SENZA FIATO - Sette racconti romantic suspense in ebook ( E'-Romantica)

CARE LETTRICI, SIAMO DAVVERO EMOZIONATE E FELICI DI ANNUNCIARVI L'USCITA DI SENZA FIATO, IL PRIMO EBOOK EDITO DA LA MIA BIBLIOTECA ROMANTICA  SU  AMAZON.IT . 

Autrici: Emma Bianchi, Angela D'Angelo, Liliana Fiume, Laura Gay, Sabrina Parodi, Christiana V, Maria Cristina Robb
Genere: Raccolta di racconti contemporanei,  Romantic Suspense
Pubblicazione:E'-Romantica,17 luglio 2014, pp. 206,  solo in ebook su Amazon.it 
Livello sensualità: ALTO

TRAME: Il brivido del suspense, la passione e l’erotismo del romance si fondono perfettamente in questi sette racconti che vi terranno con il fiato sospeso e vi faranno battere il cuore. 
In "Scia di Fuoco" di Emma Bianchi Hailey Monroe è una giornalista investigativa alle prese con gli affari sporchi di una gang della droga russa. Ma qualcosa nel suo piano va male e l’ultimo che si aspetta di trovare sulla sua strada è  Zach McCoy, il suo ex marito.
In "Mai più senza di te" di Angela D’Angelo un agente della SWAT è pronto a tutto pur di salvare una donna tenuta ostaggio all'interno di una banca. Soprattutto se quella è la donna che ama. 
In "Shadow" di Liliana Fiume una scoperta sensazionale mette in pericolo la vita di Sasha, un’abile ricercatrice. A difenderla c’è Nick, un rude mezzosangue che per lei rischierà tutto, anche il suo cuore. 
In "Resta con me" di Laura Gay una guardia del corpo dura e spietata si innamora della bellissima modella che lo ha assunto per proteggerla dalle minacce di uno sconosciuto. 
In "Handle With Care" di Sabrina Parodi Orlando Fuentes, agente di polizia, è arrivato a un punto della vita in cui tutto sembra pesargli. Unica eccezione è l’amicizia con un giovane collega, membro della task force. Sarà un’azione contro un gruppo di narcotrafficanti a far luce sui veri sentimenti nei confronti del giovane amico. 
In "Alla conquista di te" di Christiana V Grace Shirnan si trova nel mirino di un noto malvivente. A proteggerla viene ingaggiata una guardia del corpo che altri non è che il suo primo grande amore che lei vorrebbe aver dimenticato. Ma la vicinanza forzata farà divampare fra i due il fuoco che covava sotto la cenere. 
In "Non con un poliziotto" di Maria Cristina Robb l’agente Pam O’Reilly si trova davanti a una difficile scelta: seguire fino in fondo la sua regola numero uno “non con un poliziotto” o arrendersi al grigio acciaio degli occhi del tenente Ziegler, il suo capo?
****
UNA ANNO FA, SU QUESTO BLOG SENZA FIATO ERA LA PRIMA RASSEGNA DI RACCONTI ROMANTIC SUSPENSE IN ITALIANO. 
OGGI, SENZA FIATO E' UN'ANTOLOGIA ROMANTIC SUSPENSE IN EBOOK CHE CONTIENE SETTE STORIE ROMANTICHE E SENSUALI, CONDITE CON UN BRICIOLO D'AZIONE E SUSPENSE, CHE VI TERRANNO OTTIMA COMPAGNIA IN QUESTI GIORNI D'ESTATE. 
MA, NON ERANO SEI I RACCONTI FINALISTI DELLA RASSEGNA DELL'ANNO SCORSO? SI', VI RICORDATE BENE, NELLA RACCOLTA ACCANTO AI FAMOSI SEI FINALISTI ABBIAMO VOLUTO AGGIUNGERNE UNO, CHE ALLA FINALE NON E' ARRIVATO DAVVERO PER UN SOFFIO E CHE SIAMO SICURE SARA' PER MOLTE DI VOI UNA BELLA SORPRESA. SETTE NUMERO PERFETTO, NO?  
MA TUTTO SENZA FIATO SARA' PER VOI UNA PIACEVOLE SCOPERTA, PERCHE' I RACCONTI DELLA PASSATA RASSEGNA SI SONO 'RIFATTI IL LOOK'.
ABBIAMO INFATTI DATO ALLE AUTRICI CARTA BIANCA, PERCHE' LI RIVEDESSERO E AMPLIASSERO A LORO PIACIMENTO. NE E' RISULTATO UN LIBRO PIUTTOSTO CORPOSO, DI BEN 206 PAGINE!
QUANDO LO LEGGERETE, VI ACCORGERETE CHE ALCUNE STORIE SONO PIU' RICCHE RISPETTO A QUELLE PRESENTATE L'ANNO SCORSO E CHI ANCORA NON LE CONOSCE, LE GUSTARA' FINO ALL'ULTIMA PAGINA! 

RINGRAZIAMO LE AUTRICI EMMA BIANCHI, ANGELA D'ANGELO, LILIANA FIUME, LAURA GAY, SABRINA PARODI, CHRISTIANA V E MARIA CRISTINA ROBB PER AVER COLLABORATO CON NOI ALLA EDIZIONE DI QUESTO LIBRO. 
L'ETICHETTA CHE ABBIAMO SCELTO PER PUBBLICARLO, E'-ROMANTICA, NASCE DA UN GIOCO DI PAROLE FRA IL NOME DEL NOSTRO BLOG E IL FATTO CHE SI TRATTA DI UNA PUBBLICAZIONE IN E-BOOK. SPERIAMO, IN FUTURO, DI POTERVI OFFRIRE ALTRE LETTURE INTERESSANTI SOTTO QUESTA ETICHETTA. 

IL ROMANTIC SUSPENSE, SI SA, NON E' UN GENERE MOLTO CONOSCIUTO E DIFFUSO IN ITALIA. ANCORA POCHISSIME, QUINDI,  LE AUTRICI ITALIANE CHE SI DEDICANO A SCRIVERLO. PER QUESTO CONTIAMO SU DI VOI PER IL PASSAPAROLA, CONSIGLIATE QUESTO LIBRO ALLE VOSTRE AMICHE E PRESENTATELO SULLE VOSTRE PAGINE SOCIAL. COSI' SCOPRIREMO SE E' PROPRIO VERO CHE ALLE ITALIANE QUESTI EROI ALFA E QUESTE STORIE CARICHE DI TENSIONE E SENSUALITA' INTERESSANO POCO. E PERCHE' LE AUTRICI ITALIANE NON DOVREBBERO SAPER SCRIVERE RS?  
VI TERREMO INFORMATE SUI RISULTATI. 

 ADESSO BUONA LETTURA CON SENZA FIATO 

Aspettiamo i vostri commenti

*NOTA: ANCHE SE NON AVETE IL KINDLE POTETE UGUALMENTE SCARICARE SENZA FIATO DA AMAZON.IT E LEGGERRE L'EBOOK SU PS, TABLET, CELLULARI E ALTRI EBOOK READERS, VI BASTA SCARICARE L'APP CHE TROVATE QUI. 


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LEGGI UN ESTRATTO...
Il primo estratto che vi proponiamo è proprio dal settimo racconto, quello non presente durante la rassegna dello  scorso anno. Non era rientrato per poco nella rosa dei sei finalisti e l'avrebbe meritato. Si tratta del racconto M/M di Sabrina Parodi intitolato 'Handle With Care' ( maneggiare con cura). Ve ne regaliamo un assaggio...


Orlando Fuentes stava invecchiando, negli ultimi tempi si sentiva uno straccio.
Non che i suoi quarant’anni fossero poi molti, ma quella sera entrare in servizio per il turno di notte gli pesava più del solito. Dopo la palestra aveva i muscoli delle spalle e delle gambe indolenziti e fin qui tutto nella norma. Ad essere un vero e proprio macigno era un altro muscolo: il cuore. Letteralmente intorpidito e non a causa dell’allenamento.
Tirare di boxe era la sua distrazione preferita, non che ne avesse poi molte del resto. Dopo il lavoro al Dipartimento di Polizia si concedeva qualche serata al pub con i colleghi o da solo e tirare pugni era un buon modo per tenersi in forma e per smaltire l’accumulo di adrenalina e frustrazioni dovute alla sua professione. Turni massacranti e palestra, inoltre, avevano il pregio di tenerlo lontano il più a lungo possibile dal suo squallido appartamento da single.
Anni addietro le cose erano andate diversamente, anche se non di molto; aveva condiviso la vita per qualche anno con Julia, ma la sua ex moglie non aveva resistito al lavoro che lo teneva lontano da casa troppo spesso la notte, al telefono che squillava ad orari impossibili e all’ansia di vederselo recapitare con un proiettile conficcato in qualche parte del corpo o non vederlo più tornare a casa del tutto.
A dire il vero, doveva ammetterlo, il fatto che facesse il poliziotto con tutti gli annessi e connessi non era stata l’unica ragione per cui avevano divorziato.
Julia gli aveva rimproverato più volte che lui non si lasciava mai andare: troppo scontroso e chiuso, troppo impacciato. Julia voleva qualcosa di più, aveva creduto e sperato che la vita a due lo avrebbe sciolto in qualche modo, ma non era accaduto. A letto, poi, erano solo teneri incontri sotto le lenzuola mai fuochi d’artificio. Lui non era mai andato oltre il tiepido amplesso; bloccato, reticente, riluttante, incerto. Orlando aveva sempre trattenuto le proprie pulsioni nel timore di spezzarla, di sopraffarla.
Non era una novità. Lui era sempre stato così, prima e dopo di lei.
Le occhiate che gli riservavano le ragazze lo imbarazzavano e, sinceramente, non le capiva: il suo fisico da carro armato, i capelli scuri come la notte, il naso da pugile su un viso dai lineamenti marcati, il suo carattere ombroso avrebbero dovuto, secondo lui, incutere solo timore. Così, quando gli capitava di essere oggetto di qualche sfacciata avance femminile e non trovava scuse per non cedere, si limitava a delle sveltine. Mai nel suo letto, però. Non voleva farsi coinvolgere fino al punto da trascorrere un’intera notte in compagnia di una donna e ritrovarsi la mattina dopo costretto a condividere un’imbarazzante prima colazione, specialmente dopo Julia. La sola idea lo metteva a disagio.
Poi, un giorno, al Dipartimento era arrivato David Callaghan, venticinque anni, nuovo membro della Emergency Task Force. David era diventato per lui il fratello minore che non aveva mai avuto, l’amico con il quale non aveva neppure bisogno di parlare per farsi capire e la sua vita in parte era cambiata. Finalmente aveva qualcuno con cui condividere le pesantezze del lavoro e i vuoti del tempo libero, aveva qualcuno per cui preoccuparsi, qualcuno di cui prendersi cura, qualcuno a cui voler bene come se facessero parte della stessa famiglia.
Che strano. Non si era mai lasciato andare in quel modo, eppure lo aveva fatto, continuava a farlo senza porsi troppe domande.
Negli ultimi tempi si sentiva strano, come se avesse bisogno di qualcosa di più, qualcosa di diverso, ma non sapeva neppure lui cosa e questa mancanza gli pesava sul cuore.

Quella sera le attività al Dipartimento di Polizia fervevano manco fosse un centro commerciale il sabato pomeriggio ed il turno di notte si prospettava un vero schifo. Sarebbe stata una nottata di fuoco. Orlando lo aveva capito fin da quando aveva messo piede nel vecchio palazzo di acciaio e vetro risalente agli anni ’70 che ospitava la Sede Centrale, tetro e scalcagnato come si sentiva lui quella sera.
Poco dopo le 22.00 era scoppiato il finimondo.
Da un agente della narcotici infiltrato nel giro dello spaccio era giunta l’informazione che aspettavano da tempo: in un capannone della zona industriale ci sarebbe stato del movimento e l’opportunità di raccogliere un bel po’ di merda. Il Cartello che tenevano d’occhio e che controllava il traffico di coca della zona stava usando il capannone come deposito da cui, proprio quella notte, sarebbe partita una notevole quantità di merce. Oltretutto era previsto un incontro dei vertici proprio lì; un’occasione d’oro per le forze dell’ordine di potare parecchi rami malati se non, addirittura, di recidere diversi tronchi alla base.
Un’autentica nottata di merda con i fiocchi per tutti, insomma.
Orlando aveva trangugiato due tazze di caffè nero e amaro come piaceva a lui, mentre ascoltava le istruzioni del Sergente Parker, cercando di colmare lo stomaco vuoto come il cuore che gli batteva solitario nel petto.
Sarebbe stata dura perché con i narcotrafficanti non c’era mai da stare allegri. 
In quel caso l’uso della Emergency Task Force, la prima squadra di intervento strategico, era determinante; la missione era di loro competenza, il resto della squadra avrebbe fornito da appoggio e lui faceva parte di quest’ultima.
In piedi vicino alla macchina del caffè, mentre stava meditando di prepararsi la terza tazza della serata, gli erano passati accanto i sei membri della Task Force: cinque uomini e una donna, in divisa e armati fino ai denti. Il loro compito era di introdursi all’interno del capannone, luogo di incontro dei narcotrafficanti per neutralizzare alla radice il Cartello.  A  loro toccava sempre il lavoro sporco. Cristo se stimava quei ragazzi! Vigili, attenti, coraggiosi, con un curriculum impeccabile e un addestramento ferreo. Erano il fiore all’occhiello del Dipartimento.
David era uno di loro e Orlando ne era orgoglioso.
L’ultimo a sfilargli davanti era stato proprio lui.
“Ehi!” lo aveva chiamato.
David si era avvicinato giusto il tempo per rivolgergli un sorriso, per un abbraccio veloce, per una pacca sulla schiena data a pugno chiuso.
“In bocca al lupo, D.”
“Crepi!”
“Cerca di non farti ammazzare, sabato sera abbiamo un appuntamento, ricordi? La partita di hockey. Non ho intenzione di perdere i soldi del biglietto.”
“Spilorcio. Potrei lasciare il posto ad una ragazza.” Aveva scherzato David.
“Naa. Alle ragazze non piace l’hockey.”
David aveva riso a quella battuta, gli aveva regalato un’altra pacca e un altro dei suoi luminosi sorrisi, poi se n’era andato; di nuovo l’espressione concentrata sul viso, perfettamente calato nel proprio ruolo.
Orlando si era soffermato ad osservarlo con le sopracciglia aggrottate, controllando con un moto di apprensione la divisa e l’equipaggiamento dell’amico: il casco, i pantaloni tattici grigio antracite, il giubbotto antiproiettile, la piccola pistola legata all’anfibio sinistro, la Glock alla cintura, le munizioni e  il fucile automatico sulla spalla. Era tutto a posto, perfetto, come sempre.
La sua era una preoccupazione superflua perché la precisione e la scrupolosità erano, per quei ragazzi, un comandamento, così come l’utilizzo della tecnologia nelle situazioni estreme che erano soliti affrontare. Eppure, Orlando non poteva fare a meno di provare una profonda apprensione paterna quella sera.
Negli ultimi tempi era conscio che il senso di protezione nei confronti dell’amico si era intensificato sino a diventare timore, ansia, se non angoscia, proprio come quella che provava in quel preciso istante. O stava decisamente invecchiando oppure il suo livello di stress era giunto ad un punto critico. Si stava rammollendo. ...

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4 commenti:

  1. Sarà mio!!!!!! <3 <3 <3
    Era tanto che lo dicevo che le rassegne racconti del Blog dovevano avere una loro raccolta... evviva!
    Me troppo felice... :D :D :D

    RispondiElimina
  2. Oh mio Dio che emozione! GRAZIE GRAZIE GRAZIE per essere stata ammessa a questa iniziativa e un GRAZIE enorme per l'estratto! Auguro alle mie colleghe tante soddisfazioni come questa e, a chi lo leggerà, un buon divertimento e tante emozioni. Un bacio grande a tutti! Sabri

    RispondiElimina
  3. Ahhh romantic suspense!!! MIO!!!
    Robby

    RispondiElimina

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