Quanto conta il titolo per il successo di un romance in Italia? Le autrici italiane rispondono ( 2^ parte)

Continuamo la nostra 'tavola rotonda' sull'argomento TITOLI DEI ROMANZI ROSA che abbiamo iniziato ieri (qui), coinvolgendo le più famose autrici rosa italiane: Ornella Albanese, Elisabetta Bricca, Mariangela Camocardi, Roberta Ciuffi, Theresa Melville, Silvia Z. Summers .



LMBR: C'è un titolo che avresti voluto diverso? O che ti pare stonato rispetto al contenuto del romanzo?

Ornella Albanese: Questa domanda mi fa venire in mente un romanzo sul cui titolo sono stata in dubbio fino all’ultimo. Ero incerta tra L’alba di un nuovo giorno e Aurora d’amore, che giocava sul fatto che la protagonista si chiama Aurora e che l’episodio più significativo accade all’alba. Ho scelto il primo titolo dei due, ma ancora adesso ho questo piccolo tarlo: che forse il secondo sarebbe stato più suggestivo.

Elisabetta Bricca: No.

Mariangela Camocardi: Tutti i miei titoli sono in simbiosi con il contenuto del romanzo e ci sono profondamente affezionata. A qualcuno di più, ovviamente, ma li giudico dei fondamentali biglietti da visita per catturare l'attenzione delle lettrici. Ci sono tante proposte nello sconfinato mondo della narrativa, e l'unica cosa che ti distingue è ovviamente un buon titolo. Per quello che mi riguarda, per il rispetto che ho delle mie lettrici, voglio che sia di loro gradimento anche il titolo dei miei romanzi.

Roberta Ciuffi: No. Mi secca solo per Caterina, perchè non sono proprio riuscita a trovare un titolo adatto e così mi sono rassegnata al nome della protagonista!

Theresa Melville: Nessuno. Mentre scrivo il soggetto, se mi accorgo che il titolo non funziona mi fermo e cerco alternative.

Silvia Z. Summers No, credo che vadano tutti bene. Il primo l’ho scelto un po’ a caso (Di tenebra e d’amore) ma alla fine lo trovo calzante per i contenuti. Amore e altri sospetti ha cambiato titolo più volte... ma poi ho scegliere appunto quello che trovavo si adattasse meglio. È ironico e misterioso al tempo stesso, un po’ come il romanzo.

LMBR: Cosa deve suggerire a tuo avviso il titolo a chi legge?

Ornella Albanese:Il titolo deve suggerire l’idea centrale del romanzo, oppure dare solo una suggestione. Il più delle volte è simbolico. Il volo del falco, per esempio, non rimanda solo alla caccia al falcone praticata dall’imperatore Federico II, ma anche al protagonista che, come un predatore, si avvicina con cerchi concentrici, sempre più piccoli, alla donna che ama.

Elisabetta Bricca: Deve essere captive, d'impatto e riassumere la storia in modo suggestivo in una sola frase.

Mariangela Camocardi: Il titolo deve essere come uno slogan che colpisce chi ci posa gli occhi, o che ne sente parlare. Deve entrare in testa e incuriosire. Deve suggerire la storia e catturare la curiosità di chi lo vede esposto e, oltre al titolo, si va a leggere la quarta di copertina. Non sempre funziona così, tuttavia. Certi titoli studiati a tavolino per incrementare le vendite del libro a prescindere dalla qualità, spesso tradiscono le aspettative del lettore. Io lo considero un autogol perchè poi l'autrice/autore paga lo scotto al libro successivo: chi legge e resta deluso diventa poi diffidente nei suoi confronti e prima di comperare ancora ci pensa bene. L'onestà paga sempre, in definitiva, e libero mercato o meno, il lettore infinocchiato non ci casca una seconda volta, soprattutto tenendo conto del prezzo dei libri.

Roberta Ciuffi: Dovrebbe forse stuzzicare l'interesse, spingendo ad acquistare il libro. La realtà è che edicole e librerie sono sommerse di volumi di tutti i tipi. Titolo e copertina originali possono magari spingere un lettore ad allungare la mano e scegliere proprio quel libro, tra tanti. Mentre una copertina sbagliata ed un titolo moscio possono essere scoraggianti, soprattutto se tratta di un autore, o autrice, esordienti.

Theresa Melville: A me piacciono i titoli brevi. Un semplice abbinamento di nome e aggettivo può essere efficace. Secondo me, il titolo, più che suggerire, deve affascinare.

Silvia Z.Summers Deve dare la suggestione della trama, rivelare in parte il contenuto. Insomma, è come uno slogan pubblicitario, deve presentare il romanzo e invogliare il lettore a prenderlo tra le mani e, per lo meno, a leggere la quarta di copertina.

LMBR: E' più importante un buon titolo o una buona copertina?

Ornella Albanese: Visivamente, direi la copertina, ma non mi è mai capitato di non acquistare un libro a causa di una brutta copertina. E neppure a causa di un brutto titolo. Se invece devo scegliere tra autrici che non conosco, dò uno sguardo alla prima pagina. Spesso la prima pagina è rivelatrice.

Elisabetta Bricca: Entrambi, ma ciò che davvero conta è la storia narrata.

Mariangela Camocardi: Per quello che mi riguarda do senz'altro la priorità all'autrice/autore, successivamente alla copertina se non conosco chi scrive. Mi piace Elisabeth George da quando era ancora poco conosciuta. Mi aveva colpito in particolare, appunto, il titolo di un suo romanzo, che era Il lungo ritorno.

Roberta Ciuffi: Entrambi, ma come ho detto sopra una volta che l'autrice si sia fatta conoscere quello diventa il fattore più importante. Col tempo si crea indubbiamente un legame d'affezione, tra scrittrice e lettrice.

Theresa Melville: A mio parere il titolo. Perfino il carattere tipografico. Riguardo la copertina, al posto di una brutta immagine preferisco il monocolore.

Silvia Z.Summers Sono importanti entrambi. Come in cucina, le dosi vanno rispettate ed è l’insieme che crea un unico gustoso. Copertina e titolo dovrebbero non solo essere belli ma anche andare d’accordo, creare un’armonia tra loro.

LMBR: Puoi rivelarci il titolo del tuo prossimo romanzo ed eventualmente il periodo di uscita?

Ornella Albanese: Ho appena finito e consegnato il mio nuovo romanzo col titolo Il profumo dei sogni. L’editor deve ancora dirmi quando uscirà, ma, trattandosi del sequel de L’avventuriero che amava le stelle, dovrebbe essere piuttosto presto. Quando lo saprò, ne darò subito notizia sul mio sito web: www.ornellaalbanese.it, oppure tornerò a trovarvi.

Elisabetta Bricca: D'amore e di ventura, non so ancora il mese di uscita, ma sarà entro il 2010.

Mariangela Camocardi: Il titolo del prossimo romanzo lo anticiperei volentieri a LMBR, ma ancora non ho trovato quello giusto... ci sto lavorando, però! Posso solo dire che si tratta di un contemporaneo che terrà col fiato sospeso dalla prima all'ultima pagina. Annuncio sicuramente l'uscita di Tempesta d'amore, in estate, per gli Oro Mondadori. Questo romanzo è piaciuto tantissimo alle lettrici e non se ne trova una copia neppure tra i libri usati, quindi sono molto felice che Sergio Altieri lo riproponga al pubblico.

Concludo con un grazie di cuore a Francy e a Vivienne per questa ulteriore opportunità di portare noi autrici, i nostri punti di vista e i nostri romanzi nella bella vetrina di Biblioteca Romantica, a diretto contatto con le lettrici. E' davvero un onore!

Roberta Ciuffi: Dal 2 febbraio sarà in edicola 'Una musica lontana'(leggi qui ) con Harlequin. Mondadori. E poi, forse a giugno, 'La favola di Bella', con I Romanzi Mondadori.

Theresa Melville: Il romanzo è in lavorazione e suppongo uscirà nel 2011. Non me ne vogliate se il titolo, per ora, lo tengo per me.

Silvia Z.Summers Il mio terzo libro uscirà a luglio 2010 e (per ora...) si chiama “Il profumo dell’anima”.


Ringraziamo tutte le autrici che hanno partecipato alla nostra mini tavola rotonda sui titoli dei romance italiani e auguriamo a tutte loro ancora tanti successi!


Vivienne


Qual è il titolodi romance che vi è piaciuto di più in assoluto? Eleggete il vostro 'Miglior TITOLO di sempre'! Lasciate un commento.

5 commenti:

  1. Per un mio errore, è stata pubblicata una risposta di Ornella Albanese tronca. In attesa di sistemarla sul post, ve la copio-incollo qui, tra i commenti.
    Chiedo scusa per il disguido alle lettrici e soprattutto ad Ornella che, come le altre autrici interpellate, è stata con noi molto gentile e disponibile.
    Buona giornata a tutte.
    Viv

    Cosa deve suggerire il titolo a tuo avviso a chi legge?
    Il titolo deve suggerire l’idea centrale del romanzo, oppure dare solo una suggestione. Il più delle volte è simbolico. Il volo del falco, per esempio, non rimanda solo alla caccia al falcone praticata dall’imperatore Federico II, ma anche al protagonista che, come un predatore, si avvicina con cerchi concentrici, sempre più piccoli, alla donna che ama.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Uno dei titoli che mi ha maggiormente colpita è "Di tenebra e d'amore" di Sylvia Z. Summers. E non lo dico solo perché mi è piaciuto il romanzo. L'ho trovato da subito un titolo suggestivo.

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  4. L'ho già detto, ma di nuovo voglio ringraziare Vivienne, Francy e LMBR per questa bella, ma soprattutto interessante, intervista che mi ha fatto. La costante attenzione del blog per le autrici italiane è lodevole e personalmente lo apprezzo moltissimo.
    Mariangela Camocardi

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  5. Grazie anche da parte mia per l'attenzione che tu, Vivi, e Francy date sempre alle autrici italiane.
    Un abbraccio

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