungere che attualmente sta andando in onda su DIVA un'altra serie BBC, intitolata Mr Selfridge (ambientazione inzio '900), sul fondatore degli omonimi grandi magazzini a Londra. Purtroppo la serie ormai è già in corso, ma attente alle repliche!
RispondiEliminaL'avevo annunciata sulla Romance Magazine!
Ne avevo sentito parlare in maniera entusiastica , ma ero presa da altre serie che ho deciso di rimandarne la visione, ora dopo questo meraviglioso e invogliante articolo non potrò far altro che vederlo
RispondiEliminaGrazie Francy
GRAZIE! Lo guarderò sicuramente.
RispondiEliminaConosci questa serie?
RispondiEliminaSì.
La vorresti vedere?
No, non trovo il coraggio. Amo troppo Al paradiso delle signore di Zola per guardare qualcosa di liberamente ispirato al romanzo.
Perché secondo te piacciono le serie in costume?
Dipende da serie e serie, oltre che da persona a persona. Credo che gli sceneggiati ambientati nel medioevo (sta andando in onda The white queen tratto dalla serie The cousins' war di Philippa Gregory) regalino atmosfere e sensazioni diverse rispetto a quelli ambientati nel Sette e Ottocento o all'inizio del Novecento. E vogliamo parlare della produzione televisiva de Le cronache del ghiaccio e del fuoco?
Personalmente tendo ad apprezzare le serie ambientate nel Settecento e nell'Ottocento perché mi piace la letteratura dell'epoca: la nascita, la sperimentazione e lo sviluppo del romanzo... per me è stata l'epoca d'oro della narrativa in prosa, che tendo a leggere più della poesia.
Vero che le serie tratte dai libri dell'epoca tendono soprattutto ad esaltare i contenuti romantici dei testi e questo può conquistare molte delle lettrici che leggono romance, ma c'è altro: la costruzione dei personaggi, che tendono a riflettere la rivoluzione borghese, di cui la società di oggi porta ancora i segni; il ritratto della società, dipinto con ironia o con un realismo disturbante...
Domande difficili quelle poste alla fine del post... Si potrebbe discutere per ore.
Non potete perderlo!!! Io l'ho seguito in contemporanea con la messa in onda, e l'ho rivisto più volte (ho anche DVD). Ve lo consiglio assolutamente.Bellissimo. Ne ho apprezzato la leggerezza rispetto a Downton Abbey e spero che la conservi per la seconda stagione, che aspetto con ansia. Ho letto anche il romanzo di Zola, che è molto diverso dall'adattamento BBC, anche se ne riprende molti personaggi come Clara, Pauline, Moray (nel romanzo Moruet, molto più libertino e passionale), Denise (meno geniale e più sfigata nel libro di Zola), e altri ancora. Ma consiglio anche il romanzo, bello nella sua diversità e passionalità, alla fine l'amore vince. Le musiche sono da sogno e sono state composte da un italiano. Buona visione! è la prima volta che scrivo sul blog, vi ho scoperto da poco, ma vi seguo con interesse!
RispondiEliminaAnch'io consiglio di non perdersi assolutamente questa fantastica serie !
RispondiEliminaIo me ne sono letteralmente innamorata e non vedo l'ora che arrivi la seconda.
L'ambientazione è affascinante, i personaggi sono ben caratterizzati ed è impossibile non lasciarsi trasportare dalla delicata ma intensa storia d'amore tra Denise e Moray, fatta di sguardi e di intesa profonda.
LA storia e la trama non è fedele al libro, ma credo che queste trasposizioni, tratte da grandi e famosi classici, si debbano sempre guardare con una certa leggerezza, senza aspettarsi di vedere troppo rispecchiato il romanzo.
La magia di un libro secondo me, è quella di una interpretazione del tutto personale della storia, che ci fa anche immaginare come dovrebbero essere fisicamente i protagonisti e difficilmente trova sempre riscontro nella serie tv.
Quindi consiglio vivamente la lettura di Zola, ma anche la visione di questa splendida serie !
Complimenti per il tuo blog :)
siamo il 1 fans club italiano di the paradise
RispondiEliminacome anticipazioni possiamo dirvi che...
le riprese della seconda stagione sono iniziate e appena saranno disponibili inseriremo le foto dal set
siamo su twitter e su fb
https://www.facebook.com/theparadiseItalianFanPage
Micol
Eliminaanche stasera ho vista una puntata, peccato che domani le termino.
Veramente piacevole e con un sottofondo musicale splendido.
Ce ne fossero...
http://theparadiseitalianfanpage.blogspot.it/
RispondiEliminaseconda serie tra 1 settimana
Buono a saersi, Daniela, grazie per la dritta!
EliminaThe Paradise viene trasmesso su La Effe, la domenica alle ore 21,00
RispondiEliminaGrazie Tina di averlo ricordato! A questo proposito abbiamo rieditato il post e aggiunto il trailer italiano. Era ora che arrivasse anche da noi. La Effe sta programmando serie o film che stavamo aspettando da tanto!
EliminaPremetto che Al paradiso delle signore è uno dei miei Zola preferiti.
RispondiEliminaFin dall'inizio ho trovato strano il trasferimento dalla Francia all'Inghilterra. Poi la fiction (lunghissima) si è rivelata per quello che è: una soap dove tutto viene addolcito o inutilmente complicato. Ho visto solo le prime puntate e poi il finale. Che, manco a dirlo, non è un finale, ma l'inizio di una seconda stagione.
Politicamente corretto in modo scandaloso. Quasi inesistente il rapporto con il romanzo di riferimento, a cui vi consiglio di andare, abbandonando questa... cosa. Tanto più che si tratta dell'opera di Zola, che più si avvicina al rosa.
MATESI