Ricette del cuore: AUTUNNO IN CUCINA - MENU AI FUNGHI


Come ogni anno, puntualmente, la stagione autunnale ritorna ad affliggerci col suo triste bagaglio di freddo, nebbia e raffreddori, costringendoci spesso a sguazzare nelle pozzanghere. Le immancabili piogge però, oltre a complicarci la vita, ci regalano anche alcuni dei più gustosi frutti del bosco: i funghi.

Porcini, gallinacci, spugnole, trombette, non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Se potessi, mi concederei un’allegra scorribanda alla loro ricerca magari in dolce compagnia, invece mi ritrovo ingabbiata nella solita routine casa-ufficio-scuola e siccome devo fare i conti con la tirannia dell’orologio, per gustarli non mi resta che acquistarli, freschi o surgelati. 
Adoro questi versatili ingredienti della gastronomia, allora ho pensato a un menù tutto a base di funghi.
Iniziamo con un antipasto facile facile:

Rustici di sfoglia, formaggio e funghi
Ingredienti
500 g di pasta sfoglia surgelata
300 g di funghi a vostra scelta (porcini o champignons)
300 g di formaggio fresco tipo caprino
2 tuorli d’uovo
sale
pepe
prezzemolo tritato
Tritate finemente i funghi e fateli rosolare nell’olio. Salateli e fateli cuocere.Nel frattempo  lavorate il formaggio con i tuorli e il prezzemolo, aggiungete i funghi una volta raffreddati e mescolate bene.Stendete la pasta sfoglia e ritagliate dei dischi di 9 cm di diametro. Su ogni disco ponete un po’ di composto. Inumidite i bordi e ricoprite i rustici con un altro disco sigillandoli.Poneteli in una teglia antiaderente e infornate a 200° per 25 minuti, finché saranno ben dorati e gonfi.

Come primo piatto, ecco una ricetta di pasta che l’aggiunta di panna renderà più nutriente, inoltre molti sostengono che il peperoncino sia afrodisiaco, perciò provate le mie pappardelle e chissà … magari riuscirete a mettere un po’ di fuoco in una fredda giornata autunnale!


Pappardelle ai funghi porcini
Ingredienti x 4 persone
100 g di pancetta affumicata in una fetta sola
300 g di funghi porcini
2 cucchiai di olio
1 spicchio d’aglio
1 peperoncino
vino bianco
350 g di pappardelle
125 ml di panna da cucina
2 cucchiai di sugo di pomodoro
mezzo bicchiere di brodo
1 cucchiaio di Cognac (facoltativo)

Mettete sul fuoco una pentola con l’acqua per la cottura delle pappardelle.
Mentre aspettate che l’acqua bolla, preparate il sugo.
Tagliate la pancetta a dadini e fatela rosolare nell’olio con il peperoncino sbriciolato e lo spicchio d’aglio che poi, una volta dorato, eliminerete. Unite i funghi porcini, puliti e tagliati a fettine. Fateli saltare a fuoco vivo e beh … adesso cercate di non svenire per il profumino paradisiaco che avrà invaso la vostra cucina, ma continuate la cottura per una ventina di minuti spruzzandoli ogni tanto col vino bianco.
A questo punto, unite la panna, il sugo di pomodoro e il mezzo bicchiere di brodo e fate bollire per 3 minuti. Salate la salsa e, a fuoco spento, unite un cucchiaio di Cognac.
Una volta che le pappardelle saranno cotte al dente, conditele col sugo preparato e, se volete, una manciata di formaggio, mescolando bene, servite in tavola e voilà. Non stupitevi se alla fine del pasto il vostro lui vi guarderà con occhi un tantino accesi: peperoncino e cognac dovranno pur avere qualche effetto…

Quest’altra ricetta, leggera e semplicissima, sarà gradita invece da chi è a dieta, ed è una delle mie preferite:

Insalata di funghi, bresaola e rucola
Ingredienti
100 g di bresaola
100 g di funghi champignons freschissimi ben lavati
qualche foglia di rucola
sale
pepe
scaglie di Grana tagliate al momento
1 o 2 limoni
olio extra vergine di oliva
Disponete le fettine di bresaola in un piatto da portata. Irroratele col succo di limone e lasciatele a marinare. Intanto, con il pelapatate, tagliate i funghi a fettine sottili e spruzzateli subito col limone perché non anneriscano. Mettete i funghi sulla bresaola, aggiungete le foglie di rucola e qualche scaglia di Grana.
Condite con olio, sale e pepe. Buon appetito!

Se invece la vostra dolce metà è una buona forchetta e ha bisogno di qualcosa di più sostanzioso, eccovi infine la ricetta della Torta salata ai funghi e zucchine, che ha nel ripieno anche prosciutto e ricotta.
Ingredienti
Per la base:
1 rotolo di pasta brisè
Per il ripieno:
2 cucchiai di olio
1 zucchina piccola
100 g di prosciutto cotto a dadini
300 g di funghi misti
1 spicchio d’aglio
200 g di ricotta ben scolata
50 g di Grana grattugiato
2 uova
Cominciate dorando lo spicchio d’aglio nell’olio ed eliminatelo subito dopo. Trifolate i funghi tagliati a fettine e le zucchine a rondelle nell’olio. Salate e pepate. Fate cuocere a fuoco vivo.
Intanto ponete in una ciotola la ricotta, il formaggio grattugiato, le uova, il prosciutto a dadini, regolate di sale e mescolate bene.
Una volta cotti, lasciate intiepidire i funghi e le zucchine prima di unirli agli altri ingredienti. Stendete la pasta brisé in una tortiera formando un cordoncino ai bordi.
Riempite la torta con il composto e livellate bene.
In forno a 200° per 40-45 minuti.

E dopo questa bella carrellata fungina, voglio parlare di un libro che ho letto ultimamente e che mi è piaciuto moltissimo: Il giardino delle pesche e delle rosedi Joanne Harris, terzo capitolo della storia di Vianne Rocher iniziata con “Chocolat”e proseguita con “Le scarpe rosse”.
Ecco la trama: sono trascorsi otto anni dalle vicende narrate nel delizioso “Chocolat” e la nostra Vianne vive ormai a Parigi, su una casa galleggiante ormeggiata sulle rive della Senna, insieme alla sua famiglia: Anouk, la piccola Rosette e Roux.
Un giorno, il vento riprende a soffiare e la donna capisce che qualcosa sta per accadere, infatti subito dopo riceve una lettera postuma di Armande che la invita a ritornare  a Lansquenet, il luogo dove aveva aperto la famosa cioccolateria, perché c’è bisogno di lei.
Nel frattempo, in paese molte cose sono cambiate: nelle concerie al di là del fiume vive una comunità di magrebini, un minareto è sorto a fronteggiare il campanile della chiesa e per le vie del borgo si respira profumo di spezie e di tè alla menta. Purtroppo, i rapporti con gli abitanti del luogo, un tempo amichevoli, si sono fatti sempre più ostili e il parroco, che col tempo si è fatto meno duro e intransigente, accoglie di buon grado l’arrivo di Vianne. La via per la tolleranza è sempre difficile, ma la protagonista conosce la ricetta giusta per far rinascere l’armonia…
La prosa dell’autrice è assolutamente incantevole. Colori, suoni, profumi, tutto è così intenso ed evocativo che ti risucchia nella storia fin dalla prima pagina catturandoti il cuore e i sensi e non ti lascia più andare fino all’ultima. E nonostante siano oltre quattrocento, la lettura scorre veloce, sostenuta dalle doti di grande affabulatrice della Harris.
Dolce, ammaliante, romantico, a tratti malinconico, “Il giardino delle pesche
e delle rose” mi ha davvero conquistata, anzi stregata.  Infatti J. Harris, la cui bisnonna era una guaritrice e perciò considerata una strega, dice che ha sempre voluto scrivere di magia, quella buona, insita nelle cose di ogni giorno che a volte, nelle giuste circostanze, possono acquisire poteri straordinari. E’ già successo con il cioccolato e adesso con le pesche dell’albero di Armande. Ma non voglio svelare troppo.
 E se poi vogliamo restare immersi nel magico mondo di questa straordinaria quanto prolifica scrittrice, non ci resta che continuare a leggere le sue opere fra cui ho scoperto, giusto per restare in tema gastronomico, “Il libro di cucina di Joanne Harris” e “Al mercato con Joanne Harris, le nuove ricette di Chocolat”, che offrono l’opportunità di conoscere sia il racconto delle sue ricette di famiglia che di quelle tipiche del sud ovest della Francia.
Hmmmm … non vedo l’ora.








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2 commenti:

  1. Queste ricettine con i funghi mi fanno gola e ne proverò alcune. Al cinema 'Chocolat' mi era piaciuto molto ( forse per al presenza di Johnny Depp?), ma non sapevo che fosse legato a tutti questi libri. Mi incuriosiscono. D'altra parte non si dice che la via più veloce per arrivare al cuore di un uomo passa...dalla pancia?
    Robby

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Robby,
      prove le mie ricettine e vedrai che non te ne pentirai ;-)
      Joanne Harris afferma che la manipolazione del cibo sia quanto di più vicino alla magia permetta la civiltà moderna . "Si prende una serie di ingredienti e la si trasforma in qualcosa di meraviglioso, che appartiene a un mondo diverso." Non è eccitante?
      Alla prossima
      Ciao
      Lily

      Elimina

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