Stavolta voglio preparare una sorpresa per le mie ragazze, un tradizionale tè inglese con tanto di relativi sandwiches al cetriolo, pomodoro e tonno …
Mmh, non lo so … quest’accostamento con la mia bevanda preferita mi sembra un po’ insolito. Speriamo che alla fine non deludano, questi tramezzini così british … per sicurezza forse è meglio preparare anche qualcosa di più nostrano.
Ci sono! Le mie focaccine al sesamo e semi di papavero mi sembrano appropriate e soddisferanno chi preferisce il salato al dolce.
Comincio subito a preparare il lievitino: in una tazza mescolo 10 g di lievito di birra con un cucchiaio di acqua tiepida, uno di farina e un cucchiaino di zucchero e lascio riposare in un luogo caldo per una ventina di minuti.
Dopo lo impasto con 250 g di farina, 175 ml di acqua tiepida, un pizzico di sale, e un filo d’olio fino a ottenere una palla molto morbida ed elastica. Divido l’impasto in 8 parti e formo delle focaccine che pongo sulla teglia ricoperta di carta forno.
Lascio riposare. Dopo un’ora e mezza le focaccine sono lievitate e allora le spennello di olio, le cospargo di sale, sesamo e semi di papavero e le inforno a 180° per 30 minuti.
Prendo due pani a cassetta. Uno bianco e uno integrale.
Affetto molto sottilmente cetrioli e pomodori. Sbriciolo il tonno sott’olio. Condisco i cetrioli con sale, pepe e un goccio di limone. Salo i pomodori. A questo punto dovrei imburrare le fette di pane, invece preferisco usare il classico formaggio bianco spalmabile che non ha certo bisogno di essere citato.
Preparo i sandwiches, taglio via le croste, riempio un vassoio che ricopro con la pellicola trasparente e metto in frigo.
Insieme al tè, gli inglesi offrono anche gli scones, i panini dolci con l’uvetta di cui ho già parlato, perciò stavolta voglio preparare una specialità pugliese: le paste secche, i tradizionali dolci di mandorle e zucchero che da noi si preparano per ogni evento importante, dai battesimi ai matrimoni, per essere donati a parenti e amici insieme alle bomboniere. Croccanti fuori e morbidi dentro, questi pasticcini sono semplici da realizzare e si abbinano perfettamente col mio infuso prediletto.
Nel robot da cucina metto 250 g di mandorle già spellate con 200 g di zucchero a velo e aspetto che si sminuzzino molto finemente. Aggiungo la buccia grattugiata di un limone. Monto a neve ferma 2 albumi e li aggiungo al composto delicatamente.
Trasferisco l’impasto in una sacca da pasticcere e formo dei dolcetti che immergo nello zucchero, poi li dispongo in una tortiera ricoperta di carta forno. Decoro ogni pasta secca con una mandorla, oppure un chicco di caffè o delle scorzette di arancia candita. Cottura a 180°. Saranno pronte fra 20/30 minuti, quando la cucina sarà invasa da quel celestiale profumino che conosco fin troppo bene …
Lancio un’occhiata all’orologio. E’ ancora presto. Non vedo l’ora che arrivino: è da un po’ che non ci ritroviamo tutte insieme e mi mancano.
Per passare il tempo mi dedico alla torta di ricotta, un dolce fresco e goloso che non manca mai sulle tavole pugliesi in primavera, soprattutto durante il periodo pasquale, e di cui esistono infinite versioni.
Impasto rapidamente 300 g di farina, 150 g di burro, 100 g di zucchero, 1 uovo e 1 tuorlo, 1 cucchiaino di lievito per dolci e realizzo una classica pasta frolla con cui fodero una tortiera. Ne tengo da parte un pezzetto per le strisce.
Per il ripieno frullo 2 uova intere e 2 tuorli con 150 g di zucchero, poi aggiungo 500 g di ricotta cremosa e ben scolata dal siero.
Per profumarla uso un bicchierino di limoncello e un cucchiaino di cannella in polvere. Aggiungo 50 g di cioccolato fondente ridotto a pezzettini.
Verso la ricotta sulla pasta frolla, livello bene. Stendo l’impasto tenuto da parte e ritaglio delle strisce che incrocio sulla torta. Inforno a 180° per 45 minuti circa.
L’orologio segna le cinque, la fatidica ora del tè è scoccata. Ed ecco, puntualissima, la prima energica scampanellata. Una dopo l’altra, le mie ragazze sono qui.
Baci e abbracci si sprecano mentre, in men che non si dica, mi ritrovo le braccia cariche di giacche e cappotti. Comprerei un attaccapanni, penso ogni volta, se solo sapessi dove sistemarlo …
Un libro, dimenticato sul tavolo, attira l’attenzione di tutte: “Le ricette segrete della cucina dell’amore” un bel romanzo chick-lit di Melissa Senate.
E’ la storia di Holly Maguire, trentenne in crisi, che dopo l’ennesima delusione amorosa, si trasferisce dalla nonna Camilla Constantina, nel Maine. Poco dopo la nonna muore e per la nipote mandare avanti “Il cucinino di Camilla” non è affatto facile, a causa delle sue scarse doti culinarie.
La nonna però le lascia anche il suo ricettario segreto, grazie al quale impara a cucinare, e una profezia: il vero amore di Holly sarà un uomo che apprezzerà una specialità sarda a base d’interiora d’agnello, cipolle, pomodori e piselli. Poiché tutti i suoi boy-friends la trovano rivoltante, la poveretta, ormai demoralizzata, ha quasi rinunciato all’amore finché …
Non voglio anticipare troppo di una trama che non riserva grandi sorprese, anche se il romanzo assicura una lettura piacevole e spensierata.
Interessante il personaggio di Camilla, cuoca sopraffina e veggente, che suggerisce di aggiungere sempre nella pentola un ingrediente personale e segreto: un ricordo triste, un pensiero felice, un fervido desiderio. In questo modo le ricette diventano uniche e magari si realizzano anche le speranze di chi le esegue.
Tentar non nuoce, anzi, per chi volesse cimentarsi ai fornelli, in appendice al libro si trovano anche le ricette di Camilla e Holly.
Intanto l’acqua bolle e tiro fuori tazze e teiere.
Prince of Wales, Earl Grey, tè verde al ginseng, tè nero al melograno. Gusti vecchi e nuovi per accontentare un po’ tutte.
Ah, le mie ragazze … com’è bello vederle riunite intorno alla mia tavola. Mi si scalda il cuore solo a guardarle.
Ricette fantastiche! Proprio ieri ero a un incontro di amiche, chiacchiere e golosità. Chi ospita (a turno tocca a tutte) prepara un "dolce" e un "salato". So già cosa farò, o meglio cosa proverò a fare, quando toccherà a me! Ciao, Lily!
RispondiEliminaI sandwiches al cetriolo, pomodoro e tonno proprio no. :P
RispondiEliminaTroppo belli qs post di ricette, grazie Lily! Quelle che mi attirano di più sono le focaccine, le paste secche e la torta di ricotta, prossimi esperimenti di sicuro. Ovviamente, tutte preparazioni consigliate in tutte le diete, dalla Weight Watchers alla Dukan ;-)
RispondiEliminaChe piacere leggere questi preziosi consigli,Lily! Sicuramente da provare per un té tra amiche! E grazie anche per il libro che hai suggerito, davvero singolare l'idea della scrittrice sulla ricetta di interiora d'agnello per scovare il principe azzurro,anche se a me, animalista convinta, la ricetta in sé ripugna in toto... ma un pasticcio di melanzane no?!?
RispondiEliminaUn abbraccio affettuoso e un bacione!
Ciao Lily,
RispondiEliminaio nel ripieno della torta di ricotta metto i canditi, golosa la versione col cioccolato ...
La proverò.
Ciao
Tonia
Visto che discendo da varie generazioni di siciliani, proverò sicuramente la ricetta delle paste secche. ^_^
RispondiEliminaCiao ragazze,
RispondiEliminacome sempre è un piacere dividere le mie ricettine con voi.
@ Adele
Il piatto riportato nel libro della Senate non mi ha stupita più di tanto perchè anche da noi si usa mangiare le interiora d'agnello, invece legarlo addirittura a una profezia è stato un colpo di genio della scrittrice. In effetti è uno degli elementi che contraddistingue il romanzo e lo fa ricordare.
Pasticcio di melanzane, eh? Mi sa che dovrò preparare un post vegetariano ... ci penserò.
@ Lady Macbeth
Eh, tesoro, se vogliamo seguire le diete non ci restano che i sandwiches al cetriolo... un po' tristi però, non ti pare? :)
Un caro saluto a tutte.
A presto
LILY
Lily, sono tornata per controllare una ricetta e ho visto di aver dimenticato di firmare il primo commento! Comincio con le paste secche, visto che ho le mandorle in casa! Ciao!
RispondiEliminaOrnella Albanese
Ma io le segue le diete! Nel senso che loro iniziano ad andare avanti e poi io arrivo, con comodo. ;-)
RispondiEliminaVabbe', va...
"seguo" scusate.
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