ANNA KARENINA AL CINEMA - RILEGGIAMO IL CLASSICO?


" Tutte le famiglie felici sono simili, ma ogni famiglia infelice è infelice a modo suo." 
ANNA KARENINA, dello scrittore russo Leone Tolstoj, ha uno degli incipit più famosi ed incisivi di tutta la storia della letteratura mondiale, di cui è, giustamente, uno dei capolavori. E il cinema, fin dai tempi di Great Grabo, non ha potuto non appropriarsi di una storia così densa, tragica ed appassionante, che si presta a molti livelli di lettura.
Il romanzo è del 1877 e quando uscì in patria non incontrò subito i favori della critica che lo bollò come " un romanzo frivolo dell'alta società". In realtà si tratta di uno spaccato tutt'altro che frivolo, anzi, piuttosto spietato, sulla società russa  della nobiltà zarista nella seconda metà dell'Ottocento ed è, soprattutto, un'indagine sulla condizione femminile in quel tipo di società. E sulla forza dell'amore e della passione ai quali,  se si decide di cedere, lo si fa sempre ad un prezzo. Il prezzo che che dovrà pagare Anna Karenina, di famiglia altolocata, moglie a madre irreprensibile, che si innamora follemente dell'affascinante conte Vronskij e decide di vivere questo amore nonostante tutto, sarà il totale ostracismo sociale e l'impossibilità di sfuggirgli, fino al tragico finale. 
Quella da poco uscita nelle nostre sale cinematografiche è una nuova lettura del capolavoro di Tolstoj,  firmata dal regista inglese Joe Wright ( che già conosciamo per Orgoglio e pregiudizio e Espiazione) che ha ingaggiato per la sceneggiatura un maestro dell'adattamento dei classici come Tom Stoppard ( voi ricordare Shakespeare in Love?). Per questo nuovo adattamento non si è badato a spese; il film è costato oltre 31 milioni di sterline a ha tenuto impegnata la troupe per oltre 12 settimane di riprese fra Inghilterra e Russia. Per i ruoli principali sono stati scelti Keira Knightley ( Anna Karenina), Jude Law (Karenin), Aaron Taylor-Johnson (conte Vronskij), Matthew Macfadyen (Oblonsky), Kelly Macdonald ( Dolly). All'ultima kermesse degli Oscar 2013 il film si è aggiudicato il premio per i migliori costumi.

Come spesso avviene, il successo che questo film sta avendo al cinema traina l'interesse verso il libro a cui è ispirato. Quale migliore occasione di questa per leggere o rileggere questo splendido classico per poi andare a vedere al cinema com è stato adattato? O viceversa?
Perciò riprendiamo in mano ANNA KARENINA e, per una volta, decidiamo di votarci a una storia senza happy end, dove cedere alla passione non porta la protagonista alla felicità ma all'ostracismo sociale e a una fine tragica. La possente penna di Tolstoj ci fa entrare in una società solo apparentemente lontana da noi, dove però  passioni, debolezze e grettezze umane  sono ancora tanto ( troppo) simili a quelle della società contemporanea. NON POTETE NON LEGGERLO!
 
IL ROMANZO
Da WIKI qualche nota storica sul romanzo:
Anna Karenina (in russo Анна Каренина) è un romanzo di Lev Tolstoj che fu pubblicato per la prima volta nel 1877. Il romanzo apparve inizialmente a puntate nel periodico Il messaggero russo (Ruskii Vestnik) a partire dal 1875. Tolstoj vedeva in questo libro, considerato un capolavoro del realismo, il suo primo vero romanzo. Per la stesura di Anna Karenina egli trasse ispirazione da I racconti di Belkin dello scrittore e poeta russo Aleksandr Sergeevič Puškin. Nel 1887 lo stesso Tolstoj circa l'inizio di Anna Karenina affermò di avere immaginato, mentre era sdraiato sul divano, un «nudo gomito femminile di un elegante braccio aristocratico», e che da lì fu così perseguitato da quell'immagine da doverne creare un'incarnazione. Secondo lo scrittore russo Fëdor Michajlovič Dostoevskij «Anna Karenina in quanto opera d'arte è la perfezione... e niente della letteratura europea della nostra epoca può esserle paragonato». La sua opinione fu condivisa da Vladimir Vladimirovič Nabokov, che lo definì «il capolavoro assoluto della letteratura del XIX secolo».

 
LA TRAMA : La prima parte del romanzo è incentrata sulla coppia composta da Stepan, fratello di Anna, e Dolly, in crisi a causa dei continui tradimenti di lui, un essere superficiale e facile alle avventure. Facendo visita al fratello per tentare di pacificare la sua situazione familiare, Anna conosce Aleksej Vronskij bello e affascinante, tutto l'opposto del marito, alto funzionario statale propenso a trattare gli eventi della vita come pratiche burocratiche. Ben presto tra Anna e Vronskij scoppia un'amore travolgente: dalla loro relazione, disapprovata dalla società del tempo di cui sono l'espressione e che li aveva eletti tra i suoi membri migliori, nasce una bambina cui viene imposto il nome di Anna; dopo il parto Anna rischia la morte a causa della febbre puerperale, cade in delirio e chiede il perdono del marito accorso al suo capezzale. Karenin accetta la situazione fino a riconoscere una figlia non sua purchè vengano fatte salve le convenzioni sociali,vale a dire venga mantenuto il silenzio verso l'esterno. Con le burrascose vicende familiari, da un lato di Anna e dall'altro di suo fratello Stepan, si intreccia la storia di Kitty, sorella minore di Dolly, un tempo corteggiata da Vronskij e poi sposa di Konstantin Levin, vecchio amico di famiglia dotato di uno spirito estremamente sensibile, nel quale Tolstoj sembra trasferire se stesso e le inclinazioni della sua anima. Le coppie già unite o che vengono a formarsi conoscono destini diversi: Stepan e Dolly si riconciliano, ma nell'accettazione da parte della donna di un'unione familiare che non porta alcuna felicità, se non a quella indiretta di poter educare con tranquillità i figli; Anna, insofferente dell'ipocrisia in cui è costretta a vivere, abbandona il marito ( che non le concederà il divorzio e le impedirà per sempre di rivedere la figlia) e parte per l'estero con Vronskij. Ma la sua scelta non porterà a un happy end.

CITAZIONE...

Capitolo XXX 
...Essa respirò ancora una volta per riempirsi d'aria a sazietà, e aveva  già tolto una mano dal manicotto per aggrapparsi alla colonnina ed  entrare nel 

Aaron Taylor-Johnson è Vronskij
vagone, quando un uomo in paltò militare, proprio accanto a  lei, le nascose la luce vacillante della lanterna. Lei si volse a  guardare e nel medesimo istante riconobbe la faccia di Vrònskij. Portata  una mano alla visiera, egli si inchinò dinanzi a lei e domandò se non  avesse bisogno di qualcosa, in che cosa potesse servirla. Senza  risponder nulla lei lo osservò per un tempo abbastanza lungo e, benchè  egli fosse in ombra, vide o le parve di vedere persino l'espressione del  suo viso e degli occhi. Era di nuovo quell'espressione di reverente  entusiasmo che aveva avuto tanto effetto su di lei il giorno prima. Più  di una volta in quegli ultimi giorni e anche appena or ora si era detta  che Vrònskij per lei era uno delle centinaia di giovanotti eternamente  identici che si incontrano dapperttutto, che lei non si sarebbe mai  permessa anche soltanto di pensare a lui; ma ora, nel primo istante  dell'incontro, la prese un sentimento di gioioso orgoglio. Non aveva  bisogno di domandare perchè egli fosse lì. Lo sapeva con la stessa  sicurezza che se egli le avesse detto che era lì per essere dov'era  lei....



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IL FILM : RECENSIONE DI LADY MACBETH

ANNA KARENINA di Joe Wright, con Keira Knightley, Jude Law, Matthew Macfadyen 
Trovo qualche difficoltà a recensire questo film per un valido motivo che fra poco vi illustrerò, cercando di essere, augurandomi di riuscirci, il più chiara possibile.
La messa in scena è molto particolare ed innovativa e parlo di messa in scena a ragion veduta, infatti si tratta di un misto fra teatro e cinema, di conseguenza, molto facilmente, scontenterà i puristi di entrambe le arti. Praticamente tutto il film è girato in interni, le riprese esterne sono pochissime, ed è tutto ambientato in un teatro, dove, tra macchinari e attrezzi di scena, si dipana la trama, con i personaggi che si alternano nella rappresentazione teatrale e nel film, dei quali divengono poi anche spettatori.
A esser sincera, ho fatto un po' fatica, all'inizio, ad entrare nella giusta prospettiva, credevo che questo scambio teatro/cinema/vita sarebbe durato solo per le sequenze d'apertura, mentre poi ho capito che si trattava dell'impostazione generale del film.


Si assiste quindi ad un'opera estremamente preziosa, raffinata e stilizzata, sia nella forma che nella rappresentazione dei sentimenti e degli stati d'animo dei protagonisti, forse un po' troppo, nel senso che mi sono mancate tutte le caratteristiche tipiche del cinema, soprattutto gli esterni, le panoramiche e tutte quelle riprese, forse a volte anche un po' ridondanti, ma che rendono il cinema emozionante e spettacolare. In effetti, in questo caso, non ci troviamo di fronte né ad un film né ad una rappresentazione teatrale, bensì ad un'opera nuova che riunisce caratteristiche di entrambe le forme d'arte. Insomma, se cercate un grande film epico, come ci si potrebbe aspettare da un romanzo fiume dell'800 russo come Anna Karenina, con esaltanti inquadrature della Grande Madre Russia, forse questo film non fa per voi. 
Quanto alla trama in sé, decisamente il regista ha voluto darne una rilettura moderna, ponendo l'accento sulla dicotomia del comportamento della nobiltà e anche dei familiari nei confronti di Anna e del fratello; entrambi tradiscono i rispettivi coniugi, però lui lo fa da sempre e d'abitudine senza pagarne alcuna conseguenza, se non le periodiche crisi della moglie, che alla fine si rassegna, mentre ad Anna è sufficiente fare un passo falso per non vedersi perdonato niente, né da parte dei suoi simili che la sottopongono ad un crudele ostracismo sociale, né, tantomeno, da parte del marito che, lungi dal rassegnarsi, la bandisce dalla propria vita e la punisce dove sa che farà più male, sottraendole entrambi i figli, il primogenito e la bimba nata dalla relazione clandestina.
Il tragico e celeberrimo finale è una delle scene più suggestive, con un treno che sembra provenire dal paese delle fate, letteralmente incrostato di ghiaccio.





GUARDA IL TRAILER DEL FILM

Precedenti adattamenti di Anna Karenina 

Anna Karenina

U.S.A. 1997
Durata: 1h e 48'
Regia: Bernard Rose
Cast
Sophie Marceau - Anna Karenina
Sean Bean - Vronsky

Anna Karenina
Italia 1995
Produzione RAI
in 6 puntate
Regia: Sandro Bolchi
Cast
Lea Massari, Giancarlo Sbragia, Pino Coalizzi,

Anna Karenina
USA 1985
Regia: Simon Langton
Cast
Jacqueline Bisset
Christopher Reeve

Anna Karenina

USA 1948
Regia: Julien Duviver
Cast
Vivien Leigh
Ralph Richardson


Anna Karenina
USA 1935
Regia: Clarence Brown
Cast
Greta Garbo - Anna Karenina
Frederic March - Vronsky





AVETE LETTO QUESTO LIBRO? AVETE VISTO IL FILM? COSA NE PENSATE? VI PIACE RILEGGERE I CLASSICI, MAGARI STIMOLATE DALL'USCITA 
DI UN FILM?

2 commenti:

  1. lo lessi qualche anno fa, ma ero poco più che adolescente, forse oggi lo apprezzerei di più, anche se cmq mi piacque già allora!! ;)
    quest'ultima trasposizione cinematografica la vorrei proprio vedere!!

    RispondiElimina
  2. Ho visto recentemente il film e posso solo dire che, opinione personalissima, è il film più brutto che ho visto negli ultimi 20anni. La colpa non è della storia che rimane intensa e bellissima peccato che della passione e del dolore che si consuma nell'intera vicenda nello schermo affiora solo l'immagine di una donna isterica insieme al suo amante ridicolo tutto ciò completato da una scenografia che crea solo confusione. L'unica cosa che salvo sono i costumi che sono davvero bellissimi.

    RispondiElimina

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