CIRIBALA' - una favola di Mariangela Camocardi

Non c’è bisogno di essere bambini per apprezzare Ciribalà, ultima fatica di Mariangela Camocardi. No, non è un romance, e non c’è una storia d’amore…O meglio. C’è una storia d’amore, quella dell’autrice per la lingua italiana. La Mariangela (scusate il la lombardo, ma non riesco proprio ad evitarlo nonostante si parli di lingua italiana) ci ha regalato una fiaba moderna che, come tutte le fiabe, va molto al di là della storia che racconta.

Ecco come è presentato il libro sul sito della Alberti Libri Editore che lo ha pubblicato ( vedi qui ) :

Ciribalà è un libro per bambini. Ciribalà è un luogo immaginario nel regno di fantasia, dove tra fate, gnomi e folletti ci sono anche i Noisiamoquì, simpatici extraterrestri color melanzana che hanno fatto un cosmonaufragio con il loro disco volante e sono planati proprio tra i fatati. Un giorno arriva la Befana. Lei e Babbo Natale sono allarmati perchè non riescono più a decifrare i messaggi che i bambini scrivono, nonostante abbiano cambiato gli occhiali. I fatati inviano nell'Altrove, che è il mondo degli umani, Gelsomina e Mannaggia: i due devono indagare sul perchè, invece delle parole, i ragazzi si esprimono con dei geroglifici incomprensibili. Da bravi investigatori Gelsomina e Mannaggia scoprono che il cellulare e gli sms stanno modificando il linguaggio dei bambini…

E non solo, aggiungo io…

Intanto devo dire che sono personalmente coinvolta dall’argomento, essendo mamma di un quattordicenne playstation dipendente. Ma al di là di ciò, sono entusiasta del lavoro della Camocardi perché ciò che ci comunica attraverso la leggerezza di una fiaba è dannatamente serio. E’ una richiesta di collaborazione. E’ una pretesa di attenzione. E’ un grido, garbato, di allarme. Con Ciribalà Mariangela Camocardi ci iscrive d’ufficio al wwf della lingua italiana, chiedendoci di non rimanere a guardare mentre il nostro bellissimo idioma viene massacrato (come già successo a molti dialetti). Non che una lingua debba rimanere ancorata al passato e non evolvere. Per carità! Saremmo ridicoli se ci esprimessimo ancora in volgare. Ma il problema vero, come sempre più spesso accade oggi, nel bene e nel male, è che i cambiamenti vanno alla velocità della luce, complice, sempre nel bene e nel male, la tecnologia, anche quella che ognuno di noi si porta in tasca, o usa quotidianamente in casa propria. Mariangela Camocardi ci invita, in fondo, ad usare la tecnologia domestica in modo sensato (e lei è bravissima sia con cellulare che con il computer), e soprattutto a badare che i nostri figli non ne diventino schiavi, affinché l’italiano, domani, non si trasformi in una derivazione parlata e scritta del T9.

Al di là di questo aspetto formativo e di denuncia, il libro è bello, vive di vita propria e sfogliarlo è un piacere. Perché le parole sono argute e mai banali, e i disegni che le accompagnano (di Chiara Buccio) veramente belli. Si legge la storia, si diventa amici dei due protagonisti Gelso e Mannaggia (Mannaggia, che bel nome!) ,si sorride e soprattutto ci si stupisce, che è poi lo scopo primo della lettura, no?

Se avete ragazzini in famiglia, Ciribalà è per voi. Ma anche se non ne avete, il libro è un prezioso regalo che potete fare a voi stessi o a un amico, magari cellulare dipendente e consenziente.

Ciribalà è acquistabile presso il sito di Alberti Libraio Editore ( qui ), in libreria e presso i più importanti booksellers on line.

Due domande a Mariangela...

LMBR: Come ti è venuta l’idea di questa bella fiaba e come hai affrontato un impegno letterario così diverso dal solito?

MC : Innanzi tutto grazie per l’opportunità di raccontare di Ciribilà a LMBR. In realtà è da un po’ che provo a scrivere fiabe. Da estimatrice di Andersen, i Grimm, Perrault, sono entrata in punta di piedi nella pura fantasia dell’infanzia. L’impegno letterario può apparire facile ma non lo è: arrivare ai piccoli lettori comporta l’elaborazione di una chiave espressiva che funzioni in termini di semplicità e divertimento. Saranno poi i bambini a stabilire con il loro gradimento se sono riuscita a catturarne l’attenzione. Certo, le illustrazioni di Chiara Buccio sono un notevole contributo al testo. L’idea di Ciribalà è nata notando le difficoltà dei meno giovani ad approcciarsi ai messaggi del cellulare. Mi sono chiesta: la Befana Babbo Natale sarebbero in grado di leggere e decifrare un sms dei ragazzini moderni? Temo di no, ed è partendo da tale spunto che ho voluto far suonare un campanello d’allarme sullo scempio che la nostra lingua subisce. Ormai si scrive abitualmente “k” invece di “ch” e potrei fare una lista interminabile dei barbarismi in atto. Ciascuno di noi dovrebbe perciò assumersi l’impegno di tutelare l’italiano come si fa altrove con altre lingue. Rischiamo di vedere scomparire quella che è la nostra identità, le nostre origini, e credo che sarebbe una perdita irreparabile.

LMBR: Hai due nipoti adolescenti, quindi conosci molto bene il loro mondo. Hai mai pensato di scrivere un romanzo (o una fiaba) per lettori di quella fascia d’età?

MC: Coi miei nipoti ho condiviso ogni fase della loro crescita, perfino il gioco, ed è proprio per esaudire un desiderio di Matteo che ho scritto Wipo e l’incantesimo di Babalok. È un fantasy di 80 pagine il cui testo ho mandato più volte in valutazione a diversi editori che si occupano di narrativa per ragazzi. Ho così scoperto che non è solo nel romance che si pubblicano quasi esclusivamente autori e autrici straniere, ma anche nel settore della favolistica. Insomma, essere conosciuti dal pubblico non ti dà alcun vantaggio e tuttora sono in attesa, dopo anni dall’invio del materiale, di una risposta. Per tornare a Ciribalà, è superfluo sottolineare che le altre mie due nipoti, Elisa e Miriana, ne sono così entusiaste da farmi pubblicità con gli amici, il che mi rende assolutamente felice.

Noi bibliotecarie romantiche siamo assolutamente deliziate da questo mondo che Mariangela ha creato di bambini, fate,gnomi, folletti e..lingua italiana. Che bella idea!

Il sito di Mariangela Camocardi: www.mariangelacamocardi.net

Sito dell'editore su cui è già possibile acquistare Ciribalà : http://www.albertilibraio.it/scheda.html?id=2277


Vivienne



Vi piace l'idea che Mariangela Camocardi, la regina del romance made in Italy, dalla cui fantasia sono scaturite tante belle ' favole da grandi' , abbia ora pensato di dedicarne una anche ai più piccoli? Lasciate i vostri commenti e le vostre domande all'autrice.

3 commenti:

  1. Penso che ne prenderò una copia per la bimba di una mia amica. dovevo giusto pensare a cosa regalarle per il compleanno et voilà, ecco l'idea! :-)

    RispondiElimina
  2. Grazie Luna, incrocio le dita perchè Ciribalà rappresenti un dono gradito per questa bambina! Ringrazio anche Vivienne e Francy per la bella presentazione della mia fiaba. Il vostro salotto, care bibliotecarie romantiche, e così accogliente che è sempre un vero piacere accomodarmi insieme a voi.
    Mariangela Camocardi

    RispondiElimina
  3. E per noi è un vero piacere accoglierti. Che tu scriva romance o fiabe. E poi, il romance non è forse un'infinita fiaba?
    Viv

    RispondiElimina

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