PATTO CON IL DIAVOLO di Lorraine Heath (Harper Collins) - Recensione

Autrice:  LORRAINE HEATH
Titolo originale: In Bed With The Devil
Genere: Storico
Ambientazione: Inghilterra,1851

Pubb. originale: Avon, giugno 2008, pagg.384

Pubb.italiana: Harper Collins, coll. GRSS nr220, maggio 2016, € 6,90

Parte di una serie: 1° libro serie I Libertini di St.James( Scoundrels of St. James)

Livello sensualità: MEDIO
Disponibile in ebook: Sì, €5,99


TRAMA: Inghilterra, 1851 - Cresciuto nei bassifondi di Londra e considerato da tutti un assassino, Lucian Langdon si è guadagnato il sinistro soprannome di Conte Diavolo, e qualunque giovane rispettabile che accettasse di farsi vedere con lui rischierebbe ben più che la propria reputazione. Lady Catherine Mabry, però, è convinta di non avere scelta, e per proteggere coloro che ama è disposta persino a stringere un patto con il demonio. Così, pur sapendo che ciò che gli chiede in cambio è pericoloso e a dir poco discutibile, si offre di aiutare il famigerato conte a ottenere ciò che più desidera: la rispettabilità per sé e per la donna che intende sposare. Ma quando si ritrovano a lottare insieme per salvarsi la vita, Catherine scopre di avere accanto un uomo capace di grandi passioni, completamente diverso dall'individuo cinico e spietato con cui credeva di avere a che fare. E inizia a desiderare che l'attrazione fisica che entrambi provano possa trasformarsi in qualcosa di più profondo e duraturo.

*Recensione della versione originale del romanzo

Affinché non ci siano dubbi sul mio giudizio, lo dico subito: In bed with the devil (Patto con il diavolo) mi è piaciuto e mi ha divertita, tanto che non ho mai avuto la tentazione di accantonarlo per passare ad un’ altra lettura. E’ stato il mio primo Lorraine Heath, ed essendo anche il primo libro di una nuova serie, The scoundrels of St.James (I libertini di St. James), per il prossimo futuro confido ardentemente nella penna della signora Heath. A proposito: il secondo della serie, intitolato Between the Devil and Desire (titolo italiano: Il duca dissoluto) ha come eroe Jack Dodger, personaggio controverso che troviamo anche in questo romanzo. E vi assicuro che se il conte di Claybourne è il diavolo, Jack Dodger è colui che ha insegnato al diavolo ad essere diabolico. Un eroe dall’anima veramente dark, insomma, il nostro Jack…

In Patto con il diavolo ho trovato quasi tutti gli ingredienti che amo in un romance storico (** attenzone ci possono essere spoilers** ):
1) L’amore, naturalmente. Quello tra Catherine e Luke è nell’incubatrice da cinque anni quando i due si incontrano per la seconda volta, ed esplode in un rapporto non tanto romantico, quanto passionale. Scintille e sudore, insomma, più che sospiri e carezze. La tensione erotica fra i due protagonisti è presente già nelle prime pagine, ma bisogna aspettare almeno fino a metà libro perché i due si scottino davvero (se siete impazienti che qualcosa accada, questo romanzo non fa per voi). Le scene di sesso non mancano, sono esplicite, ma, grazie Heath, non eccessivamente anatomiche. E non sono motivate esclusivamente dalle ragioni del marketing.
2) Un eroe da togliere il fiato. Come spesso accade, anche qui il personaggio più interessante è quello del protagonista. Per ovvii motivi. La lettrice si deve immedesimare nell’eroina, ma più che altro deve essere conquistata dall’eroe. E Luke è il tipo di eroe romantico che non lascia scampo a chi legge. Non solo è bello, non solo è ricco e nobile, ma è anche un ribelle, uno che se ne frega delle regole del ton e che si arricchisce con i proventi di una casa da gioco frequentata dai suoi pari, gli stessi che in strada non gli rivolgono neppure il saluto. Ha vissuto l’infanzia per strada, rubato, imbrogliato e ucciso. Suo zio. Deve guardarsi le spalle, di notte, e le donne gli finiscono nel letto solo per l’emozione di concedersi ad una canaglia. Ma Luke è veramente solo un mascalzone, un furfante e un libertino? No, ovvio. E’ il suo lato furfantesco che ci cattura immediatamente, ma è quello più nascosto e privato che fa battere il cuore a Catherine (e a noi). Il vero Luke è ben educato, è sensibile, è più angelo che diavolo in fondo al cuore. 
3) Un’eroina di carattere (ma non eccessivamente peperina né petulante). Catherine, dal canto suo, è il contrario di Luke: il suo comportamento in società è ineccepibile. Ma il suo animo è quello di un’avventuriera. Non solo chiede a Luke di uccidere il marito sadico della sua migliore amica, ma è lei che, dopo un paio di baci rubati, prende l’iniziativa e va in camera di Luke. E non per cantargli la ninna nanna. Ha coraggio da vendere, e non si tira indietro quando il gioco si fa duro. Salva la vita a Luke. E ha il fegato di farsi da parte per lasciare Luke libero di coronare il suo sogno d’amore con l'amica Frannie. Catherine è una donna che cammina da sola, non una che segue a testa bassa. Vuole essere padrona della sua vita, non prigioniera delle convenzioni. E ama affrontare le sfide. Come quella con il demonio. D’altronde la Heath, nelle pagine che precedono il romanzo, ci fa sapere come la pensa Catherine
I’ve always been of the opinion that a woman would be far more satisfied lying in bed with the devil than with a saint
Sono sempre stata dell’opinione che una donna sarebbe molto più soddisfatta a giacere a letto con il diavolo piuttosto che con un santo
Più esplicita di così!
4) L’intrigo. Personalmente preferisco i romanzi storici dove la storia d’amore la fa da padrona a quelli che mescolano avventura, suspense, spionaggio e cattivi perennemente assetati di sangue innocente. Se voglio leggermi un thriller o una spy story, vado dritta sul genere, perché spesso, negli storici, lo sviluppo avventuroso risulta pretestuoso e poco più che uno stratagemma per mettere in condizione i due protagonisti di finire a letto insieme. Nonostante qualche lentezza iniziale, la costruzione dell’ intrigo qui non perde colpi, é concreta e sufficientemente ritmata soprattutto nella seconda parte del libro. I misteri da risolvere sono fra loro ben concatenati e cadono uno dopo l’altro come le tessere di un domino. Ultimo a svelarsi, il mistero che fa da leit motiv a tutto il romanzo: Luke è il vero conte di Claybourne o, come afferma egli stesso di essere, solo un imbroglione? Voi cosa ne dite?
5) L’ambientazione storica. In un buon romanzo deve essere coerente, ma non pedante. In questo romanzo la Heath sceglie il periodo vittoriano, il 1851, più per potervi collocare i personaggi di Oliver Twist ormai cresciuti, che per altri motivi. Infatti, la vicenda nuda e cruda non ne soffrirebbe se fosse ambientato nel periodo della Reggenza, o prima ancora, se non ci fosse la questione di Oliver da rispettare…. I due riferimenti più importanti al periodo storico sono proprio la presenza dello stesso romanzo di Dickens nella trama (pubblicato a puntate dal 1837), e una passeggiata attraverso le meraviglie della Great Exhibition al Crystal Palace, evento che si svolse proprio nel 1851.
6) Lo stile appropriato. Ben scritto, con uno stile ricercato, ma mai noioso, ricco ma non affettato. Scorre via che è un piacere.
Gli inevitabili ma. Non mancano, naturalmente, neanche qui. Il romanzo della Heath è un omaggio a Oliver Twist e a Dickens: Luke e i suoi amici - Jack Dodger, Frannie, Bill e Jim - condividono con Oliver la stessa penosa e difficile infanzia. Jack Dodger ha addirittura lo stesso nome di the Artful Dodger (personaggio del romanzo di Dickens). Catherine legge a suo padre morente Oliver Twist e, last but not least, nell’ultima pagina si scopre che il secondo nome di Luke è proprio…. Pur apprezzandolo come un divertissement dell’autrice, ho trovato pretestuoso e un pochino inutile questo tentativo di fare di Patto con il diavolo il seguito di Oliver Twist. Anche perché, con tutto il rispetto per la signora Heath, si può scherzare con il diavolo, ma certo non con Dickens.
E poi la divisione tra bene e male, poveri agnelli e aristocratici lupi, non è un po’ scontata?
Tre ultimi ma :
Ma 1: in Patto con il diavolo coprotagonisti e personaggi secondari sono decisamente in eccesso. Viene il sospetto che siano necessari solo all’autrice per sviluppare in futuro le altre trame della saga.
Ma 2: un po’ di ironia in più e qualche disgrazia in meno sarebbero state apprezzate.
Ma 3: possibile, signora Heath, che il nostro smaliziato Luke confonda così testardamente la riconoscenza e i sensi di colpa che prova per la candida Frannie per amore? Possibile che il nostro demonio, che si attizza come un lupacchiotto in calore alla sola vista di Catherine, non si accorga se non alla fine-fine che la passione che sente per lei è Amore, quello con la A maiuscola? Possibile, signora Heath, ma alquanto improbabile.






LA SERIE I LIBERTINI DI ST. JAMES
1. In Bed With the Devil (2008) - Ed. italiana: PATTO CON IL DIAVOLO, ed.Harper Collins, Coll. GRSS nr.220, maggio 2016 - Lucian "Luke" Langdon, Conte di Claybourne e Catherine Mabry
2. Between the Devil and Desire (2008) - Ed. italiana: IL DUCA DISSOLUTO, ed.Harper Collins, Coll. GRSS nr.224, giugno 2016 - Jack Dodger e Olivia Stanton, Duchessa di  Lovingdon
3. Surrender to the Devil (2009)
4. Midnight Pleasures with a Scoundrel (2009)
5. The Last Wicked Scoundrel (2014)

****
L'AUTRICE
Lorraine Heath ha sempre avuto un debole per le storie d'amore commoventi, probabilmente perchè quando guardava i film con sua mamma lei le diceva che un film se non fa piangere non è un bel film. Figlia di un texano arruolato in aeronautica , Lorraine è nata Watford in Inghilterra, ma la famiglia è tornata dopo poco in Texas. La sua 'doppia nazionalità' però le ha sempre fatto amare tutto ciò che è inglese e texano, amore che ha saputo infondere nei suoi romanzi. Laureata in psicologia(specializzazione che l'è servita per sviluppare meglio i caratteri dei suoi personaggi), l'autrice ha all'attivo oltre 60 romanzi di successo, tra storici, paranormali (Y/A che scrive insieme al figlio con lo pseudonimo J.A.London), contemporanei e N/A, tradotti in varie lingue e ha vinto diversi premi, fra cui un Rita Award. Scrive anche con gli pseudonimi di Rachel Hawthorne  e Jade Parker.
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1 commento:

  1. Bella recensione Vivienne, complimenti!
    Speriamo che lo traducano presto!
    Baci!
    Susa

    RispondiElimina

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