CHRISTMAS IN LOVE: PROBABILITA' E IMPREVISTI




Certo che a volte la vita è proprio brutta!

Questi i grigi pensieri di Anna mentre aspettava l'ascensore. Quando il capo del personale l'aveva convocata nel suo ufficio non si aspettava certo di uscirne senza più un lavoro. Solite cose...la crisi, la congiuntura negativa, tagli al personale e blablabla, un cumulo di chiacchiere inutili che certo non facevano la differenza né le avrebbero pagato bollette e affitto. Bisognava dire a Sandra di cercarsi un'occupazione, sua sorella aveva vent'anni, quattro meno di lei, e nessuna voglia di rendersi utile. Ma a quel punto era necessario.

Stava facendo mentalmente i conti delle scadenze mensili, quando l'ascensore arrivò al piano, dentro c'era già qualcuno, ma Anna, troppo presa dalle sue riflessioni, non ci fece caso, entrò e diede le spalle all'occupante.  
Il display luminoso segnava – 7

Ecco, discesi quei sette piani, sarebbe stata ufficialmente e nuovamente disoccupata.

Era il 28 di dicembre e mancavano solo tre giorni alla fine dell'anno. Bel modo di concluderlo! Pensò.

- 6

Che caldo...non vedeva l'ora di uscire da quella scatola di metallo

- 6

Ancora -6??? E perchè mai quel meno 6 era intermittente??? No no no! Anche questo oggi no!

Lo sconosciuto diede voce al suo timore “Temo si sia bloccato”

Si voltò verso quel timbro deciso e un po' roco “Come bloccato......Mirko?! Mirko Bencini?”

“Anna! Non ci posso credere!” disse lui contemporaneamente

“Nemmeno io! Non ci vediamo...da quanto? Dieci anni? E guarda dove ci capita di riincontrarci!” con una mano fece un gesto come a indicare lo spazio angusto dell'abitacolo

Frattanto, da fuori, qualcuno li stava avvisando di pazientare qualche minuto, che stava arrivando il tecnico. Quel complesso di uffici era stato recentemente rinnovato nella facciata e negli interni, solo gli ascensori, anche se sottoposti ai periodici controlli di sicurezza, erano rimasti quelli originari degli anni '70 e, non di rado, capitava che facessero le bizze.

“Soffri per caso di claustrofobia?” fece Mirko

“Chi io? Ma se questo ascensore è quasi più grande della mia cucina!” esclamò allegramente

“Non sei cambiata molto...sei quasi uguale a com'eri in prima liceo”

“Bhè grazie...anche se a dire il vero non sò se sia un complimento!”

Mirko scoppiò a ridere, sempre la solita Anna, divertente e autoironica.

“Qualche giorno fà mi sei venuta in mente sai? Sono andato via dalla casa dei miei per trasferirimi in un piccolo monolocale, e nel radunare un pò di cose, mi sono capitati sottomano i vecchi diari delle superiori e qualche foto. C'era anche quella che ci aveva scattato Morelli al Luna Park, ricordi? Quella...si insomma...quella della sera in cui ci siamo messi insieme”

“Certo che ricordo! Sei stato il mio primo ragazzo, come potrei dimenticare? Il fatto poi che fossi più grande di me e anche piuttosto belloccio, mi ha reso popolare per un pò”

Mirko si soffermò sul viso di Anna, carina lo era sempre stata, ma di lei non gli era piaciuto solo quello...era una ragazza pacifica e serena, che andava d'accordo con tutti e qualcosa nei suoi occhi gli disse che era ancora così.

“Ma noi perchè ci siamo lasciati?” gli venne da chiedere

“Vorrai dire perchè TU mi hai lasciata!” disse divertita

“Io?”

“Si proprio tu! Il motivo si chiamava Elena, terza F, quarta misura....se hai capito cosa intendo...”

“Ah è vero...ma sai che non me ne ricordavo? Di te però si.” concluse sorridendo .

Era arrivato il tecnico e la voce di prima stava dicendo loro che ci voleva un pò più tempo del previsto e domandava se era tutto ok. Risposero di si e, quasi per mutuo accordo, si sedettero per terra.

“Tanto vale mettersi comodi, vuoi una caramella? Aspetta....ho anche una paio di barrette al cioccolato e....mmm...vediamo dei crackers integrali” fece Anna, frugando nella borsa

Mirko scelse il cioccolato e anche lei decise di sgranocchiarne un pò. Era senza lavoro, bloccata in ascensore e a casa l'aspettavano una sorella scansafatiche e un pò di scadenze da saldare, ci mancavano solo i crackers integrali!

Il suo primo amore interruppe il corso di quella iperbole mentale, chiedendole se lavorasse lì.

“Ci lavoravo, ma è stato per poco...sono stata licenziata venti minuti fà” concluse sconsalata

“Accidenti mi dispiace! Alla Sipi per caso?” a un cenno di assenso di lei, continuò “sapevo che era un pò in crisi e sai...quando succede a farne le spese sono sempre i nuovi assunti”

“Eh si, peccato...mi piaceva qui, anche i colleghi....e poi è abbastanza vicino a casa...pazienza! In qualche modo farò. Ma dimmi di te, anche tu sei in uno di questi uffici? Strano non essersi mai incrociati prima...bhè in fondo però ci sono solo da sei mesi...”

“Si, con un socio abbiamo un piccolo studio di grafica pubblicitaria all'ottavo piano, siamo solo agli inizi, ma le cose vanno benino e non mi lamento”

“Bene, sono contenta! Sei sposato?”

“No, ho chiuso da qualche mese una storia che durava da cinque anni, o meglio, lei ha chiuso, a suo dire ero diventato ordinario e soffocante....mah...Tu? Ti sei sposata? Vivi con qualcuno?”

“No, non mi sono sposata e, se escludi mia sorella Sandra, non vivo con nessuno.”

L'ascensore si rimise in moto, Anna quasi se ne dispiacque, in fondo quell'imprevisto le aveva fatto piacere. Si alzarono in piedi.

- 5

“Bè sembra che siamo quasi liberi...”

- 4

“Già. Sono contenta di averti rivisto e di sapere che stai bene.”

- 3

“Anch'io!...” avrebbe voluto aggiungere altro, ma non sapeva nemmeno lui cosa.

- 2

“Allora ciao Mirko, buona serata.”

- 1

“Anche a te e in bocca al lupo per il lavoro.”

Piano terra

“Crepi” rispose Anna mentre le porte si aprivano.

Era già uscita dall'edificio quando si sentì chiamare, si voltò e vide Mirko farle segno di aspettare mentre attraversava la strada.

“Anna...hai impegni stasera? Pensavo...se ti va, di andare a mangiare un pizza insieme...” le chiese con un pò di fiatone quando fu a un passo da lei .

“No, non ho impegni e...si...mi piacerebbe molto!” rispose sorridendo.

Sorrise anche Mirko.

“Vieni ho la macchina nel settore B.” e la prese per mano .

Il sole era tramontato da un pò e il crepuscolo, stranamente limpido, aveva colorato il cielo di un azzurro intenso, la stretta di Mirko era calda e forte e quella sera avrebbe cenato con lui. Il suo primo amore...

Certo che a volte la vita è proprio bella!

CRISTIANA ARCANGELI (*)




(*) Questo è uno pseudonimo, il vero nome dell'autrice verrà svelato a fine concorso.



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