RILEGGIAMOLI : Il periodo 'Regency'

Alla TV il periodo estivo è dedicato alle riedizioni di vecchi programmi, film e sceneggiati, un'occasione, a volte, per rivedere cose che si sono perse negli altri mesi dell'anno. Prendo spunto da questa abitudine televisiva per far 'rivedere' alcuni post dei mesi scorsi che forse alcune amiche non hanno avuto occasione di leggere ...

Per iniziare ho messo insieme tre post dedicati al periodo storico più amato dalle lettrici di historical romance...il periodo della Reggenza. BUONA RILETTURA!


PERCHE' I ROMANZI REGENCY SI CHIAMANO COSI'?


Perchè sono ambientati durante il ‘periodo della Reggenza’,in inglese Regency (pronuncia:/rigensi/), cioè quel decennio della storia inglese che va dal 1811 al 1820, in cui re Giorgio III , considerato non più in grado di governare a causa di una malattia mentale, fu sostituito al governo del paese dal figlio (futuro Giorgio IV - nella foto ) che assunse di conseguenza il ruolo di‘Principe Reggente .

In realtà , però, quando ci si riferisce alla 'Reggenza’, si considera di solito un lasso di tempo molto più lungo, che va dal 1800 fino al 1830, come un ponte di congiunzione fra l’epoca Georgiana e quella Vittoriana.

Nonostante la sua relativa brevità, quella della Reggenza fu un'epoca di cambiamenti in tutti i settori della vita sociale inglese, dalla moda, alla politica, alla cultura, ma anche un periodo di incertezza causata dalle rivolte popolari e dalla guerra contro Napoleone. Soprattutto fu un periodo in cui il 'ton', cioè l' aristocrazia, seguiva le orme del suo grassoccio Principe Reggente (anche detto 'Prinny'), patito del divertimento e dell'eccesso, con smaccata predilezione per l' arte, l' architettura ( di questo periodo il sontuoso e costosissimo ‘Brighton Pavillion’) , il cibo, la musica, i bei vestiti e le belle donne.


FIGURE STORICHE DEL PERIODO

Napoleone -- il megalomane che cercò di conquistare tutta l’ Europa .
Wellington – l’uomo che gli impedì di farlo (nella foto)·
Jane Austen – la prima autrice di un ‘romanzo Regency’ ·
Beau Brummel -- il dandy che dettava la moda ·

Lady Jersey, la Countessa di Lieven, la Principessa Esterhazy, Mrs. Drummond-Burrell, Lady Sefton, altre patronesse di Almack’s -- le donne che determinavano la reputazione di tutti nell’alta società ·

Gli artisti: Sir Walter Scott, Byron, Shelley, Keats, Wordsworth, Mary Shelley che descrissero il periodo con la punta della loro penna; Beethoven, Schubert, Paganini, Rossini lo fecero con la loro musica; Blake, Turner, Constable lo rappresentarono con i colori.


I Romanzi d’ambientazione REGENCY, sono un sottogenere storico ben distinto, con proprie trame e convenzioni stilistiche precise, derivate soprattutto dai romanzi di Jane Austen e Georgette Heyer e da quelli appartenenti al genere conosciuto come novel of manners .


I Regency cosiddetti ‘Tradizionali’ si basano essenzialmente sulle strette convenzioni sociali dell’epoca . Sono, come si dice, soprattutto ‘commedie di maniera’ e anche se il tono può essere diverso tra romanzo e romanzo, in essi l'attenzione è incentrata principalmente sui 'comportamenti in società' dei protagonisti e sui loro scambi verbali, spesso arguti e spiritosi, mentre l'aspetto erotico, la tensione sessuale, è molto attenuata. Nei romanzi storici d’ambientazione Regency ( normalmente più lunghi), invece, la tensione sessuale è uno dei punti focali della storia.



Indipendentemente dal tipo, altri elementi comuni ai romanzi d’ambientazione Regency sono:

  • Trama con elementi di mistero e/o farsa
  • Presenza di una storia d’amore secondaria oltre a quella principale
  • Scambio di identità
  • Falsi fidanzamenti
  • Matrimoni di convenienza
  • Descrizione di attività abituali durante la cosiddetta ‘stagione’ (vedi più sotto) come balli, passeggiate in carrozza,eventi teatrali, prove di abiti, cene, feste, ecc.
  • Riferimenti ad attività di tempo libero che impegnavano abitualmente i giovani ‘alla moda’ dell’epoca come l’equitazione, le corse con le carrozze, la box, il gioco d’azzardo, la scherma, il tiro con la pistola, ecc.


Come altri generi e sottogeneri letterari, i romanzi Regency hanno avuto negli anni popolarità alterna e soprattutto nell’ultimo decennio essi hanno subito notevoli cambiamenti sotto la pressione del mutamento dei gusti delle lettrici.

Gli ultimi due editori americani importanti di Regency “Tradizionali” sono stati Zebra and Signet. Nel 2005, la casa editrice Zebra ha sospeso la pubblicazione della loro collana di Regency tradizionali preferendole quella degli storici con ambientazione Regency , mentre all’inizio del 2006 la Signet ha smesso del tutto di pubblicare questo genere di romanzi.


I Regency "Tradizionali" attualmente pubblicati negli Stati Uniti sono rimasti pochissimi e le case editrici che ancora li editano sono la Avalon Books, la Five Star Books, e la collana storica della Harlequin.


Credits
Le immagini d'epoca Regency di questo post sono state tratte dal sito The Republic of Pemberley. Grazie anche a Wikipedia per le informazioni sul periodo storico e sulle caratteristiche del romanzo Regency.



LINKS INTERESSANTI SULL'ARGOMENTO

The Regency Page

Good Ton

The Regency Collection

The Republic of Pemberley

Jane Austen Society of Northern America

Georgette Heyer

The Rakehell


THE LONDON SEASON


Ma cos'era ' la Stagione ’ ?

'The London Season', cioè la Stagione mondana londinese, immancabilmente citata in ogni romanzo Regency che si rispetti, coincideva con il periodo dell'anno in cui si tenevano le sedute del Parlamento a Londra. Essa iniziava poco dopo Natale e continuava fino a metà estate (fine giugno). In questo periodo confluivano nella capitale tutti i rappresentanti dell'alta società britannica, visto che a tutti i pari del Regno spettava di diritto un posto in Parlamento, ed erano mesi contraddistinti da innumerevoli impegni sociali, inclusi sontuosi balli e serate all’opera e a teatro. La Stagione era quindi una perfetta occasione d'incontro per i rampolli dell'aristocrazia con intenzioni matrimoniali .


Le danze in epoca Regency erano piuttosto elaborate, comprendevano passi intricati ed erano difficili da imparare. La maggior parte dei balli erano English Country Dances, che , come denuncia il nome, avevano la loro origine durante le feste di paese nella campagna inglese . In questi balli i danzatori si mettevano su due lunghe file, gli uni di fronte alle altre, e i movimenti comprendevano coreografie molto elaborate. Solitamente si ballavano due interi balli con lo stesso partner e questi potevano durare anche più di mezz'ora! Meglio che il partner fosse piacevole, quindi! Oltre ai 'Country Dances' , altri tipi di balli molto popolari erano il Cotillion e la Quadriglia, entrambe di origine francese, che si basavano entrambi su aggraziate combinazioni di passi. Il Cotillion, che era originariamente anch'essa una danza di origine paesana, fu introdotto in Inghilterra verso il 1770 e anche se i francesi usavano ballarlo 'in quadrato', gli inglesi preferivano ballare anch'esso in lunghe file, per adattarlo meglio alle loro larghe sale da ballo. La Quadriglia fu introdotta nell'alta società inglese dalla patronesse di Almacks nel 1816.(Vedi figura sotto: rappresenta quella che si suppone fu la prima quadriglia ballata da Almack's e raffigura impegnati nella danza il marchese di Worcester, Lady Jersey, Claronald Macdonald e Lady Worcester)
Questa danza si basava su cinque parti ( o figure) distinte ed era vivace e aggraziata. La musica che l'accompagnava era solitamente adattata da canzoni popolari o da musiche per il teatro.





Con l'andare del tempo i balli d'origine più popolare furono soppiantati dal Valzer e dalla Quadriglia, anche se, quando il Valzer fu introdotto in società per la prima volta non pochi rimasero scioccati dal fatto che questa danza implicasse un contatto fisico così stretto tra ballerini, impensabile prima di allora. Ci furono paesi come la Serbia e la Svizzera che arrivarono addirittura a proibirlo mentre Guglielmo II in Germania lo proibì per i balli di corte ! In Inghilterra il Valzer fu introdotto dal Barone Neuman nel 1812 e a gradualmente fu accettato dalle patronesse di Almacks, diventando noto in società come Imperial Waltz.

Nel pagine del suo diario Mr. T. Raikes commemora così l'arrivo del valzer tedesco in Inghilterra:

Nessun altro evento produsse una sensazione così grande nella società inglese come l'introduzione del valzer tedesco nel 1813. (...) Il giovane Duca di Devonshire, in qualità di 'magno Apollo' dei salotti londinesi fu a capo di queste innovazioni (...). A Londra, la moda è o era tutto. Giovani e vecchi tornarono a scuola e le mattinate , che prima venivano dedicate ad oziare nel Parco, erano ora assorbite dalle prove casalinghe delle figure della quadriglia francese, o a fare girare una sedia attorno alla stanza, per imparare i passi e il ritmo del valzer tedesco. I primi tentativi furono piuttosto stentati , ma l'effetto della musica coinvolgente unito alle non meno entusiasmanti arie straniere rese ben presto le nobildonne inglesi delle ballerine entusiaste. Di che scene siamo stati testimoni in quei giorni da Almack's ecc.! Che paura e tremori nelle debuttanti all'inizio del valzer e che vertigini e confusione alla fine !
( per leggere il testo originale
vai qui sul sito di British History Online)


ALMACK'S

Almack's
, o, più precisamente, Almack's Assembly Rooms, la famosa sala da ballo/club londinese, aveva preso il nome dal suo fondatore, William Almack, che l'aveva originariamente aperta in King's Street come luogo per riunioni d'affari nel 1765. Da Almack's, con una tassa d'iscrizione di 10 ghinee, gli uomini e le donne della buona società poteva partecipare settimanalmente alle serate danzanti del mercoledì e potevano farlo per tutto il periodo della Stagione . Da Almack's si poteva cenare, giocare d'azzardo e ballare tutta la notte, ma niente alcool, cosa abbastanza inusuale per un'epoca in cui il consumo d'alcool era piuttosto forte. La cena veniva servita alle 23 e a quell'ora venivano anche chiuse tutte le porte d'ingresso a membri o invitati. La sala aveva anche un severo codice di abbigliamento: gli uomini dovevano indossare sempre pantaloni al ginocchio e cravatta bianca. Famoso l'episodio di quando al Duca di Wellington fu negato l'ingresso perchè indossava pantaloni lunghi.



La tassa d'iscrizione alle Assembly Rooms non era però il requisito essenziale per entrare. Per poter essere ammesso, ogni aspirante doveva prima di tutto passare il severissimo vaglio delle sette 'Patronesse di Almack's', tutte ladies appartenenti all'alta società londinese, il cui verdetto poteva con una sola parola creare o oscurare per sempre la reputazione di decine di ansiose debuttanti.
Riuscire ad entrare nella 'lista degli invitati' di Almack's costituiva quindi un vero e proprio lasciapassare per i circoli più esclusivi del ton, mentre, al contario, esservi esclusi o banditi equivaleva a una sorta di 'caduta agli inferi' sociale.

Come si trovò a notare ironicamente il poeta irlandese Henry Luttrell (1766-1851) :

All on that magic List depends;

Fame, fortune, fashion, lovers, friends;

'Tis that which gratifies or vexes

All ranks, all ages, and both sexes.

If once to Almack's you belong,

Like monarchs you can do no wrong;

But banished thence on Wednesday night,

By Jove, you can do nothing right.

Dipende tutto da quella magica lista;
Fama, fortuna,moda,amanti,amici;
E' quella che gratifica o fa disperare
tutte i ranghi, tutte le età ed entambi i sessi.
Se fai tanto di entrare da Almack's
come i sovrani non potrai mai essere in fallo;
Ma se ne sei bandito di mercoledì sera,
Per Giove, nulla di buono potrai fare .

Almack's infatti era soprattutto famoso come luogo di 'iniziazione' delle giovani che si presentavano per la prima volta sulla scena sociale. Se a una debuttante era permesso di fare il proprio ' coming out' a un ballo di Almack's, i suoi partners venivano attentamente scelti per lei fra i migliori partiti della buona società, da una delle ladies del comitato.

Basato su un sitema a rotazione per la carica di Patronessa, nel 1814, il comitato di Almack's era così composto :

  • Lady Sarah Jersey
  • Lady Emily Cowper
  • Lady Sefton
  • Princess Esterhazy (Principessa Theresa di Thurn und Taxis sposata al Principe Esterhazy, l'ambasciatore austriaco. La Contessa di Lieven la descrisse come 'piccola,rotonda,bruna,animata e un po' dispettosa' .
  • La Contessa di Lieven
  • Mrs. Drummond-Burrell, più tardi Lady Willoughby de Eresby.
Ai membri di Almack's era consentito di portare un ospite solo se quell'ospite passava il vaglio della Patronessa in carica, la quale, se l'ospite era di suo gradimento, concedeva il biglietto d'ingresso, detto "Stranger's Ticket".

La popolarità di Almack's cominciò a declinare verso il 1835 e le serate danzanti finirono del tutto nel 1863.

Interessanti informazioni sull'importanza rivestita da Almack's per la società del tempo ce le fornisce nelle sue memorie il Capitano R.H. Gronow (1794-1865) il quale, ricordando quando nel 1814 era d'istanza con il suo battaglione a Londra, scrive:

At the present time one can hardly conceive the importance which was attached to getting admission to Almack's, the seventh heaven of the fashionable world. Of the three hundred officers of the Foot Guards, not more than half a dozen were honoured with vouchers of admission to this exclusive temple of the beau monde; the gates of which were guarded by lady patronesses, whose smiles or frowns consigned men and women to happiness or despair. These lady patronesses were the Ladies Castlereagh, Jersey, Cowper, and Sefton, Mrs. Drummond Burrell, now Lady Willoughby, the Princess Esterhazy, and the Countess Lieven.

The most popular amongst these grandes dames was unquestionably Lady Cowper, now Lady Palmerston. Lady Jersey's bearing, on the contrary, was that of a theatrical tragedy queen; and whilst attempting the sublime, she frequently made herself simply ridiculous, being inconceivably rude, and in her manner often ill-bred. Lady Sefton was kind and amiable, Madame de Lieven haughty and exclusive, Princess Esterhazy was a bon enfant, Lady Castlereagh and Mrs. Burrell de tres grandes dames.
Oggigiorno si farebbe fatica a concepire l'iportanza che veniva [allora] attribuita all'ottenimento dell'ammissione da Almack's, il settimo cielo della società elegante. Dei trecento ufficiali delle Guardie di Fanteria , non più di mezza dozzina di essi ebbero l'onore di ricevere il biglietto d'ingresso a questo tempio esclusivo del beau monde, i cui cancelli venivano sorvegliati da aristocratiche Patronesse le quali con un sorriso o un aggrotto di sopracciglia consegnavano uomini e donne alla felicità o alla disperazione. Queste aristocratiche Patronesse erano Lady Castlereagh, Lady Jersey, Lady Cowper, e Lady Sefton, Mrs. Drummond Burrell, ora Lady Willoughby, the Principessa Esterhazy, la Countessa di Lieven.
La più popolare fra queste grandes dames era senza dubbio Lady Cowper, ora Lady Palmerston. Lady Jersey, al contrario, aveva il comportamento di una regina da tragedia teatrale e cercando di arrivare al sublime, spesso si rendeva ridicola con comportamenti estremamenti maleducati e con modi molto spesso poco raffinati. Lady Safton era gentile ed amabile, Madame de Lieven era altera e manteneva le distanze, la Pricipessa di Esterhazy era beneducata, Lady Castlereagh e Mrs. Burrell erano delle vere signore.
Ma com'erano queste serate danzanti nel periodo della Reggenza? Chiudiamo gli occhi per un attimo e immaginiamoci immerse in quell'atmosfera di splendidi abiti, saloni sontuosi e musiche raffinate...più o meno così...




  • Credits : le immagini d'epoca Regency di questo post sono state tratte dal sito The Republic of Pemberley.

PERCHE' LA REGGENZA ?


Chi come me ama i Regency, cioè i romanzi rosa ambientati nel periodo della Reggenza inglese, li ama per quel complesso di situazioni, personaggi, usi e costumi che dà alle storie ambientate in questo periodo storico un sapore tutto particolare, a cominciare dai romanzi di Jane Austen in poi. Ma perchè, fra tanti periodi storici, proprio la Reggenza è stata scelta come sfondo d'elezione da tante scrittrici rosa? Forse non ce lo siamo mai chieste, abbiamo semplicemente goduto della lettura dei loro romanzi, ma un perchè c'è sempre.

Ecco la traduzione di un simpatico articolo in cui la scrittrice Diane Perkins (altro nome de plume dell'autrice Regency Diane Gaston) cerca di dare una spiegazione a questo interrogativo. (Per leggerlo in originale sul sito
The Author, clicca qui )

Il periodo della Reggenza è sempre stato un'ambientazione storica molto popolare per i romanzi, specialmente per quelli rosa. (...) L' impareggiabile Georgette Heyer fece più di ogni altro per portare in auge il periodo, facendo nascere un vero è proprio genere, il Regency Tradizionale, grazie al quale sono nate bravissime autrici rosa come Mary Balogh e Mary Jo Putney e molte altre continuano a seguire le sue orme .(...) Ma, perchè, vi chiederete, proprio la Reggenza?

Il periodo della Reggenza durò dal 1811 al 1820, iniziando quando re Giorgio III impazzì, con la conseguente nomina di suo figlio a principe "Reggente" e concludendosi con la morte del re. Dal punto di vista sociale, qualcuno lo fa partire dal 1790 fino al 1837, anno di ascesa al trono della regina Vittoria. In ogni caso fu un periodo storico relativamente breve. Come mai ha ispirato tanti splendidi romanzi e altrettante fedeli lettrici?
Non sono una storica, semplicemente una scrittrice innamorata dell'epoca, ma ho una mia opinione personale sul perché il periodo "Regency" sia un caposaldo nella narrativa d'evasione.

Innanzi tutto, fu un' epoca storica magnifica. La bella architettura classica e il decoro dell'età Georgiana si fecero più vari e colorati , evitando però gli eccessi dei Vittoriani. Fu un periodo di grande ricchezza, di stupende case di campagna e splendidi giardini, di una moda bella ed elegante. Passati i capelli incipriati, le parrucche bianche e il trucco pesante dell'epoca Georgiana. Le donne della Reggenza indossavano sete e mussole a vita alta, graziosamente drappeggiate, vestiti che sarebbero considerati belli ancora oggi. L' abbigliamento maschile diventò più simile a quello dei giorni nostri, i broccati dai colori squillanti e i pizzi del '700 lasciarono spazio alla semplicità, pulizia e perfezione dei tagli su cui insisteva Beau Brummel . Uomini e donne passeggiavano in Hyde Park su carrozze tirate da cavalli perfettamente accoppiati. L'alta società titolata si riuniva in luoghi esclusivi come Almack's e White's. Gli uomini facevano sport presso il Jackson's Boxing Saloon o Tattersall's. Le signore facevano 'visite mattutine' di pomeriggio e riverivano la Regina in abiti pomposi. Vissero persone molto interessanti durante la Reggenza. Il mio preferito è il grande ma imperfetto Duca di Wellington, l'uomo che sconfisse Napoleone. Il Principe Reggente, "Prinny", un uomo di grandi eccessi, che promosse la costruzione dell'incredibile Brighton Pavillion, con il decoro più eccentrico e splendido che si possa immaginare. Figure spettacolari come Byron e Brummel si imposero all'attenzione pubblica, per poi sprofondare miseramente.

Jane Austen scrisse alcuni dei suoi migliori romanzi in questo periodo, donandoci personaggi che sono ancora oggi parte dell'immaginario collettivo. Anche Shelley, Keats, Sir Walter Scott e Byron scrissero durante la Reggenza. Altre personalità pittoresche come Charlotte Lamb, che si gettò ai piedi di Byron e poi scrisse per vendetta Glenarvon e Harriette Wilson, celebre cortigiana,che negli ultimi anni della sua vita si guadagnò da vivere pubblicando le sue memorie e ricattando i gentiluomini che non desideravano apparire nelle sue pagine. Fu lei ad essere apostrofata da Wellington con la famosa battuta: "Pubblicalo e vai al diavolo."

La Reggenza mi fa pensare al periodo della Seconda Guerra Mondiale, un'epoca di grande coraggio, onore, dramma e ciò che alla fine portò a una grande trasformazione sociale. La battaglia di Trafalgar e la morte di Nelson nel 1805. La lunga guerra contro Napoleone, con tutto il suo eroismo, il pericolo e il senso d' avventura lasciò un segno indelebile sul periodo. La fuga di Napoleone dall'Elba e la sua marcia verso la definitiva sconfitta di Waterloo fu un evento storico epocale di cui si discute e scrive tutt'oggi . Di questo periodo anche la Guerra del 1812, meno vittoriosa per i Britannici, ormai stabili in India, e i primi fermenti di imminenti cambiamenti sociali. La Reggenza segnò l' inizio del declino delle classi elevate e la crescita della ricchezza grazie all' industria e al commercio. Il malcontento sociale cominciava a far vacillare il sistema classista. I Ludditi si rivoltarono quando la manodopera fu sostituita dalle macchine. Gli operai si riunirono in assemblee per chiedere riforme al parlamento e furono massacrati a St.Peter's Field.

Ma i romanzi sulla Reggenza rimangono principalmente ancorati all'idea di privilegio e grandi ricchezze, piuttosto che trattare dei poveri e dei diseredati. Inoltre la Reggenza fu un periodo di transizione fra la decadenza del XVIII° secolo e la repressione dell'era Vittoriana. Per questo ci sono in esso elementi di entrambi, il che fornisce ricche opportunità di conflitto drammatico. Per esempio, fu un'epoca in cui si cominciava a fare avanti il concetto di matrimonio d'amore, ma in cui i matrimoni di convenienza continuavano ad esistere. Alle donne, intendo le donne sposate, era ancora consentito di poter godere di una relazione sessuale, seppur in modo più discreto di quanto non facessero le loro madri Georgiane. Le loro povere figlie Vittoriane non furono così fortunate. Regole e comportamento erano più fluide durante la Reggenza, meno definite delle epoche precedenti o seguenti, consentendo così alle autrici romance maggiore licenza di esplorare.

Penso che la Reggenza sia per le lettrici un periodo accessibile; abbastanza lontano da dare una sensazione di evasione in un' altra realtà, in un mondo di bellezza e conflitto, ma abbastanza familiare per sentirsi a proprio agio. E' facile immaginare di vivere in un'epooca del genere e più ci si avventura nel periodo leggendo romanzi sulla Reggenza più esso ci diventa familiare.(...)

(Nota:I link a luoghi e personaggi della Reggenza sono stati fatti a mia cura e quindi non sono presenti nel testo originale dell'articolo.)
Anche se i romanzi Regency tradizionali ( quelli cioè delle edizioni storiche Zebra e Signet, più brevi e dalle trame meno intricate e dalla sensualità solo accennata) hanno subito un drammatico declino nell'ultimo decennio, tanto da spingere le case editrici americane addirittura a sospenderne la pubblicazione, il genere non è certo morto. Fatti i dovuti adattamenti per riuscire ad incontare maggiormente i gusti delle lettrici moderne ( a quanto pare i regency tradizionali erano troppo casti!) , il genere viene oggi portato avanti da molte autrici con risultati spesso più che lusinghieri ( e con grande soddisfazione di noi fans!). A questo proposito, Mary Balogh, Loretta Chase e Jo Beverley sono i primi nomi che mi vengono in mente. Perciò... anche se un po' riveduto e corretto, lunga vita al Regency!


Sulla crisi del romanzo Regency tradizionale nel 2005 aveva tenuto una vera e propria 'tavola rotonda' il sito di All About Romance, cercando di indagare sulle varie cause che avevano portato le principali case editrici di romanzi Regency Tradizionali brevi a sospenderne la pubblicazione. Riporto qui di seguito la traduzione delle note conclusive al dibattito della redattrice di AAR Ellen Micheletti ( per leggere tutto l'articolo sul sito di AAR clicca qui ) :
(...) I romanzi Regency Tradizionali trasportano la lettrice in un passato color pastello dove le donne sono belle, ricche, ben vestite e argute e gli uomini sono affascinanti, ricchi, ben vestiti e galanti. Tutti sanno la propria posizione nella scala sociale, tutti seguono le regole e tutti vivono felici e contenti. Questo non significa che non ci possano essere conflitti o non si cerchi di piegare un po' le regole, ma se l'autrice colora troppo fuori dalle righe, i romanzi perdono quel senso d'ambiente ed epoca che li contraddistingue come Regency Tradizionali.

Forse la scomparsa del romanzo Regency Tradizionale è una buona cosa. Col fatto che se ne pubblicavano così tanti tutti i mesi, le autrici dovevano spingersi ben oltre il semplice 'piegare le regole', dovevano infrangerle perchè i loro libri si notassero. Così abbiamo avuto viaggi nel tempo, fantasmi, animali parlanti, streghe e protagoniste che si comportavano in modi assolutamente anacronistici.

Ultimamente facevo davvero fatica a trovare un Tradizionale che mi soddisfacesse. Dopo essere stati assenti dalla scena per anni ho notato che i gotici stanno ritornando lentamente in auge. Forse questo sarà anche il destino dei Regency Tradizionali. Nel frattempo, ho molti scatoloni di preferiti che mi rileggerò...e prometto che leggerò Georgette Heyer prima che finisca l'anno. (Ellen Micheletti)


Io, comunque, rimango sempre affezionata ai Regency tradizionali e ne conservo diversi che rileggo sempre con molto gusto, come ad esempio quelli di Emma Jensen, Annie Gracie, Nonnie St.George o di Carla Kelly. Tutte queste autrici sono passate (per chiari motivi!) a scrivere Regency lunghi, ma la leggerezza e i colori delicatamente e piacevolmente pastello che avevano quei loro romanzi brevi, non sempre sono ripetuti in quelli più lunghi. Chi ama i Regency, chi ama Jane Austen e non è particolarmente infastidita dal fatto che i protagonisti del romanzo non cadano uno nelle braccia dell'altra già alla seconda pagina, non può fare a meno di leggere questi gioiellini del genere!

( ** clicca sulla copetina per andare all a trama!**)







Spero che la 'rilettura' dedicata al periodo Regency vi sia piaciuta...ogni tanto tornare a leggere qualche vecchio ma sempre attuale post piace anche a me! Lasciate un commento.


10 commenti:

  1. Non so voi, ma mi sono avvicinata al romance proprio attraverso questi recency e quindi trovo un particolare piacere nel rileggerli. Assolutamente concordo, è un'epoca che affascina e che fa sognare e sicuramente vale la pena sospirare un poco di più e perdersi in certe storie.
    Quindi lunga vita al regency, almeno per quanto mi riguarda... il paranormale ancora non riesce a prendermi completamente.
    Grazie per il bellissimo ed esauriente post.

    RispondiElimina
  2. A me ha fatto molto piacere. Mi chiedevo se un giorno dedicherai un post al Regency Exhibition Ball che si tiene ogni anno nella Central United Methodist Church. ^_^

    RispondiElimina
  3. Grazie Silvietta, come te anche per me il periodo Regency ha sempre un gran fascino!

    LadyAileen la tua è una bella idea e appena sarò tornata a casa dalle mie vacanze in collina dove il collegamento a internet non è il massimo, penserò fra gli altri anche a un post su tutte le iniziative tipo quella che mi proponi dei balli in abiti regency sia in Inghilterra che negli Stati Uniti...grazie dell'idea!

    Cari saluti
    Francy

    RispondiElimina
  4. Sinceramente a me il periodo di storia che mi piacerebbe di piu' leggere e' a cavallo fra fine 1800 e inizio 1900 o poco piu' avanti...esempio fino al 1912. Raramente trovo romanzi in questa epoca. Questa e' un mia personale opinione. Come si dice i gusti sono gusti. Spero non mi lapiderete ehe ehe :-) ne ho letto qualcuno di regency, ma non ne vado matta.
    Qualcuna ha quindi qualche titolo di quell'epoca sopracitata? Grazie fin d'ora. Cri

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Teresa Siciliano14/03/16, 08:31

      Un'autrice che ha scritto molto su questo periodo è la Guthrie, pubblicata nei Romanzi Mondadori.

      Elimina
    2. Teresa Siciliano14/03/16, 08:39

      Correzione: stavo parlando della Guhrke. Scusate l'errore.

      Elimina
  5. LadyAileen18/08/09, 18:13

    Grazie Francy,
    per aver accettato il mio suggerimento. Non vedo l'ora di leggerlo. Intanto ti auguro Buone vacanze! ^_^

    RispondiElimina
  6. Krizia, anche a me il periodo che citi , cioè quello Vittoriano (in Gran Bretagna) non dispiace affatto e mi verrebbe da consigliarti di filata i roamnzi di Sherry Thomas che sono tutti ambientati a cavallo del secolo ma non so se leggi in inglese. DI quelli usciti in italiano al momento non me ne viene in mente nessuno ( a parte la serie Wallflowers della Kleypas che però è ambientata a meta 19° secolo), perchè come sai io li leggo in inglese, però spero che qualche amica che legge ti possa consigliare qualche titolo interessante. E presto pubblicherò anche un post dedicato all'epoca Vittoriana, così ne riparleremo più diffusamente!

    A presto.
    Francy

    RispondiElimina
  7. Grazie Francy. Conosco un poco l'inglese,ma non abbastanza da legger un libro intero..Son sollevata di non aver detto qualcosa di male. Bene, attenderò allora in tuo post. Post vittoriano-pre bellico. Il romanzo che sto scrivendo parte dal 1902 per arrivare agli anni della seconda guerra mondiale. Non e' proprio un romance il mio. Ma penso sia un'epoca davvero poco inflazionata. E' il mio primo romanzo. Se ti interessa, ti faro' sapere il link per leggere qualcosa. Ho messo degli estratti in un blog. Delle 'prove'.
    ciao e buona serata. Cri

    RispondiElimina
  8. Ci devo fare un Record Culturale, grazie

    RispondiElimina

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